
IMPERATOR SOROS E L’ARMATA BRANCALEONE.
Imperator Soros sta appalesando qual è il suo effettivo ruolo all’interno della UE. Un ruolo da assoluto Dictator.
Una prova ce la fornisce Mario Monti, nominato (ahinoi) Presidente del Consiglio, Anno Domini 2011.
Il sussiegoso prof. Monti rivela: «Soros mi chiamò suggerendomi di chiedere aiuto all’Europa, ma noi volevamo evitare di far entrare la troika e non seguimmo quel consiglio. Ma Soros era molto preoccupato per la situazione italiana».
Tutto normale? No. Nient’affatto.
E’ tutto estremamente surreale. Un notissimo speculatore finanziario globale che telefona al premier appena incaricato, suggerendogli di attivare il MES per “salvare l’Italia” e che “lui [Soros] è molto preoccupato per l’Italia (sic)”.
A che titolo parlava? Perché Monti gli ha fornito esaurienti spiegazioni al riguardo, invece di tagliar corto, essendo una siffatta telefonata del tutto irrituale?
Ancora pochi mesi fa, Imperator Soros, al Davos Forum,
ha aggiunto che […] i social media “ingannano i loro utenti manipolando la loro attenzione e dirigendola verso i propri obiettivi commerciali, provocando deliberatamente la dipendenza ai servizi che forniscono, il che è molto pericoloso soprattutto per gli adolescenti”. Ma non è solo questo: “Nella nostra era digitale le social media company stanno inducendo le persone ad abbandonare la loro autonomia. E le persone senza libertà di pensiono possono essere manipolate con facilità. È un pericolo attuale e ha già svolto un ruolo importante nelle elezioni presidenziali americane”.
Un altro pericolo è che la saldatura fra queste piattaforme e i regimi scarsamente democratici possa farsi più forte: “I Paesi dove questi matrimoni per nulla sacri potrebbero verificarsi sono la Russia e la Cina, perché le società tecnologiche stanno assumendo rilevanza come negli Stati Uniti” ha detto. Per concludere che “Davos è un buon posto per annunciare che i loro giorni sono contati: sono in arrivo tasse e regole e la commissaria Ue alla Concorrenza Vestager sarà la loro nemesi”. (repubblica.it)
Soros parla come se fosse lui il Presidente della Commissione Ue e non il bevitore di sciatiche Jean-Claude Juncker…
Ancor più emblematico che la Vestager abbia detto le stesse cose al Web Summit del 2017. «Sono preoccupata da cosa succede alla nostra democrazia, al nostro essere sociali. Talvolta le piattaforme digitali sottovalutano il potere che hanno».
Ci troviamo nel pieno di una farsa fliacica: un demofobo come Imperator Soros che fa il moralizzatore sul vulnus democratico dei social media.
YourNewsWire.com riporta un lungo elenco di ONG (187) che «stanno distruggendo l’America», fondate dal Soros.
Quello stesso individuo che, come evidenziava il sito DCLeaks,
guida più di 50 fondazioni sia globali che regionali. È considerato l’architetto di ogni rivoluzione e colpo di Stato di tutto il mondo negli ultimi 25 anni. A causa sua e dei suoi burattini gli Stati Uniti sono considerati come una sanguisuga e non un faro di libertà e democrazia. I suoi servi hanno succhiato sangue a milioni e milioni di persone solo per farlo arricchire sempre di più. Soros è un oligarca che sponsorizza il partito Democratico, Hillary Clinton, centinaia di uomini politici di tutto il mondo. Questo sito è stato progettato per permettere a chiunque di visionare dall’interno l’Open Society Foundations di George Soros e le organizzazioni correlate. Vi presentiamo i piani di lavoro, le strategie, le priorità e le altre attività di Soros. Questi documenti fanno luce su uno dei network più influenti che opera in tutto il mondo.
A siffatto individuo si attaglia perfettamente un noto aforisma di Indro Montanelli:
Conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante.
