
I GRINCH ABROGANO IL NATALE E I SOROI FESTEGGIANO
I Grinch Conte e Speranza abrogano il Santo Natale per DPCM e i Maligni Soroi festeggiano.
SOROI! CHI SONO COSTORO?
Chi sono i Soroi?
Ce lo spiega il Nobel per l’Economia Paul Krugman:
Nessuno che abbia letto una rivista d’affari negli ultimi anni può ignorare che in questi giorni ci sono davvero investitori che non solo spostano denaro in previsione di una crisi monetaria, ma effettivamente fanno del loro meglio per innescare tale crisi per divertimento e profitto. Questi nuovi attori sulla scena non hanno ancora un nome standard; il termine che propongo è ‘Soroi’
Ricordiamolo lo Squalo Globale Soros quando, il 16 settembre 1992 ,attaccò la Lira, grazie anche all’aiuto di una Insider Mole istituzionale:
Ne sa qualcosa […] l’Italia finita sotto l’attacco (insieme alla sterlina) del finanziere George Soros nel settembre del 1992. La sua scelta di vendere lire allo scoperto comprando dollari costringe la Banca d’Italia a dilapidare 48 miliardi di dollari di riserve per sostenere il cambio, e porta ad una svalutazione della nostra moneta del 30% e l’estromissione della lira – e della sterlina – dal sistema monetario europeo (Sme). Il rendimento dei titoli di stato schizza all’insù: venerdì 11 settembre i tassi sul mercato monetario arrivano a sfiorare il 40%.
Il governo italiano è costretto a varare una delle più pesanti manovre finanziarie della sua storia – circa 93.000 miliardi di lire – in cui compare per la prima volta un’imposta sulla casa – l’Ici. Tutto inutile. Dall’attacco alla lira, il finanziere di origine ungherese si stima realizzò un guadagno di 1,1 miliardi di dollari. (pmi.it)
Il collaborazionismo della Ur-Sinistra globalista italiana nei confronti del Gran Maestro Soros e della sua Cabala è dimostrato dalla differenza di comportamento tra l’Italia e gli altri Paesi aggrediti dal Megalodonte:
La differenza è che mentre in Francia è stato incriminato, con conferma della condanna da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo, e in Paesi come la Malesia, la Thailandia e l’Indonesia si vuole nei suoi confronti l’ergastolo o addirittura la pena di morte, in Italia le cose sono diametralmente all’opposto: l’Università di Bologna, la più antica università al mondo, lo premiò con una laurea in economia ad honoris causa proprio per l’attacco sferrato ai danni dell’Italia nella speculazione contro la lira.
La cerimonia si svolse in presenza di Romano Prodi (che di Soros presentò anche l’edizione italiana del libro autobiografico) e fu presieduta da Stefano Zamagni, stretto collaboratore dello stesso Prodi.
Viene spontaneo chiedersi come si possa pensare di insegnare educazione finanziaria ed ancor più come si possa credere di trasmettere valori etici, culturali e civili tramite l’università, che ne dovrebbe essere la massima espressione, se la più antica università del mondo premia con una laurea ad honoris causa chi danneggia Stati e cittadini tramite speculazioni finanziarie e movimenti affiliati; considerando inoltre che il tutto è avvenuto con il benestare di alte cariche politiche, statali e culturali. (wallstreetitalia.com)
La Cabala Mondiale dei Soroi, in sinergia con il parafascista Partito Comunista Cinese, ha rilasciato il Sars-CoV-2 nel momento più adatto, al fine di impedire (com’è infatti avvenuto anche grazie alla frode voti postali-Dominion-DEM) la rielezione certa di Donald Trump che, come ha spiegato nella sua lettera aperta Monsignor Viganò, aveva il dovere morale di combattere le Forze del Male, cosa che Trump ha fatto fino all’ultimo.
