
IL GRANDE FRATELLO VUOLE ENTRARCI IN CASA
Grande Fratello Zinga vuole entrarci in casa. Ecco le agghiaccianti frasi del segretario del PD, Nicola Zingaretti…
GRANDE FRATELLO ZINGA
Affermazioni assolutamente incredibili in uno Stato Democratico (ma ormai, dal 31 gennaio 2020 in Italia vige uno stato d’eccezione, che ha permesso l’instaurazione – a colpi di incostituzionali DPCM – di uno Stato di Polizia che, come chiosa rettamente il grande filosofo Giorgio Agamben in “A che punto siamo? L’epidemia come politica”, ricalca la creazione del Totaler Staat Nazista):
Il Virus è bastardo, il virus si annida nelle case […]. Dobbiamo entrare anche lì.
Insomma al BisConte Pochettato e ai suoi Giallo-RosSoros non basta imporre le mascherine anche all’aperto (che «non servono ad un cazzo» come ha affermato a suo tempo il neo Commissario alla Sanità in Calabria Giuseppe Zuccatelli, membro di LeU, il partito di Roberto Speranza), non basta imporre coartatamente la mascherina a chi gira da sola col cane senza mascherina, con coorti di agenti che gliela impongono e l’arrestano pure. non basta far inseguire da innumerevoli agenti fin in casa una donna “rea” di uscire di casa – con la mascherina di regime sì, ma in pigiama – per ricevere una semplice pizza da asporto. Incredibile il comportamento adottato dai carabinieri de quibus che hanno urlato «APRA O LE SFONDIAMO LA PORTA!» in palese violazione dell’art. 14 della Costituzione che sancisce l’inviolabilità del domicilio in assenza di autorizzazione motivata dell’Autorità Giudiziaria. E non mi sembra affatto che farsi consegnare una pizza a domicilio possa far ravvisare, prima facie, una flagranza di reato…
Ex plurimis, citiamo i casi, orwelliani, dei fidanzatini multati di 800 € per un bacetto e il caso successivo, un inseguimento in diretta all’unico poveraccio, in cerca d’aria pulita, presente nella Laguna di Venezia per chilometri e malgrado ciò inseguito da finanzieri e da un elicottero della GDF, da cui filmano la scena quelli di “Pomeriggio 5” con il commento scandalizzato di Ilaria Dalle Palle-Barbara d’Urso e il generale della GdF che, subito dopo, declina con soddisfazione le multe comminate fino a quel momento.
Neanche avessero filmato l’inseguimento a Brahimi Auissaoui, il clandestino che è stato fatto entrare a Lampedusa il 30 settembre 2020 come tanti altri, senza alcun controllo dal Viminale (destinatario di un decreto di respingimento che lo stesso Viminale non si è preoccupato di far davvero applicare) e che ha sgozzato tre Cristiani il 29 ottobre dentro la Cattedrale di Notre Dame a Nizza, urlando «Morite, cani!» e ululando, «Allahu Akbar!». Davvero grande il loro dio…
Pietro Raffa stigmatizza, giustamente, l’episodio dell’inseguimento in diretta della trasmissione della D’Urso.
“Ecco Barbara, Barbara! L’uomo ha aumentato il passo e sta scappando, lo stiamo inseguendo! Si sta allontanando tra le case e lo stiamo inseguendo! Andrea, inquadra!”.
È un film poliziesco?
No.
È Barbara D’Urso con #pomeriggio5.
Incredibile pic.twitter.com/OyVyuotPhY
— Pietro Raffa (@pietroraffa) April 13, 2020
Le Bozze del DPCM del 13 ottobre 2020, poi modificate, sembra a seguito di pressioni del Capo dello Stato, così recitavano:
“Nei luoghi privati il titolare, sia che trattasi di abitazioni familiari o sedi associative, può consentire l’accesso a un massimo di dieci persone diverse dal proprio nucleo familiare risultante dall’anagrafe comunale. Per assicurare il rispetto di tale prescrizione gli incaricati dalla pubblica autorità potranno in qualsiasi momento chiedere l’accesso e procedere alla identificazione dei soggetti presenti nell’immobile”. Insomma, per verificare che i cittadini stiano rigando dritto, il governo giallorosso a guida Giuseppe Conte potrebbe addirittura decidere di autorizzare le forze dell’ordine ad entrare negli case per effettuare dei controlli, con tanto di identificazione dei soggetti non residenti nella struttura. (ilgiornale.it).
Ecco come i Giallo-RosSoros vorrebbero entrarci in casa – tratto dal film distopico “Brazil”:
ARBITRIO È…
L’arbitrio è l’abuso di potere, del tutto normale quando si crea uno stato di eccezione, come adesso per la cosiddetta Emergenza Sanitaria, sopprimendo, mediante tale pretesto, tutte le libertà costituzionali
L’abuso degli incostituzionali DPCM contisti con il pretesto di dover imporre a tutti la Biosicurezza, ricalca, come chiosa correttamente il filosofo Agamben, la presa del potere della NSDAP di Hitler, che sfruttò a pieni mani la decretazione d’urgenza prevista dall’art. 48 della Costituzione di Weimer, creando uno stato di eccezione che durò 12 anni.
Quanto durerà il nostro stato di eccezione? I DEM di tutto il mondo, a partire dal DEMoniaco Joe Biden, il “leale” vincitore delle elezioni farsa Dominion-Dem di USA 2020, burattino zombie di George Soros – come lo erano B. Obama, H.Clinton. etc. – e soprannominato il “Cadavere”, esultano per la notizia del vaccino a mRNA di Pfizer-BioNTech.