IMPERATOR SOROS E UE
«Juncker e Soros si conoscono da anni. Si son incontrati per la prima volta nel 1995 e molte altre volte», con tal disinvoltura il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas descriveva l’amicizia tra i due.
Questo incontro avvenne il 27 aprile 2017, a seguito di iniziative legislative ungheresi che avrebbero potuto determinare la chiusura della Central European University di Budapest, altra creatura di Soros.
Soros, nell’occasione, aveva preteso immediate rappresaglie contro Viktor Orbàn.
Questo è stato solo il prodromo della campagna che Imperator Soros sta tuttora conducendo contro il Popolo Ungherese e contro il loro Premier Orbàn.
L’Europarlamento a settembre ha approvato la mozione di Judith Sargentini affinché vengano irrogate pesanti sanzioni all’Ungheria anche a causa del rifiuto ungherese di “accogliere” i migranti di Soros, le Armi di Migrazione di Massa che l’Imperator utilizza – assieme al soffocante, antidemocratico e repressivo apparato burocratico UE-BCE – per liquefare gli Stati Nazionali, le Costituzioni e i diritti sociali dei Liberi Popoli Europei.
Le cessioni di sovranità nazionali a favore della sovrastruttura UE (sorta di riedizione dell’antidemocratico e germanico Sacro Romano Impero) e la coercive engineered migration (utilizzata al fine di diluire sempre più le etnie autoctone e deflazionare il costo del lavoro locale) sono le due facce della stessa medaglia. L’Impero del Capitalismo Totalitario.
Non è ultroneo ricordare che la Sargentini appartiene ai Reliable allies in the European Parliament (2014 – 2019), i quasi 300 europarlamentari su cui Imperator Soros può contare ciecamente in tutte le sue azioni e iniziative politiche in Europa.
GLI EDITTI DI IMPERATOR SOROS
I toni che usa Imperator Soros non sono quelli di chi dispensa consigli, ma dimostrano che il Soros è dotato dell’imperium. I suoi sono veri e propri editti imperiali:
Ecco cosa impone:
«Sono necessarie almeno quattro decisioni. Primo, va fatta una chiara differenza fra la partecipazione all’Unione europea e quella all’area euro.
Coloro che non sono nella zona monetaria andrebbero trattati come membri di seconda categoria dell’Unione. Quindi, la Ue dovrebbe mettere a frutto il suo merito di credito – la sua solidità come emittente di titoli debito per finanziarsi – che resta pochissimo sfruttata ed è eccellente.
Terzo, la Ue si deve proteggere dai nemici esterni [Imperator Soros intende la Russia, ndr] e deve riconoscere che l’Ucraina è la più grande risorsa che abbia per la propria sicurezza. Difendendosi, l’Ucraina difende anche l’Europa.
Quarto, la Ue deve rivedere completamente i suoi piani per gestire la crisi dei rifugiati».
Segue un video del Ministro Paolo Savona, una ventata di sana Economia dopo la Crematistica di Imperator Soros e dei suoi lacchè catafratti neoliberisti.
L’IMPERIUM DI SOROS
Imperator Soros è sempre rimasto fedele agli insegnamenti del suo Magister Karl Popper.
È sviante la domanda: “chi deve comandare?”, mentre razionale, ha sostenuto Popper per quasi sessanta anni, è la domanda: «Come possiamo organizzare le istituzioni politiche in modo da impedire che i governanti cattivi o incompetenti facciano troppo danno?». È questa la domanda sottesa alla società aperta. Non chi deve comandare, ma come controllare chi comanda: questo è quanto vogliono sapere uomini fallibili che costruiscono, proteggono e perfezionano le istituzioni democratiche. (Karl Popper, “La Società Aperta e i suoi nemici – Platone Totalitario”)
George Soros non riveste alcuna carica politica. Ma, da Imperator e Pontifex Maximus della Teocrazia del Capitalismo Totalitario, controlla tutte le organizzazioni e istituzioni globaliste (FMI, UE, BCE, ONU, World Bank, WTO, NATO, Deep State USA….), controlla centinaia di politici in tutto il mondo e gode del supporto dello strapotere economico di famiglie come Rotschild-Rockefeller e di satrapi globali come Bezos, Gates, Buffett…


LE FAKE NEWS DAL VANGELO SECONDO SOROS
Imperator Soros conduce una strenua lotta contro le “Fake News”. Dal suo personale punto di vista sono da considerare incondizionatamente “Fake News” tutte le notizie che non promanano dal circuito ufficiale dei Mainstream Media della Cabala Globale.