Questo momento storico vede schierate le forze del Male in una battaglia senza quartiere contro le forze del Bene; forze del Male che sembrano potenti e organizzate dinanzi ai figli della Luce, disorientati e disorganizzati, abbandonati dai loro capi temporali e spirituali. (Monsignor Carlo Maria Viganò)
Last but not least, i Soroi hanno fatto rilasciare il Sars-Cov_2 per aumentare esponenzialmente le proprie ricchezze, come appalesa questo articolo del Guardian.
Come chiosa ilSole24ore i lockdown e i coprifuoco in tutto il Mondo, a seguito del Pretesto Pandemia, se da un lato hanno messo in ginocchio il ceto medio, dall’altro hanno reso immensamente felici i Soroi, i quali festeggiano il miglior Natale della loro vita:
Aumentano i miliardari e le loro ricchezze toccano un nuovo record. Nonostante la pandemia che sta prostrando l’economia globale, alla fine di luglio i patrimoni cumulativi dei miliardari del pianeta toccavano 10.200 miliardi di dollari, pari a circa 8.676 miliardi di euro, segnando un nuovo massimo dal precedente di 8.900 miliardi di dollari del 2017. Il tutto suddiviso tra i 2.189 Paperoni censiti, 31 in più rispetto al 2017. E’ quanto indica lo studio annuale di Pwc e Ubs sui ‘billionaires’.

AGAMBEN CONTRO IL FASCISMO SANITARIO
Giorgio Agamben è un filosofo della Vera Sinistra, non appartiene a quella Ur-Sinistra dei radical chic col Rolex d’oro al polso che collabora attivamente con i Fascio-Filantrocapitalisti Soroi.
Agamben ha scritto un saggio notevole, “A che punto siamo? L’epidemia come politica”, edito da Quodlibet, che spiega lucidamente la dinamica utilizzata dai Soroi e dai loro Quisling, per abrogare tramite Decreto (rectius, DPCM) tutte le guarentigie Costituzionali, sfruttando la Strategia della Paura del Coronavirus, instillata e propalata da tutti i milioni di Goebbels del Pensiero Unico Sorosista.
L’Italia è sempre stata un laboratorio politico. In Italia nacque il Fascismo e si diffuse in tutt’Europa.
Ora il Fascismo Sanitario è stato imposto in Italia dai Filantrocapitalisti Soroi e dai loro Quisling per studiare le reazioni e i comportamenti sociali conseguenti e creare un nuovo modello e un nuovo paradigma da imporre in tutto il mondo Occidentale a partire dagli USA, dopo la vittoria di “Cadavere” Biden e degli Zombie DEM USA.
Ciò che colpisce nelle reazioni ai dispositivi di eccezione che sono stati messi in atto nel nostro paese (e non soltanto in questo) è l’incapacità di osservarli al di là del contesto immediato in cui sembrano operare. Rari sono coloro che provano invece, come pure una seria analisi politica imporrebbe di fare, a interpretarli come sintomi e segni di un esperimento più ampio, in cui è in gioco un nuovo paradigma di governo degli uomini e delle cose. […]
Zylberman (Tempêtes microbiennes, Gallimard 2013) mostra che il dispositivo che si suggeriva si articolava in tre punti: 1) costruzione, sulla base di un rischio possibile, di uno scenario fittizio, in cui i dati vengono presentati in modo da favorire comportamenti che permettono di governare una situazione estrema; 2) adozione della logica del peggio come regime di razionalità politica; 3) l’organizzazione integrale del corpo dei cittadini in modo da rafforzare al massimo l’adesione alle istituzioni di governo, producendo una sorta di civismo superlativo in cui gli obblighi imposti vengono presentati come prove di altruismo e il cittadino non ha più un diritto alla salute (health safety), ma diventa giuridicamente obbligato alla salute (biosecurity).
Quello che Zylberman descriveva nel 2013 si è oggi puntualmente verificato. È evidente che, al di là della situazione di emergenza legata a un certo virus che potrà in futuro lasciar posto ad un altro, in questione è il disegno di un paradigma di governo la cui efficacia supera di gran lunga quella di tutte le forme di governo che la storia politica dell’occidente abbia finora conosciuto.