Peccato che il CEO di Pfizer, Albert Bourla, abbia venduto il 62% della sua partecipazione azionaria in Pfizer il giorno stesso dell’annuncio. Se il vaccino funziona davvero, perché vendere la gallina dalle uova d’oro? Con miliardi di individui da vaccinare, le azioni Pfizer fra un anno volerebbero a due-tre volte l’attuale valore. Non è che le reazioni auto-immuni provocheranno molte più morti e molti più danni collaterali del Covid stesso?
Nel frattempo, un regime totalitario, del tutto analogo a quello cacotopico del Grande Fratello di Oceania, viene imposto in tutto il mondo Occidentale e in particolare in Italia.
Possiamo chiamare «biosicurezza» il dispositivo di governo che risulta dalla congiunzione fra la nuova religione della salute e il potere statale col suo stato di eccezione. Esso è probabilmente il più efficace fra quanto la storia dell’Occidente abbia finora conosciuto. L’esperienza ha mostrato infatti che una volta che in questione sia una minaccia alla salute gli uomini sembrano disposti ad accettare limitazioni della libertà che non si erano mai sognati di poter tollerare, né durante le due guerre mondiali, né sotto le dittature totalitarie. Lo stato di eccezione, che è stato prolungato fino al 31 gennaio 20121, sarà ricordato come la più lunga sospensione della legalità nella storia del Paese, attuata senza che né i cittadini né, soprattutto le istituzioni deputate [Parlamento, Quirinale, nota di Seyan] abbiano avuto nulla da obiettare. Dopo l’esempio cinese, proprio l’Italia è stata per l’Occidente il laboratorio incui la nuova tecnica di governo è stata sperimentata nella sua forma più estrema. (Giorgio Agamben, “A che punto siamo? L’epidemia come politica”, Quodlibet)
Ovviamente, tra i pennivendoli di regime è partita la gara per infamare Agamben, che fino a poco fa era considerato filosofo di gran rilievo.
Persino alcuni filosofi acclarati, ma collaterali del Regime Unico, hanno l’arroganza di definire quella di Agamben, filosofia del cazzo. Come Paolo Flores d’Arcais:
Per cominciare, allora, bisognerà mettere da parte il bon ton corporativo, anche a rischio di ostracismo della gilda delle filosofie post post oggi egemoni, e non temere di cominciare a pronunciare qualche modesta verità, ad esempio riconoscere intanto che la filosofia dell’untore e della “invenzione di un’epidemia”, propinataci dal filosofo Giorgio Agamben il 26 febbraio e l’11 marzo, è una filosofia del cazzo.
Per i Völkischer Beobachter della Dittatura Sanitaria in Italia – i cosiddetti “giornaloni” che nessuno legge più – “Adolf” Conte ha operato bene. Ma se usciamo dalla fiction e della falsa narrazione della Super-Pandemia (che è letale nel 0,6% dei casi), la soppressione delle libertà costituzionali che subiamo è incostituzionale e inaudita.
Al riguardo si sono espressi anche due figure illustri della materia: Annibale Marini, presidente emerito della Corte Costituzionale e Antonio Baldassarre, ex presidente della Corte Costituzionale. Il primo, con un’intervista all’Adnkronos, parla dei termini temporali del decreto, sostenendo che: “Anche qualora si ritenesse che è sufficiente il fondamento del decreto legge per adottare il DPCM, comunque il Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri avrebbe dovuto fissare, come tutte le ordinanze urgenti e in considerazione del rischio e della grave limitazione di libertà, termini finali differenziati nelle singole misure di sospensione dei diritti di libertà. Invece non lo ha fatto”. Baldassarre – ai microfoni della stessa testata – si concentra sulla limitazione degli spostamenti e sulla celebrazione delle funzioni religiose, accusando Conte di ‘pensiero autoritario’. L’ex presidente della Corte ritiene infatti che: “Limitare le libertà con un DPCM è un atto, in tutto, incostituzionale – e aggiunge – la limitazione ai ‘congiunti’ è “discriminatoria ed illegittima. Nasconde una concezione del familismo assurda e fuori della realtà sociale attuale”. Anche riguardo le limitazioni religiose Baldassarre parla, attraverso un esempio, di ‘arbitrio autoritario’: “Se io faccio entrare le persone in un supermercato con il rispetto del distanziamento sociale, perché non in una chiesa? Mangiare è un bisogno fondamentale, ma anche il culto per un credente. Per la Costituzione sono pari libertà quella al sostentamento e quella spirituale”. (parmateneo.it)
I DPCM contisti sono incostituzionali e sono arbitrari, avendo permesso l’instaurazione di uno Stato Totalitario, à la Grande Fratello di Orwell, ove è vietato tutto ciò che non è permesso. E nulla è permesso. L’ipostatizzazione di ciò che abbiamo visto nella cosiddetta Fase Uno e di ciò che rivediamo oggi, nella cosiddetta Fase Due.
Sembra davvero incredibile che un esperto di diritto come Giuseppe Conte volesse addirittura attribuire alle Forze dell’Ordine l’arbitrio di violare la sacralità del domicilio degli Italiani, sancito dall’art. 14 della Costituzione, in assenza di decreto motivato dell’Autorità Giudiziaria.
