
Il Dalai Lama sbugiarda papa Francesco Soros.
Il Dalai Lama sbugiarda i turiferari e i contubernali di George Soros, come Bergoglio, Saviano, Bonino, et similia.
Una precisazione:
il Dalai Lama è la massima autorità morale (oltreché religiosa) della Terra.
IL DALAI LAMA È ETICAMENTE CORRETTO, MENTRE IL BERGOGLIO APPARTIENE AL SISTEMA GLOBALISTA DEL «POLITICALLY CORRECT » MA ETICAMENTE CORROTTO
Assolutamente imparagonabile, il Dalai Lama, al Bergoglio, il papa che non si inginocchia mai davanti al suo vero Dio – con il pretesto della sciatica – e, non pago, lo dileggia pure, Gesù Cristo, definendolo «diavolo e cattivo serpente».
Poi gli scandali Vatileaks, l’incriminazione per pedofilia del protégé di Bergoglio, Mons. Pell e il caso Viganò, con l’ultima evoluzione, hanno evidenziato quale sia “l’etica” che impera all’interno delle Mura Leonine da quando siffatto gesuita ha occupato il soglio di Pietro.
Ipotizzo che, magari, il Bergoglio veda con grande simpatia il dio di George Soros e della Massoneria Mondiale (contro-iniziatica) dei Mercanti e della Moneta come debito.
Il Bergoglio ha baciato per tre volte, al suo incontro in Vaticano, il massone Emmanuel Macron. Il che, secondo alcuni esegeti, rappresenterebbe il bacio massonico; nel video che segue papa Francesco bacia la mano ai vertici della Cabala Massonico-Finanziaria Globale: David Rockefeller, Henry Kissinger e John Rothschild.
IL DALAI LAMA CONTRO IL MIGRAZIONESIMO BERGOGLIAN-SOROSITA
Già nel 2016 il Dalai Lama si metteva di traverso al piano della CIA e dell’Anomos Globale Soros per destabilizzare l’Europa tramite l’Arma Asimmetrica della Migrazione di Massa:
Un’intervista lunga, esplosiva. Con cui il Dalai Lama dà pienamente ragione agli avversari di Angela Merkel che chiedono un tetto ai profughi. Apparsa, oltretutto, sul quotidiano di riferimento dei conservatori tedeschi, la Frankfurter Allgemeine Zeitung. “Se guardiamo i profughi in faccia, soprattutto le donne e i bambini, proviamo compassione”, ha spiegato la massima autorità spirituale dei buddisti tibetani alla FAZ. Bisogna aiutarli, ha aggiunto, ma “d’altra parte, nel frattempo sono diventati troppi. L’Europa e la Germania non possono diventare arabe. La Germania è la Germania”.
Intervistato nel nord dell’India, a Dharamsala, dove vive in esilio a causa dell’occupazione cinese del Tibet dal 1959, il premio Nobel per la pace ha anche suggerito che i profughi dovrebbero tornare a casa, dopo un po’. “Moralmente”, ha puntualizzato, dovrebbero “restare solo temporaneamente”, per poi tornare nel loro Paesi e “aiutarli nella ricostruzione”. (repubblica.it)


IL DALAI LAMA RITORNA E COMBATTE NUOVAMENTE CONTRO IL MIGRAZIONESIMO DI BERGOGLIO E SOROS
Il Dalai Lama ribadisce la sua posizione, «Europa agli Europei»:
“L’Europa appartiene agli europei“. Così esordisce, nel suo intervento a Malmö (Svezia), il Dalai Lama. Ospite del pubblico convegno, tenutosi ieri presso l’Università svedese, il leader spirituale tibetano (già Premio Nobel per la Pace nel 1989) ha offerto una lettura chiara e totalmente condivisibile, circa il tema dell’immigrazione.
Solo chi (realmente) rischia di morire, necessita soccorso: “È responsabilità morale aiutare i rifugiati che sono davvero in pericolo di vita. E’ giusto accogliergli, aiutarli, contribuire alla loro educazione. Ma i migranti, dovrebbero contribuire a sviluppare i loro Paesi d’origine e tornarvi per ricostruirli”, ha poi aggiunto. A pochi giorni dalle elezioni che, in una Svezia martoriata da violenza e collasso del tanto decantato “multiculturalismo”, hanno visto una decisa affermazione della destra più pura, le parole del XIV Dalai Lama colpiscono con chirurgica precisione.
L’immigrazione incontrollata sta quotidianamente minando l’ordine pubblico svedese. La cronaca, restituisce un quadro da guerra civile. Ben vengano obiettività acuta e disarmante buonsenso: Bergoglio dovrebbe prendere lezioni da Tenzin Gyatso.
Dopo questo intervento, i troll del Frontman della Globalizzazione Soros e dei Sinistri Trinariciuti della Ur-Sinistra italiana hanno riempito di contumelie e minacce gli account Facebook e Twitter del Sant’Uomo Gyatso.
Il leader spirituale tibetano in Svezia: «Aiutate gli stranieri, poi rimandateli nei loro Paesi». E sui social lo attaccano. https://t.co/MOYZwXEv5G
— La Verità (@LaVeritaWeb) 15 settembre 2018
Totale acquiescenza e appecoronamento dei Sorositi italici al Bergoglio che invece, come scrive Mons Viganò, avrebbe un solo e unico dovere:
“Papa Francesco sia il primo a dare il buon esempio a cardinali e vescovi che hanno coperto gli abusi di McCarrick e si dimetta insieme a tutti loro”. E le parole di monsignor Carlo Maria Viganò pesano sul Vaticano come un macigno. L’ex nunzio apostolico ha accusato infatti papa Bergoglio di aver taciuto nel giugno 2013 (ovvero tre mesi dopo la sua elezione al pontificato) le informazioni ricevute riguardo ai presunti abusi sessuali su minori commessi dall’arcivescovo emerito di Washington Theodore McCarrick.
Papa Bergoglio-Soros – L’Isola di Avalon
Papa Bergoglio-Soros – L’Isola di Avalon

Papa Bergoglio-Soros. Bergoglio-Soros non è una mitica creatura bicefala ma la commistione di due dei più influenti strateghi della Globalizzazione e della Mondializzazione antistatuale e antinazionale. Per imporre l’Homo Globalis e la “cittadinanza globale”. BERGOGLIO-SOROS DUE RIVOLUZIONARI? Per la Sinistra liberalista e globalista, George Soros sarebbe non solo un grande filantropo, ma addirittura un rivoluzionario…
© 2018, Seyan. All rights reserved.