Paradossale che proprio la Ur-Sinistra del Sorosismo e dei radical chic col Rolex al polso abbia supinamente accettato il Fascismo Sanitario imposto a colpi di Incostituzionali DPCM. senza esalare neanche un sospiro, quando a suo tempo bastava che il “Cav.” manifestasse una semplice intenzione autoritaria ed ex abrupto milioni di Zombie di “Sinistra” scendevano in piazza a protestare.
La biosicurezza si è dimostrata capace di presentare l’assoluta cessazione di ogni attività politica e di ogni rapporto sociale come la massima forma di partecipazione civica. Si è così potuto assistere al paradosso di organizzazioni di sinistra, tradizionalmente abituate a rivendicare diritti e denunciare violazioni della costituzione, accettare senza riserve limitazioni delle libertà decise con decreti ministeriali privi di ogni legalità e che nemmeno il fascismo aveva mai sognato di poter imporre.
Addirittura, giornalisti della Ur-Sinistra Sorosista arrivano a teorizzare e agognare dallo Stato Italiano comportamenti da Totaler Staat Nazista, in aperto spregio delle Libertà Costituzionali e, segnatamente, degli Articoli 25 e 32. Ecco le orwelliane dichiarazioni di Lucia Annunziata, ex presidente RAI. Da radioradio.it:
I Propagandisti di Regime, i Pennivendoli, gli sbufalai bufalari, i radical chic col Rolex Daytona d’oro al polso, il “Fatto di Conte” Travaglio-Scanzista, dovrebbero spiegare perché, malgrado l’Armata Brancaleone dei Giallo-RosSoros abbia calpestato TUTTI i diritti costituzionali, civili e sociali degli Italiani in guisa peggiore rispetto a Benito Mussolini o Adolf Hitler, l’Italia ha oggi il peggior dato di mortalità tra i 20 Paesi più colpiti.
Ad affermarlo è un Mainstream Media, il Corriere della Sera:
L’Italia è — tra i 20 Paesi più colpiti al mondo dalla pandemia — la nazione dove il Covid ha ucciso di più in relazione al numero degli abitanti, secondo i dati della Johns Hopkins University.
Stando al database dell’università statunitense, tra i 20 Paesi più colpiti dagli effetti del coronavirus Sars-CoV-2, in Italia risultano 112,35 decessi ogni 100 mila abitanti. Seguono Spagna (104,71), Gran Bretagna (100,23) e Stati Uniti (95,85).
Quello che rettamente tutta la Stampa Libera ha denominato satiricamente il Ducetto pochettato di Volturara Appula, dovrebbe dimettersi e liberare gli Italiani dalla sua insipienza e incompetenza:
Franco Bechis boccia senza nessuna possibilità di salvezza Conte. “Doveva mettere in sicurezza gli ospedali italiani, e sono giunti allo stremo. Nessuno come lui al mondo si è dato poteri straordinari per affrontare l’emergenza sanitaria, ed è naufragato. doveva proteggere la vita degli italiani ed è stata una disfatta: abbiamo il numero più alto di morti in Europa, il secondo nel mondo rispetto alla popolazione residente. Con i dati di ieri l’Italia infatti ha raggiunto 1.131,73 vittime di coronavirus ogni milione di abitanti, superando perfino il Perù che è a quota 1.129,71″, le considerazioni e i dati di Bechis sul lavoro del premier durante l’emergenza coronavirus. (liberoquotidiano.it)
Ritorniamo a Giorgio Agamben, in un suo recente intervento:
Se le potenze che governano il mondo hanno ritenuto di dover ricorrere a misure e dispositivi così estremi come la biosicurezza e il terrore sanitario, che hanno istaurato ovunque e senza riserve, ma che minacciano ora di sfuggir loro di mano, ciò è perché temevano secondo ogni evidenza di non aver altra scelta per sopravvivere. E se la gente ha accettato le misure dispotiche e le costrizioni inaudite cui è stata sottoposta senza alcuna garanzia, ciò non è soltanto per la paura della pandemia, ma presumibilmente perché, più o meno inconsapevolmente, sapeva che il mondo in cui aveva vissuto fin allora non poteva continuare, era troppo ingiusto e inumano. Va da sé che i governi preparano un mondo ancora più inumano, ancora più ingiusto; ma in ogni caso, da una parte e dall’altra, si presagiva in qualche modo che il mondo di prima – come si comincia ora a chiamarlo – non poteva continuare. Vi è certamente in questo, come in ogni oscuro presentimento, un elemento religioso. La salute si è sostituita alla salvezza, la vita biologica ha preso il posto della vita eterna e la Chiesa, ormai da tempo abituata a compromettersi con le esigenze mondane, ha più o meno esplicitamente acconsentito a questa sostituzione. (G. Agamben, Quodlibet.it)
IL GRINCH BERGOGLIO RIEMPIE PIAZZA SAN PIETRO…
L’anticristico Grinch Bergoglio riempie Piazza San Pietro con informi e deformi statue in ceramica raffiguranti diavoli, astronauti e alieni.
Il tutto pur di evitare il classico Presepe rappresentante, con purezza di forme, la Natività.
Plastica rappresentazione di come il Maligno controlli il Mondo, da Piazza San Pietro alla protofascista Cina, fino ad arrivare agli USA ,ove i DEMoniaci DEM USA hanno rimesso i loro immondi e adunchi artigli sulla Casa Bianca,
Il Grinch Bergoglio, i Grinch Conte e Speranza, e tutti i Grinch Soroi, sono afflitti dalla sindrome del Grinch. Hanno un cuore minuscolo (parliamo per metafora, ovviamente, non nel senso letterale del termine) e sono infelici quando gli altri sono felici.
Addirittura, l’Eugenetista Filantrocapitalista Bill Gates agognerebbe il divieto di Messe e manifestazioni religiose Cristiane.
E vorrebbe esportare le stesse totalitarie misure dei Grinch Conte-Speranza e della sgangherata Armata Brancaleone Giallo-RosSoros italiana in tutto il mondo Occidentale.
Ci raccontano la storia, nata in un garage di Seattle, di un guru dell’informatica che in meno di dieci anni diventa l’uomo più ricco del mondo – ora pare il secondo più ricco – e il più filantropo sinora conosciuto dall’umanità.
Ma più si scava nel fondo di questa narrazione e più si disvela una verità differente.I falsi miti, volutamente costruiti, a cominciare dall’uomo geniale che si è fatto da sé – il sogno americano – il suo successo come modello a cui ispirarsi, l’immensa generosità nei confronti dei più bisognosi, gli conferiscono un’immagine idolatrata di rispettabilità e ammirazione.
Ognuno di noi possiede un vaso con il quale prima o poi deve farne i conti.
Quello di Bill sembrerebbe presentare i tratti del leggendario contenitore di tutti i mali.A volte il vaso trabocca e persino inaspettatamente… Come alla Dott.ssa Birx, coordinatrice della task force sul coronavirus della Casa Bianca, durante un’intervista in diretta sulla CNN con Anderson Cooper e il dott. Sanjay Gupta, che discutendo delle misure restrittive imposte dal lockdown, afferma: “Ecco perché io penso che I CRITERI DETTATI DAI GATES… ehm dal Governo Federale siano rigidi ma giusti. Servono per dare ai vari Stati tutto il tempo necessario per organizzare al meglio il tracciamento dei contatti grazie anche al supporto del CDC.” La gaffe commessa parla da sé, rivelando come la macchina del potere finanziario abbia in pugno ogni ambito della nostra vita e del nostro meraviglioso mondo.
È il sig. Gates a dettare le mosse a livello mondiale sull’ ‘’emergenza” covid-19 e non serviva la gaffe della Dr.ssa Birx a confermarlo, né l’inusuale telefonata al premier Conte.