In poche parole, Alf Conte e Heini Speranza (scrivo satiricamente e con benevolenza) volevano far violare dai propri scherani le nostre Case, senza mandato della Magistratura, esattamente come nella clip di “Brazil” che abbiamo pubblicato sopra.
Arbitrio… L’arbitrio è la quintessenza del Totalitarismo, l’arbitrio è la quintessenza del Fascismo.
Ogni Regime Totalitario ha necessità di una guerra. Quella di oggi è la cosiddetta “guerra contro il virus”. Il virus “bastardo”…
Non stupisce che per il virus si parli di guerra. I provvedimenti di emergenza ci obbligano di fatto a vivere in condizioni di coprifuoco. Ma una guerra con un nemico invisibile che può annidarsi in ciascun altro uomo è la più assurda delle guerre. È, in verità, una guerra civile. Il Nemico non è fuori, è dentro di noi. (Giorgio Agamben, “A che punto siamo? L’epidemia come politica”, Quodlibet)
Citiamo George Orwell in “1984”:
Non si tratta di stabilire se la guerra sia legittima o se, invece, non lo sia. La vittoria non è possibile. La guerra non è fatta per essere vinta, è fatta per non finire mai.
Una società gerarchica è possibile solo se si basa su povertà e ignoranza. Questa nuova giustificazione della guerra attiene al passato, ma il passato, non può essere che uno e uno soltanto.
Di norma lo sforzo bellico persegue sempre lo scopo di tenere la società al limite della sopravvivenza.
La guerra viene combattuta dalla classe dominante contro le classi subalterne e non ha per oggetto la vittoria sull’Eurasia o sull’Asia orientale, ma la conservazione dell’ordinamento sociale.
Una società gerarchica è possibile solo se si basa su povertà e ignoranza. Quasi tutte le attività commerciali sono ridotte o vietate a causa del Pretesto Coronavirus. La scuola è inibita in presenza alla stragrande maggioranza degli studenti e la cosiddetta Didattica a Distanza aumenta la diseguaglianza tra ricchi e poveri e aumenta l’ignoranza. Orwell è stato davvero l’aruspice di quanto sarebbe successo in futuro. Cioè oggi. Grazie alla Pandemia Programmata del Covid-19.
AGAMBEN COME CASSANDRA E LAOCOONTE…
Il grande filosofo Agamben, prima sempre accolto nelle pagine dei “giornaloni” sorosisti, ora è inviso a tutti e, come lui stesso scrive, è oggi ostracizzato dai Völkischer Beobachter italici. Chiunque proclami l’epistème diventa inviso ai sottopancia della doxa e alle presstitutes del regime global-sorosiano. Inviso come Cassandra o Laocoonte.
«Se i poteri che governano il mondo hanno deciso di cogliere il pretesto di una pandemia – a questo punto non importa se vera o simulata – per trasformare da cima a fondo i paradigmi del loro governo degli uomini e delle cose, ciò significa che quei modelli erano ai loro occhi in progressivo, inesorabile declino e non erano ormai più adeguai alle nuove esigenze […] Quel che definisce, però, la Grande Trasformazione che essi cercano di imporre è che lo strumento che l’ha resa formalmente possibile non è un nuovo canone legislativo, ma lo stato di eccezione, cioè la pura e semplice sospensione delle garanzie costituzionali […] Lo stato di eccezione, che è stato prolungato fino al 31 gennaio del 2021, sarà ricordato come la più lunga sospensione della legalità nella storia del Paese […] Ed è probabile che quando gli storici futuri avranno chiarito che cosa era veramente in gioco nella pandemia, questo periodo apparirà come uno dei momenti più vergognosi della storia italiana e coloro che lo hanno guidato e governato come degli irresponsabili privi di ogni scrupolo etico». (Giorgio Agamben, “A che punto siamo? L’epidemia come politica”, Quodlibet)
I Fascio-Filantrocapitalisti Soroi, mediante il pretesto della Pandemia Programmata Covid-19, in sinergia col Regime parafascista Cinese, vogliono operare la completa fascistizzazione del mondo Occidentale e la liquidazione delle Costituzioni Antifasciste, come quella Italiana.
Carmine Castoro, citando Giorgio Agamben, scrive:
Il “civismo superlativo”
Scene di “bioterrorismo” alle quali ci siamo tristemente abituati nelle ultime settimane, innescate stavolta non da oscure falangi fondamentaliste e da improbabili predatori del mondo, ma dai governi e dalle loro terribili (inaggirabili?) ingiunzioni sulle popolazioni. Il confusionarismo dei medici, l’incapacità gestionale dei leader, il collasso della parola pubblica, la paranoia che diventa merce nelle fauci di una casta di giornalisti senza scrupoli, mentitori e insabbiatori professionisti, sono l’indegno corollario di un problema sanitario diventato monstre, senza riparo, a tempo indeterminato, ben decostruito in una raccolta di testi scritti e interviste concesse proprio nel periodo della “pandemia” dal grande filosofo Giorgio Agamben, dal titolo A che punto siamo?
Abbiamo abdicato alle nostre relazioni, ci dice l’autore, in nome di un rischio che esulcera le incertezze, aumenta le celebrazioni e i dispositivi protettivo-repressivi sull’ordinario: muta il nostro linguaggio, facendoci familiarizzare con la prossimità in termini di “assembramento”, con la cittadinanza e la reliance in termini di “distanziamento”, sostituendo la “nuda vita” agli orizzonti di senso e aggregazione del vivere comune e, sull’onda delle tesi di Zylberman, producendo una sorta di “civismo superlativo in cui gli obblighi imposti vengono presentati come prove di altruismo e il cittadino non ha più un diritto alla salute ma diventa giuridicamente obbligato alla salute”.