Soros vuole imporre liste di proscrizione di tutti coloro che non si sottomettono ai dogmi globalisti del teocratico e tecnocratico Capitalismo Totalitario.
Abbiamo già parlato di “The Trust Project”. Ora riportiamo alcuni stralci di un esaustivo articolo di Francesca Totolo:
Di seguito saranno elencate e analizzate le agenzie e le istituzioni, governative e non, sostenute dalla Open Society Foundation di Soros, che hanno implementato una vera strategia di controllo delle notizie.
Poynter Institute è una società americana “leader nel settore del giornalismo” che ha sviluppato un’unità chiamata “International Fact-Checking Network” per promuovere migliori pratiche riguardo all’informazione attraverso un codice di principi utile per scovare le notizie false. Poynter è stato scelto da Facebook. [..] Sembrerebbe un’ottima iniziativa del più famoso social network: peccato che tra i maggiori sostenitori finanziari figuri proprio l’Open Society Foundations di Soros a cui si aggiungono, per non far mancare altro mondialismo, l’Omidyar Network del fondatore di Ebay Pierre Omidyar, la filantropica Fondazione di Bill e Melinda Gates, la National Endowment for Democracy (organizzazione finanziata dal governo americano con la missione “di esportare la democrazia all’estero”) e Google. […]
Media Matters for America è un centro di ricerca di taglio progressista nato con l’obiettivo di monitorare, analizzare e correggere la presunta “disinformazione dei conservatori” negli Stati Uniti, con una sezione intera dedicata al Presidente Trump. Il centro di ricerca “democratico” ha ricevuto ingenti finanziamenti dalla Open Society Foundations di Soros.
Il Centre for Public Integrity è un’organizzazione con sede a Washington che gestisce il Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi, un network di giornalisti appartenenti alle maggiori testate media mainstream internazionali (New York Times, Guardian, Le Figaro, El Pais, Washington Post, La Repubblica); lo scopo dell’organizzazione è “servire la democrazia rivelando gli abusi di potere, la corruzione e il tradimento della fiducia pubblica fatti da potenti istituzioni pubbliche e private, usando come strumento il giornalismo investigativo”. Sembra quindi paradossale che uno dei principali donatori sia proprio una “potente istituzione privata” che cerca di influenzare con la propria attività il normale svolgimento democratico di diversi Paesi, ovvero la Open Society Foundations. […]
Giampaolo Rossi de Il Giornale afferma che “fu proprio il Centre for Public Integrity checostruì a tavolino lo scandalo dei Panama Papers, una delle più fasulle inchieste giornalistiche degli ultimi anni, finalizzata a colpire i nemici politici dell’Amministrazione Obama (Putin in testa). In altre parole, coloro che finanziano manipolazioni giornalistiche nel mondo, finanziano lo strumento per sancire quali notizie sulla rete devono essere ritenute vere e quali false”. Anche la Gran Bretagna ha la sua organizzazione che si occupa di fact checking, la Full Fact, e viene utilizzata dal browser Mozilla Firefox per eliminare le fake news dai risultati delle sue ricerche. Come le colleghe statunitensi, anche Full Fact è finanziata dalla Open Society Foundations di Soros. (Francesca Totolo, ilprimatonazionale.it)
POTEVA MANCARE LA UE?