Non si contano le interviste anche sui media italiani dove vengono ribaditi i suoi capisaldi:
- “I capi di Stato dei Paesi sviluppati e di quelli emergenti devono lavorare assieme all’Oms e ai suoi partner”.
- “I capi di governo dovranno stanziare i fondi necessari alla ricerca medica per lo sviluppo di un vaccino”.
- “Il test sierologico è più utile a livello scientifico, io darei precedenza al test PCR per tracciare i contagi e capire se le persone necessitano di un periodo di quarantena. Il test sierologico ti dice se hai contratto la malattia ma quando l’hai già superata quindi non serve a prevenire i contagi.”
- “Non si tornerà alla normalità, finché non avremo un vaccino valido per tutto il mondo.”
- “Abbiamo bisogno di un vaccino che sia efficace sugli anziani perché sono quelli più a rischio, quindi va potenziato ma senza causare effetti collaterali.”
- “Se ci dovessero essere, avranno un incidenza di 1 su 10.000. quindi al massimo 700.000 persone subiranno questi effetti. Purtroppo è difficile garantire la sicurezza su larga scala e su tutte le fasce d’età e categorie: donne, uomini, donne in gravidanza, persone denutrite, persone con patologie già presenti.”
- “Prima di decidere se distribuire il tale vaccino a tutto il mondo, i vari governi dovranno essere coinvolti perché ci saranno dei rischi e degli indennizzi necessari.”
- “Trascorro molto tempo in videochiamate rispondendo a domande quali “Come farai a produrre 7 miliardi di dosi?”, “Come si svolgeranno i trial?”
Ho molti meeting con politici, governatori, capi di Stato come Cyril Ramaphosa, Presidente dell’Unione Africana e del Sud Africa, con i quali discuto di strategie da adottare nei paesi in via di sviluppo”.Qui potete trovare la traduzione dell’imperdibile intervista di Becky Quick, giornalista di CNBC, trasmessa lo scorso 9 aprile, da cui abbiamo tratto le ultime citazioni riportate sopra.
È noto che Gates indirizzi importanti capitali nel settore farmaceutico, ma anche in quello dell’agricoltura chimica e biotecnologica, dell’istruzione, delle tecnologie digitali e dell’Intelligenza Artificiale.
È anche fra i principali attori (insieme a BanKi-moon, ex segretario generale delle Nazioni Unite e Kristalina Georgieva, direttore esecutivo della Banca mondiale) del “Global Commission on Adaptation”che propone di effettuare investimenti miliardari da parte degli Stati, per adattarsi al cambiamento climatico: una proposta che non si preoccupa minimamente di correggere i comportamenti inquinanti ma si limita a raccomandare di adattarsi a questa nuova realtà, promuovendo l’uso della tecnologia. E Gates è già pronto con il suo arsenale composto da zanzare geneticamente modificate, progetto finanziato anche dalla Commissione europea, da tecnologie eticamente dubbie come la geoingegneria solare, dalla biologia sintetica e dagli organismi transgenici che assicura siano investimenti particolarmente redditizi, imponendo di fatto il brevetto industriale ai prodotti della terra stravolgendo il naturale ciclo vitale delle piante e inficiando la biodiversità agricola.
Più si scava e più si ha la percezione che Bill Gates sia in guerra con l’umanità, il sistema ambientale e antropologico. (“Il Filantrocapitalismo che governa il Mondo”, comilva.org)
Ecco spiegato il senso del rilascio del SARS-CoV-2, avvenuto a seguito di un oscuro accordo e raccordo tra Cabala Mondiale dei Soroi (se preferite, il Deep State USA), chiesa bergogliana e parafascista Partito Comunista Cinese:
La liquidazione delle Democrazie Occidentali in favore della Dittatura Mondiale degli autoreferenziali Ubermenschen Epistocrati, i folli psicopatici Rothschild, Rockefeller, Soros, Kissinger, Gates, Bezos, Zuckerberg, Brin&Page, Blood&Gore, et similia.