Biosicurezza e biopolitica
La Biosicurezza è ormai Biopolitica diffusa e centralizzata di uno Stato che intende, all’improvviso, spazzare qualsiasi nocività ambientale e combattere infezioni e mortalità con la spada, le multe, l’isolazionismo e le manie persecutorie del singolo inerme; diventa una Tanatopolitica, una governance ben orchestrata dello spavento, del pericolo imminente e dell’ibernazione collettiva. Ecco allora il tanto bistrattato “stato di eccezione” su cui ingiustamente un maestro come Agamben è stato attaccato e ridicolizzato da tanti intellettualoidi à la page: un Security State, igienista e ultrarazionalista, ci condanna a una nebbiosa fragilità e a un’adesione fideistica a certi diktat di cui Hitler, come sottolinea il controverso saggista, sullo sfondo della Storia, sapeva e praticava già molto.
La questione, dunque, si pone al centro di una cruciale biforcazione. Il Covid secondo Agamben reinaugura la Krisis ippocratica: la degenza e la sofferenza come una sorta di certamen che il medico ingaggia col corpo dolente, senza alcuna prospettiva di guarigione assicurata. Così come il Capitalismo, diversamente dalle teofanie, disfa e distrugge in una proficua e mai paga incorporazione del Male e del negativo. Da qui l’idea di un Potere che, nel rinvio e nella procrastinazione della palingenesi e della rinascita, organizza in maniera tassativa, integrale, tetragona condotte ed esercizi di libertà, legando a questo immane traino la possibilità di un eschaton che chissà mai se avverrà. Potere ancor più crudo, perciò, perché nella dilazione lascia intravedere senza conferire una nuova patente di bontà alle cose e agli animi, ma suppliziandoli con una penitenza infinita del fare e del pensare solo e soltanto in una certa direzione.
TUTTI I VERI FILOSOFI SUPPORTANO GIORGIO AGAMBEN
Partiamo proprio dal fatto che Agamben non ha esitato a denunciare qualcosa che è sempre stata la sua stella polare: lo studio dello stato di eccezione elevato a metodologia normale di governo.
Il chimico e filosofo catalano Santiago López Petit ha fatto subito eco ad Agamben, sostenendo che il virus è stato prodotto dal capitalismo – che egli ritiene di per sé omicida – per normalizzare lo stato di eccezione. Secondo lui, il capitalismo sfrenato articola la propria agroindustria e l’eziologia delle pandemie recenti in modo tale da produrre il virus, che poi userà per controllare la popolazione. Per la precisione, egli avverte che non si tratta tanto di un complotto, quanto piuttosto della conseguenza logica dell’essere vittime dell’«algoritmo della vita», che programma tutto e mette in primo piano – valendosi del consenso neoliberale – la decisione politica e la nazionalizzazione.
Da parte sua, Slavoj Žižek, uno dei sociologi più provocatori del momento, si è affrettato a proclamare i colpi mortali inferti al capitalismo e la reinvenzione del comunismo come conseguenze che sorgerebbero dalla pandemia di Covid-19. La sua posizione si fonda su un ottimismo peculiare. Egli osserva che il virus ha messo in luce pandemie già esistenti nelle nostre società: le fake news e le teorie paranoiche del complotto, così come le manifestazioni di razzismo e xenofobia. D’altra parte, esso offre la possibilità contagiosa e virtuosa di sognare una società alternativa. Su queste basi Žižek si spinge a immaginare una trasformazione radicale del sistema economico mondiale basata sulla brusca riscoperta di una vulnerabilità biologica ed ecologica condivisa. La sua proposta consiste nell’adottare il comunismo come sistema politico ed economico, non però alla maniera antica, bensì come comunismo della solidarietà, della fiducia, della scienza e dell’impegno; il tutto governato, secondo il suo progetto, da un organismo regolatorio economico globale. L’entusiasmo di cui è impregnato il suo argomentare, teso verso una proiezione del futuro che rasenta l’ingenuità, contrasta con la totale assenza, nella sua riflessione, delle conseguenze umane della pandemia. E certamente l’entusiasmo ideologico può precludere uno sguardo obiettivo sul dolore circostante.
Il dibattito non si è fatto attendere. Byung-Chul Han, filosofo coreano residente a Berlino, meno ottimista di Žižek, ritiene che il capitalismo non soltanto seguirà il suo corso, ma vedrà la Cina nel ruolo di vigilante e accaparratrice della produzione mondiale. Il capitalismo continuerà, secondo lui, perché la sua sparizione significherebbe un cambiamento radicale di stili di vita ben consolidati, e anche perché, affinché questo accada, sarebbe necessaria la volontà di trasformare i poteri economici mondiali, che invece in queste circostanze continuano ad accumulare profitti. È enfatico: «il virus non può sostituire la ragione», tantomeno «genera alcun sentimento collettivo forte»; pertanto non ha la capacità rivoluzionaria che Žižek gli attribuisce.