Chiudiamo l’elenco con il capolavoro dell’Unione Europea e della sua “European External Action Service East StratCom Task Force”: EU vs Disinformation Campaign, redattrice di una vera lista di proscrizione chiamata Disinformation Review, allo scopo di elencare “le notizie, presenti nell’universo dell’informazione internazionale, evidenziate per avere una visione parziale, distorta o falsa, e/o create per diffondere messaggi pro-Cremlino”. […]
EU vs Disinformation Campaign si avvale della collaborazione di segnalatori come StopFake e Kremlin Watch; quest’ultimo fa parte del think tank ceco European Values, e “mira a identificare le influenze e la disinformazione attuate dalla Russia contro le democrazie occidentali”.. Tra i principali sostenitori economici non potevano mancare la Open Society Foundations di Soros, la Commissione Europea e il Parlamento Europeo. (Francesca Totolo, ilprimatonazionale.it)
DIETRO I ‘CAMPIONI DEI DIRITTI UMANI’ C’È SEMPRE IMPERATOR SOROS


Poco tempo fa, l’ex Presidenta del Cile Michelle Bachelet, nell’ambito della sua nuova carica di Alto Commissario dei Diritti Umani, ha sferratto un attacco roboante e tonitruante contro il governo gialloverde e contro gli Italiani, accusati en masse di razzismo e xenofobia.
«Abbiamo intenzione di inviare personale in Italia per valutare il riferito forte incremento di atti di violenza e di razzismo contro migranti, persone di discendenza africana e rom». Ovviamente i pennivendoli dei giornaloni e dei Mass Merda italioti si sono buttati a pesce in tal sozzo putridume, come maiali nel brago.
Ergo, presto arriveranno in Italia le Sturmtruppen cammellate ONU della presidenta Bachelet.
Chi c’è dietro siffatte dichiarazioni? Chi c’è dietro l’ondata di hate speech di ONU, e paramassoniche emanazioni varie, contro Italia e Italiani? Ça va sans dire, George Soros.
Ecco la Bachelet a braccetto con Imperator Soros e Princeps Soros.
Wonderful meeting with @UN‘s new High Commissioner for Human Rights @MichelleBachele. She has been Chile’s first female president and the head of @UN_Women. In a world where #humanrights are under threat, the @UN is lucky to have someone with her experience! pic.twitter.com/K6hHDgvfRH
— Alexander Soros, PhD (@AlexanderSoros) 12 ottobre 2018
Fingono di frignare per i diritti umani che sarebbero “sotto attacco”, ma chissenefrega se i diritti sociali come tutela del lavoro, tutela della salute, accesso ai beni primari, stanno scomparendo nel Mondo Occidentale, a causa degli Attacchi del Capitalismo Totalitario e dei catafratti neoliberisti.
CONTRO IMPERATOR SOROS IN ITALIA C’E’ SOLO… L’ARMATA BRANCALEONE
In conclusione, Soros controlla tutta l’informazione Mainstream, quasi tutta la politica del Mondo Occidentale Globalizzato e ha una potenza finanziaria quasi illimitata. Può permettersi il lusso di dare scacco matto alle regine di Borsa quali Apple e Google; i tecnocrati UE sono de facto suoi vassalli.
Raramente nella Storia un singolo individuo ha riassunto in sè tanti poteri, forse Marco Licinio Crasso, triumviro con Cesare e l’uomo più ricco della Roma Antica. Vincitore di Spartacus, venne umiliato dai Parti a Carre. Su ordine di Orode gli venne versato in bocca dell’oro fuso, dopo essere stato decollato.
Tornando a Imperator Soros, citiamo Marco Travaglio.