Non è ultroneo aggiungere che l’anticristico Bergoglio odia gli Italiani Cristiani del ceto medio che egli vorrebbe sostituire en masse con immense orde Afro-Islamiche, infinitamente più funzionali ai turpi fini dei Filantrocapitalisti Soroi, essendo esse meno aduse alla Democrazia e alle Libertà Sociali rispetto ai “viziati” Occidentali. Gli immigrati islamici rappresentano gli schiavi perfetti per il fascistico Nuovo Ordine Mondiale.
Lo aveva vaticinato Karol Wojtyla;
«Vedo la Chiesa del terzo millennio afflitta da una piaga mortale, si chiama islamismo. Invaderanno l’Europa. Ho visto le orde provenire dall’Occidente all’Oriente: dal Marocco alla Libia, dall’Egitto fino ai paesi orientali». Questa è la scioccante visione di San Giovanni Paolo II, mai pubblicata prima d’ora. Testimone della confessione destinata a far rumore è monsignor Mauro Longhi, del presbiterio della Prelatura dell’Opus Dei, molto spesso a stretto contatto con il Papa polacco durante il suo lungo pontificato. […]
Così racconta Mons. Longhi: «“Lui [Wojtyla] ha il dono della visione”, mi confidò Andrzej Deskur. Al che gli chiesi cosa significasse. “Lui parla con Dio incarnato, Gesù, vede il suo volto e vede anche il volto di sua madre”. Da quando? “Dalla sua prima Messa, il 2 novembre 1946, durante l’elevazione dell’ostia. Era nella cripta di San Leonardo della cattedrale di Wawel, a Cracovia, è lì che ha celebrato la sua prima messa, offerta in suffragio dell’anima di suo padre». Monsignor Longhi aggiunge che il segreto svelatogli dal cardinal Deskur – quegli occhi di Dio che si fissano su Wojtyla ogni volta che questi eleva il calice e l’ostia – si può paradossalmente intuire leggendo l’ultima enciclica di Giovanni Paolo II, Ecclesia de Eucharistia. […]
In quell’occasione il Santo Padre e il monsignore, evidentemente più veloci degli altri, avevano staccato il gruppo. […] «Ecco allora che Wojtyla cambia tono e voce – continua il monsignore – e facendomi partecipe di una delle sue visioni notturne, mi dice: “Ricordalo a coloro che tu incontrerai nella Chiesa del terzo millennio. Vedo la Chiesa afflitta da una piaga mortale. Più profonda, più dolorosa rispetto a quelle di questo millennio”, riferendosi a quelle del comunismo e del totalitarismo nazista. “Si chiama islamismo. Invaderanno l’Europa. Ho visto le orde provenire dall’Occidente all’Oriente”, e mi fa una ad una la descrizione dei paesi: dal Marocco alla Libia all’Egitto, e così via fino alla parte orientale. Il Santo Padre aggiunge: “Invaderanno l’Europa, l’Europa sarà una cantina, vecchi cimeli, penombra, ragnatele. Ricordi di famiglia. Voi, Chiesa del terzo millennio, dovrete contenere l’invasione. Ma non con le armi, le armi non basteranno, con la vostra fede vissuta con integrità”». (lanuovabq.it)
Che differenza tra un vero Papa del passato e l’attuale, il massone controiniziatico Bergoglio, assiso sul soglio petrino grazie al golpe conosciuto come “Primavera Vaticana” mediante le mene occulte e oscure di George Soros e dei suoi burattini Obama e Clinton.
Un gesuita che ha smesso di fare il Katéchon, permettendo l’ingresso fisico di Baphomet-Satana nel nostro piano dimensionale, un gesuita che realizzato l‘immanentizzazione dell’eschaton cristiano sostituendo Cristo con la mondanità relativistica dei turpi Soroi, un gesuita che uccide spiritualmente ogni giorno l’unico vero Dio, Gesù Cristo, sostituendolo con un Pantheon di divinità pagane come Pachamama e Allah, il gesuita che riesce ad oltraggiare perfino se stesso come Vicario di Cristo, inginocchiandosi e baciando scarpe e piedi dei Signori islamici della Guerra del Sud Sudan, il gesuita che vorrebbe imporci la demoniaca falsità che “Cristianesimo e islamismo hanno la stessa radice”.