Anche il filosofo italiano Franco Berardi ha aggiunto la propria parte di scetticismo alla caduta del capitalismo. Inoltre, egli ritiene che il neoliberalismo approfitterà di questa pandemia per estendere ulteriormente i propri tentacoli. Lo farà, egli dice, poggiando su nuove forme di controllo e di segregazione delle popolazioni: in altre parole, sfruttando la biopolitica e il totalitarismo. (Cristian Peralta, “I Filosofi del contagio, Come gli intellettuali hanno capito il Covid-19”)
IL GRANDE FRATELLO DEL CORONAVIRUS
Quando i Fascio-Filantrocapitalisti Soroi, in raccordo con il Regime parafascista Cinese, hanno deciso di diffondere il Gates-Coronavirus (o, se preferite, il Virus Cinese) in tutto il Mondo gli scopi erano tre:
- Far perdere le elezioni USA a Donald Trump, che fino a gennaio 2020 era imbattibile, soprattutto per “Cadavere” Biden;
- Guadagnare montagne di denaro e aumentare l’indice di Gini in tutti i Paesi mondiali, come spiega questo articolo del Guardian;
- Far accettare la creazione di uno stato di eccezione a livello mondiale, in base al quale chiunque, per timore del Coronavirus, avrebbe accettato la soppressione di libertà personali e costituzionali, pur di salvare la propria nuda vita.
Chapeau: grazie alla Pandemia Programmata del Covid-19, le Forze del Male ora occupano gli USA, l’Europa, il Vaticano, la Cina, con il mondo Islamico come Quinta Colonna.
Manca solo la Russia di Vladimir Putin. Le Forze di Satana dovrebbero, però, ricordare che proprio l’attacco alla Russia costò ad un loro precedente lacchè, Adolf Hitler, la disfatta totale.
CONFRONTO TRA I DECESSI PER COVID-19 IN SVEZIA E IN ITALIA
Un confronto. In Italia è stato creato uno stato di eccezione in cui, grazie al Pretesto Pandemia Pragrammata Covid-19, sono state soppresse tutte le Libertà Costituzionali, dando i pieni poteri ad una sorta di Psicopolizia, e imponendo – in pieno delirio da Grande Fratello Orwelliano – le anossiche mascherine-bavaglio anche all’aperto, come nell’era Fascista veniva imposta l’orrida Camicia Nera.
Salottino di Fabio Fazio, domenica 15 novembre. Conversano amabilmente il conduttore, Ferruccio de Bortoli e il commissario Domenico Arcuri. L’uomo che “siamo stati straordinari”, “chi critica dal divano non è onesto”, indossa un’elegante mascherina nera. Ma appena Fazio manda la pubblicità, mentre le telecamere ancora lo inquadrano, si affretta a togliersela. Palesando così quel fastidio troppo umano di indossare il bavaglio, che però nessuno, in questo regime di polizia sanitaria, può avere l’ardire di confessare.
Ma allora, perché Arcuri portava la mascherina? Serviva a proteggere lui e l’operatore? Oppure solo a educare il popolo in diretta tv, tipo commissario sovietico? Ovvero, solo ai fini dello show pandemicamente corretto? Ci fanno il pippone sui comportamenti, fate i bravi ma niente cenone di Natale, andate al lavoro ma non al ristorante; viviamo in una sorta di Urss stile Breznev, in cui le luci si spengono alle 18 e di sera si sentono solo pochi passi lungo i viali (per citare Alexanderplatz di Battiato); e poi proprio lui, Arcuri, quando pensa di non essere inquadrato, si toglie la mascherina? (Nicola Porro)
In Svezia la Democrazia e le Libertà Costituzionali sono ancora vigenti: Nessun fascistico coprifuoco o lockdown e nessuna mascherina-bavaglio.
Chiunque penserebbe che gli Svedesi stiano morendo come mosche rispetto agli Italiani.
Invece è esattamente il contrario:


ARMIAMOCI E PARTITE
Andrea Crisanti e Roberto Burioni sono tra quelli che vorrebbero imporre la vaccinazione obbligatoria, sfregiando e calpestando l’art. 32 della Costituzione Italiana.
Afferma il Crisanti:
Sì al vaccino obbligatorio. Il professor Andrea Crisanti si esprime sostanzialmente a favore dell’obbligo di vaccinazione contro il covid. “In linea di principio non sono contrario, lo farei diventare obbligatorio non subito ma dopo 3-4 mesi, dopo aver avuto i dati sull’efficacia sul campo. A quel punto sarebbe anche più facile rendere il vaccino obbligatorio, dopo averlo somministrato già a milioni di persone”, dice Crisanti a Piazzapulita. (adnkronos)
Ancor più netto il Burioni, che parla di «un immenso sospiro di sollievo, di una luce in fondo al tunnel».
Ma, attenzione: entrambi rifiutano di precipitarsi a farlo. A far da cavie dovranno essere gli ultrasettantacinquenni e il personale sanitario.
Senza previ dati a disposizione, Crisanti afferma che assolutamente «non farà il primo vaccino che dovesse arrivare a gennaio contro il Covid».
Non gli è da meno, il Burioni.
Andrea Crisanti e Roberto Burioni non si farebbero iniettare i primi vaccini, nel caso fossero disponibili già a gennaio. Che sorpresa, vero? I due scienziati che più di tutti hanno sostenuto l’operato del governo, spesso spingendosi oltre e suggerendo giri di vite e restrizioni draconiane – coadiuvati da una narrazione verbale ai limiti dell’apocalittico – adesso esprimono dubbi sul vaccino che Conte aveva ottimisticamente propagandato come pronto per fine dicembre-inizio. […]
«Normalmente ci vogliono dai 5 agli 8 anni per produrre un vaccino. Per questo, senza dati a disposizione, io non farei il primo vaccino che dovesse arrivare a gennaio», è la posizione di Crisanti. […] «Perché vorrei essere sicuro che questo vaccino sia stato opportunamente testato e che soddisfi tutti i criteri di sicurezza ed efficacia. Ne ho diritto come cittadino e non sono disposto ad accettare scorciatoie», ha insistito.