Quando vai alla guerra, prima studi il nemico, poi ti guardi intorno in cerca di alleati, infine prepari le armi più efficaci per vincere. Oppure ti vedi L’Armata Brancaleone e poi fai il contrario. Ora, non c’è dubbio che il governo giallo-verde abbia deciso di andare alla guerra contro tutti i poteri, nazionali e internazionali, palesi e occulti, che governano per davvero l’Italia e l’Europa: Commissione Ue, Bce, Fmi e i famosi “mercati”, cioè la grande finanza e i grandi speculatori che scommettono immense fortune su o contro questo o quel Paese. E giù giù a cascata fino ai nostri poterucoli da riporto: Quirinale, Bankitalia, ragionerie e burocrazie ministeriali, Confindustria, lobby varie, partiti sconfitti nelle urne e vincenti nei media. […]
Quando, in quattro mesi, si lanciano tutte queste bombe contro chi ha sempre comandato sarebbe folle non prevedere una reazione uguale e contraria. E non comportarsi di conseguenza. La reazione è sotto gli occhi di tutti: scomuniche europee, moniti quirinaleschi, toni apocalittici su tutti i media che gridano pure alla censura di regime (domenica, in prima serata, Rai1 mandava in onda gli anatemi di Cottarelli e Burioni, noti portabandiera della tirannide giallo-verde), spread a 300 e Borsa in crollo. Non c’è nessun complotto: c’è, semplicemente, il rabbioso sgomento di un intero sistema che non si dà pace di non comandare più. […] (Marco Travaglio, “L’Armata Brancaleone”, il Fatto Quotidiano del 10 ottobre 2018)
CONCLUDE TRAVAGLIO.
Intanto il Fmi e i suoi valletti di Bankitalia avvertono il governo di non toccare la Fornero e il Jobs Act. Dal che si deduce che l’Europa, come la intendono i suoi tenutari, è incompatibile con la nostra Costituzione: la sovranità non appartiene più al popolo, che vota chi gli pare (nel nostro caso, due partiti che vogliono cambiare l’Europa, il Jobs Act e la Fornero); bensì a pochi tecnocrati che non rappresentano nessuno (a parte i soliti “giri”), ma contano più di milioni di elettori. Nemici come questi si combattono senza cedere di un millimetro, ma con la massima serietà: non una parola di troppo; solo atti formali inattaccabili; e tanta mediazione e persuasione. Finora i giallo-verdi han fatto l’opposto: hanno visto L’Armata Brancaleone e, anziché evitarla, l’hanno imitata. (Marco Travaglio, “L’Armata Brancaleone”, il Fatto Quotidiano del 10 ottobre 2018)
Volenti o nolenti, però, dobbiamo riconoscere che quest’Armata Brancaleone è l’ultimo mezzo che abbiamo per sopravvivere dagli assalti del sulfureo Capitalismo Totalitario Globale e dal suo Imperator, George Soros.
Una volta si diceva “speriamo di non morire democristiani“, oggi speriamo di non morire neoservi nella Dittatura del Capitale e del Mercato Globale.


© 2018, Seyan. All rights reserved.
Siamo sicuri che sia soros il “padrone”? Ha 88 anni ma non è parente della regina elisabetta II d’inghilterra. Ora che la banca d’inghilterra si sia fattabfregare da un soros…non è credibile. Quelli hanno una lunga esperienza da pirata e scommettitori o se volete speculatori. Gli ebrei si sono inventati giovè degli eserciti, si saranno inventati anche questo paravento nei due sensi di soros ! Ci deve essere un’organizzazione dietro, non certo un’accozzagia di giocatori del lotto…In ogni caso se sei Ateo, soros ti fa un baffo ! Quando non credi nelle favole, le favole scompaiono…
Gentile Monia, occorre fare alcune precisazioni.
1 – I vertici della Banca d’Inghilterra erano perfettamente a conoscenza, diversi giorni prima, dell’attacco di Soros. Ad essere stati fregati non sono loro, ma i contribuenti inglesi.
2 – Soros non è ebreo, è ateo. Per sua stessa ammissione. Se Soros è al servizio di un Dio, questi non può essere altro che il Dio-Denaro. Il Premier israeliano Netanyahu odia Soros anche più di Orbàn. e considera Soros antiebraico e antisionista;
http://www.italiaisraeletoday.it/commissione-dinchiesta-per-il-nif-netanyahu-si-scaglia-contro-soros-e-un-nemico-dello-stato-disraele/
Cordiali saluti.
Veramente è un articolo interessante. I miei complimenti
Vi leggo sempre con piacere.
Geniale.