Alle perplessità di Crisanti fanno eco quelle di Roberto Burioni, che ieri su Twitter ha risposto alla domanda di un follower: «Se oggi fosse disponibile lei si vaccinerebbe Pfizer subito?». «No, non conoscendo ancora i dati nel dettaglio (soprattutto sulla sicurezza, pur pensando che siano incoraggianti altrimenti il Ceo di Pfizer finirebbe in galera)». Una cosa è sicura: con le loro perplessità i due scienziati non hanno certo reso un buon servigio al premier Conte. E a questo punto la domanda è legittima: se due esperti filo governativi – non un Bassetti, non uno Zangrillo – esprimono dubbi sul vaccino spingendosi a dire che non se lo farebbero iniettare nell’immediato, perché lo dovremmo fare noi? (“Vaccino a gennaio? Non me lo farei. Crisanti e Burioni non si fidano”)
Non è da meno il coraggioso e dinamico duo Conte-Speranza, «Quando il vaccino arriverà il problema sarà un altro, decidere a chi darlo. All’inizio ne avremo poche dosi, due o tre milioni. La mia proposta è che sia gratuito e che arrivi prima agli operatori sanitari e agli anziani con patologie, in particolare nelle Rsa».
Armiamoci e partite, appunto.
In brevis, coloro i quali urlano che il vaccino deve essere obbligatoriamente imposto a tutta la popolazione sono i primi a procrastinare ad kalendas græcas la propria vaccinazione.
I sottopancia del Capitalismo Totalitario non sono affatto stupidi. Sono perfettamente a conoscenza dei gravi rischi collegati ai vaccini mRNA (Pfizer, Moderna) che la Cabala Mondiale dei Soroi vuole imporci per spostare altre montagne di denaro dai contribuenti sempre più impoveriti ai loro immensi depositi.
I milioni di piccoli Goebbels – che si rintanano nei caldi e puteolenti covi da topo di tanti, troppi, Media Mainfream Mondialisti al soldo dei FascioFilantrocapitalisti – sono stati bravissimi nell’eccitare la paura di miliardi di esseri umani, sfruttando la Strategia dell’Emozione, omettendo nell’attuale Bispensiero del Pensiero Unico Sorosiano («Chi controlla il presente controlla il passato»), di riportare che in rapporto, questa del Covid-19 è di appena una spanna superiore a quella di un’epidemia, in confronto a vere pandemie come Peste Antonina, Grande Peste, Influenza Spagnola, etc. etc. etc.
Ma qualcosa filtra. Leggiamo su Fanpage quanto segue:
Luke Hutchison, un biologo computazionale che ha studiato presso il pretigioso Massachusetts Institute of Technology (meglio conosciuto con l’acronimo di MIT), è uno dei volontari che ha sperimentato il vaccino anti COVID di Moderna, il primo in assoluto ad essere testato su una persona (la manager 43enne Jennifer Haller). L’uomo ha dichiarato che il braccio in cui ha ricevuto l’iniezione si è gonfiato come “un uovo d’oca”, ha sperimentato forti dolori ossei e muscolari e la febbre è salita a 38,9° C. Non è noto se abbia preso il placebo o il vaccino, vista la natura dello studio, ma la reazione lascia supporre che sia stato trattato proprio con l’mRNA-1273. Un’esperienza analoga l’ha vissuta anche un altro partecipante allo studio, Ian Haydon, benché assunse una dose molto alta che poi è stata ridotta nei successivi trial clinici. […]
Secondo gli scienziati la causa di questi effetti così intensi sarebbe legata alla tecnologia su cui si basano le preparazioni. Sono entrambi vaccini a mRNA, dove un gene sintetico racchiuso in una nanoparticella lipidica viene somministrato per spingere il nostro organismo a produrre proteine virali (nello specifico la Proteina S o Spike del coronavirus SARS-CoV-2), permettendo al sistema immunitario di riconoscerle e far sviluppare l’immunità. “Sospettiamo che la nanoparticella lipidica causi la reattogenicità, perché le nanoparticelle lipidiche senza mRNA all’interno fanno la stessa cosa negli animali”, ha dichiarato la professoressa Drew Weissman, immunologa presso l’Università della Pennsylvania. “Vediamo la produzione, nel muscolo, di mediatori infiammatori che causano dolore, arrossamento, gonfiore, febbre, sintomi simil-influenzali”, ha dichiarato l’esperta. […]
Ian Haydon, ad esempio, ha sviluppato una febbre a 39,6° C ed è andato in ospedale, dove ha vomitato ed è anche svenuto, ma i sintomi sono spariti del tutto in 24 ore.
Il problema è il seguente: se un individuo giovane, in condizioni mentali e organiche perfette, sviluppa siffatti effetti collaterali, cosa capiterà quando la broda transgenica nanoparticellare conosciuta come vaccino mRNA verrà inoculata ad un ottantenne con patologie croniche pregresse (diabete, malattie cardiovascolari, cancro…)?
Avremo molti più morti per il cosiddetto vaccino rispetto a quelli che avremmo avuto con il solo Covid-19?
Se i Conte, Speranza, Severgnini, Burioni, Crisanti, Capua, Fauci, et similia, vogliono dimostrare l’assoluta efficacia dei vaccini a “RNA messaggero” di Bill Gates & Co., facciano da cavie.
Dimostrino l’efficacia facendosi vaccinare prima degli altri.
Ma stupidi non sono.
Vogliono dare la “precedenza” ad anziani delle RSA e al personale sanitario…
LA FASCISTIZZAZIONE DEL MONDO OCCIDENTALE E IL GRANDE FRATELLO CHE ENTRERÀ IN CASA DI CHIUNQUE
Esattamente come negli anni Venti del secolo scorso, l’Italia funge negli anni Venti del XXI secolo come eterno Laboratorio Politico. Allora con il Fascismo, oggi col Fascismo Sanitario.
Seguendo le direttive imposte dal Reichsfürer Globale George Soros, la sua cameriera teutonica, Angela Merkel, sta per imporre in Germania misure ancor più fascistiche di quelle italiane:
Riecheggiando Giuseppi Conte (ora genuflesso ai piedi di “Cadavere” Biden) e Roberto Speranza, autoproclamatasi “il Mite”, la Germania replica in toto il Decreto dei Pieni Poteri di Adolf Hitler.
Sul sito tedesco del Ministero della Salute parlano di questa bozza di legge come unica soluzione per contrastare il virus e fermare la pandemia.
«Supportare i genitori che lavorano, abilitare le vaccinazioni per le persone non assicurate, regolare l’ingresso dalle aree a rischio, espandere le capacità di laboratorio per i test», sono questi gli obiettivi principali che il governo tedesco ha indicato per il progetto.
Il ministro Spahn, nel suo intervento in parlamento, ha detto: «La crescita esponenziale è insidiosa. Ecco perché è così importante interrompere gli sviluppi attuali in modo rapido e decisivo. Da qui questo disegno di legge».
Virginia Camerieri di Byoblu ha però fatto notare che questa legge in realtà «conferisce pieni poteri al governo e restringe tutte le libertà costituzionali in nome del virus». […]
Nella bozza infatti non si parla solo di indossare le mascherine, di tenere chiusi i negozi e degli aiuti che arriveranno dal governo tedesco.
L’articolo 7 dichiara esplicitamente che saranno limitati i diritti fondamentali della libertà personale, della libertà di riunione, della libertà di circolazione e della inviolabilità del domicilio.
L’elenco delle limitazioni non si ferma qui. Per esempio al punto 12 si prevede un divieto di distribuzione di bevande alcoliche ma anche divieti di eventi culturali e sportivi.Solo il partito Alternative für Deutschland(AfD) ha fatto resistenza a questo disegno di legge che mina i diritti e la libertà del popolo tedesco.
Armin-Paulus Hamppel ha chiesto al ministro: «In questa proposta legislativa lei prevede che le abitazioni private possano essere controllate. Come devo immaginarlo?»
Ha poi continuato ipotizzando la procedura: alcune persone di troppo, il vicino denuncia la cosa, arriva la polizia e controlla l’appartamento fin sotto i letti.
Il ministro ha risposto: «Sono convinto che quello che è necessario per superare questa pandemia non lo faremo per coercizione o denunciando il prossimo ma prendendoci cura l’uno dell’altro».
Spahn ha dato una risposta di circostanza ma non ha chiarito cosa potrebbe succedere se le persone non si comportassero come ha ipotizzato.«Ciò che sta succedendo in Germania diventa sempre più spaventoso», ha affermato il famoso giornalista Mross, uno dei pochi ad aver riportato la notizia nel suo blog MMnews.
Parlando della bozza della legge delega discussa al parlamento ha affermato che non è altro che una legge per acquisire i pieni poteri tramite cui il governo tedesco può comportarsi come gli pare.
Il giornalista ha ipotizzato che potrebbe già entrare in vigore da novembre quindi «il livello di allarme è estremo».
«Quello che stiamo vivendo in Germania è qualcosa di inconcepibile, qualcosa che ricorda la legge dei pieni poteri del 1933. Quello che accadde in seguito lo sappiamo tutti».
Per Michael Mross è la stessa Costituzione a trovarsi in pericolo e ha elencato tutte le restrizioni alle libertà fondamentali che imporrà il governo tedesco. Tra queste c’è «l’abolizione dell’inviolabilità del domicilio». […]
Nella bozza è anche previsto il divieto di attività commerciali o professionali e chiusura degli esercizi, della vendita al dettaglio e all’ingrosso: «È follia». (Denise Baldi, “Governo tedesco peggio del ’33: «Abolire inviolabilità del domicilio»”, Oltre.TV)


Il 18 novembre 2020 il Bundestag-Reichstag Merkeliano-Sorosista ha approvato siffatta fascistica legge, che replica in innumerevoli punti l’Ermächtigungsgesetz, la Legge dei Pieni Poteri che permise ad Adolf Hitler di imporre la sua immonda Dittatura in tutta la Germania.
Il primo a pagarne le conseguenze è stato l’attivista Andreas Noack.
Ecco come la neo GESTAPO NaziMerkeliana entra nella sua abitazione, armi in pugno e senza alcun mandato.
https://youtube.com/watch?v=-DcGiB60UPM
Esattamente come nella clip di “Brazil” che abbiamo proposto all’inizio dell’articolo e che replichiamo. Repetita juvant!
In un primo momento avevamo nutrito alcuni dubbi sul video, che però viene confermato da diverse fonti autorevoli e indipendenti.
The police of Franconia have confirmed that doctor Andreas Noack’s arrest was real. The police say they have broken into Noack’s house because they were looking for someone else. If that is the case, why the doctor was arrested? What was of the doctor?https://t.co/bknxFtzPNY
— Cesare Sacchetti (@CesareSacchetti) November 21, 2020
IL TANATOCAPITALISTA NUOVO ORDINE MONDIALE DEI SOROI, IN SINERGIA CON I PARAFASCISTI CINESI HA ORMAI…
Il Tanatocapitalista Nuovo Ordine Mondiale dei Soroi, in sinergia con i parafascisti del Partito Comunista Cinese e con l’anticristico Bergoglio, mediante la vittoria di Sleepy Joe, ha stravinto, permettendo al loro comune dio Satana-Lucifero-Baphomet di ghermire definitivamente la Terra.
After having defrauded the world with this bogus virus, China is blaming Italy for its crimes. This is not by chance. The New World Order hates Italy because it is the cradle of Christianity. The satanic NWO will triumph only when Italy will be destroyed.https://t.co/UGisxgosve
— Cesare Sacchetti (@CesareSacchetti) November 21, 2020
Non appena verrà insediato alla Casa Bianca il burattino di George Soros in totale demenza senile, Joe Biden, questi imporrà le stesse misure fascistiche in USA, replicando quanto preconizzato da Philip K. Dick nel romanzo distopico “La svastica sul Sole” trasformato nella serie “The Man in the High Castle”.

Heil, Soros!
Heil, Gates!
Heil, Bezos!
HEIL, NUOVO ORDINE MONDIALE DEI SOROI!
BENVENUTI NEL “BRAVE NEW WORLD” DI ALDOUS HUXLEY, IL NUOVO ORDINE MONDIALE DEI SOROI.


PS: la Ur-Sinistra radical-chic e neoliberal-sorosista italiana ed europea la smetta di appropriarsi di “Bella Ciao”. Esso è l’inno degli OPPRESSI, non degli OPPRESSORI: i ricchi satrapi col Rolex d’oro al polso, elitisti, epistocrati, laburisti, socialisti neoliberisti, socialdemocratici, DEM.
Oggi tutti Sorosisti.
UPDATE:
Una replica del “papiere” che il Reich hitleriano utilizzava per permettere agli Ebrei che lavoravano per le Armate Naziste di potersi muovere da casa al lavoro.
I Sorosisti della Ur-Sinistra di tutto il Mondo imporranno nuovamente a chi pensa liberamente, a chi è condannato alla Morte Civile perché rifiuta di farsi iniettare pozioni non testate, di apporre sul bavero della giacca o su una fascia al braccio il simbolo della Stella a Sei Punte o qualcosa di analogo?
ECCO COME “ADOLF” CONTE E IL SUO GOVERNO GIALLO-ROSSOROS VOGLIONO ABROGARE IL NATALE, PER LA FELICITÀ DI ANTICRISTO BERGOGLIO.
L’anticristico Bergoglio gode come un riccio. Il governo sorosista Giallo-RosSoros sta per regolamentare il Natale e vietare il Capodanno. Sempre con gli ormai, consueti, stolidi, incostituzionali, DPCM.
A partire dal 4 dicembre l’orario dei negozi potrebbe essere prolungato fino alle 22, prevedendo eventualmente l’apertura dei centri commerciali nel fine settimana. Nelle zone “gialle” potrebbe essere fatta un’eccezione per quanto riguarda la riapertura dei servizi di ristorazione: bar e ristoranti, ad esempio, potrebbero tenere le serrande alzate anche la sera ma sempre con un massimo di 4 persone al tavolo. Appare tuttavia improbabile che questa deroga possa valere anche nel periodo delle festività. Si parlava della possibilità di tenerli aperti a pranzo nelle aree “arancioni”, ma la rigida posizione del ministro Roberto Speranza porta a escludere sempre più questa opzione.
Delicato il tema relativo agli spostamenti: secondo il sottosegretario Zampa soltanto in via eccezionale, sempre se i dati lo permetteranno, “si potrà spostarsi da una Regione a un’altra“. Allo studio, riporta il Corriere della Sera, vi è una norma per individuare alcune situazioni specifiche evitando che il tutto si traduca in una mobilità libera. La volontà resta quella di consentire ai familiari di rivedersi almeno durante il Natale. Al fine di favorire il passaggio di alcune Regioni in zona “gialla”, potrebbe essere istituita la chiusura delle aree più a rischio con tanto di divieto di spostamento e serrata per negozi e ristoranti. Per le scuole non dovrebbero esserci novità: almeno fino al 7 gennaio 2021 si continuerà con la didattica a distanza nelle superiori e verrà prolungata la chiusura delle università. (ilgiornale.it)
ATTENTI: I “PRETORIANI” DI “ADOLF” CONTE E DI “GRANDE FRATELLO” ZINGA POTREBBERO ENTRARVI IN CASA, A CAPODANNO, SENZA ALCUN MANDATO DELLA MAGISTRATURA, PERCHÉ ALCUNI SPIONI DELATORI DELL’OVRA E DELLA GESTAPO, VOSTRI VICINI, VI AVRANNO DENUNCIATO SOLO PER AVER INVITATO I VOSTRI DUE MIGLIORI AMICI (MARITO E MOGLIE) A SAN SILVESTRO!


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