Di seguito l’empio gesto del bacio ai piedi. Davvero icastico, poiché il Bergoglio afferma di non potersi inginocchiare davanti alla Croce a causa di una presunta sciatalgia. Ma qui non ne soffriva, a quanto pare. Disonorando se stesso, ma, soprattutto, disonorando oltre un miliardo di veri Cristiani:
IL VUOTO METAFISICO DELLE CITTÀ ITALIANE
Il vuoto metafisico delle città italiane, a seguito dell’assoluto divieto di spostamento durante le festività natalizie, reso ancor più cupo dal risuonar di stivaloni di Milizia e Giennerre, si contrappone alla felice ressa degli anni scorsi di turisti e cittadini e a quanto continua ad avvenire nelle altre città mondiali. come Stoccolma, ove la vita scorre normalmente, senza lockdown e mascherine.
La Dittatura Sanitaria, come tutte le Dittature, è stolida, irrazionale.
Un esempio viene dall’obbligo di utilizzare le anossiche mascherine anche se da soli all’aperto.
Un semplice sillogismo aristotelico appalesa l’irrazionalità di siffatta imposizione.
- L’Italia è il Paese che più di ogni altro ha imposto l’uso delle mascherine;
- L’Italia è il Paese con il più alto numero di morti per Covid-19 (o uno dei più alti del Mondo);
- Ergo, l’obbligo delle mascherine è inutile nella maggior parte dei contesti.
Leggiamo quanto diffondeva l’OMS il 6 aprile 2020:
L’Oms ha pubblicato la nota attesa, con data 6 aprile, e non ha cambiato idea. Sostiene, in sintesi, che le mascherine sono utili per non diffondere il virus se indossate da persone malate e sono indispensabili per gli operatori sanitari, ma invita alla cautela rispetto all’uso generalizzato, sottolineando che non ci sono sufficienti prove scientifiche del fatto che le mascherine aiutino una persona sana a evitare l’infezione. (corriere.it)
C’è qualche TGPandemia che ricordi questo fatto? Nessuno. Anzi, i propagandisti di regime accusano coloro i quali che sono restii all’utilizzo per evidenti problemi respiratori di essere i Nuovi Untori (“Dagli all’Untore! Dagli all’Untore!”).
Ora i Gobbelsini di Regime e i Cabalisti stanno diffondendo il nuovo Vangelo Scientista.
Da Arcuri a Bergoglio, tutti diffondono il nuovo Dogma. C’è una luce in fondo al tunnel. È arrivato finalmente il vaccino!
E le pecore italiane, convinte davvero che basti un paio di iniezioni di vaccino Pfizer, per ritornare alla vecchia vita, accettano il “Totalitarismo morbido” della biosicurezza imposto dai Grinch e dall’Armata Brancaleone GIallo-RosSoros
Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna essere violenti.
I metodi del genere di Hitler sono superati. Basta creare un condizionamento collettivo così potente che l’idea stessa di rivolta non verrà nemmeno più alla mente degli uomini.
L’ideale sarebbe quello di formattare gli individui fin dalla nascita limitando le loro abilità biologiche innate.
In secondo luogo, si continuerebbe il condizionamento riducendo drasticamente l’istruzione, per riportarla ad una forma di inserimento professionale.
Un individuo ignorante ha solo un orizzonte di pensiero limitato e più il suo pensiero è limitato a preoccupazioni mediocri, meno può rivoltarsi.
Bisogna fare in modo che l’accesso al sapere diventi sempre più difficile e elitario.
Il divario tra il popolo e la scienza, che l’informazione destinata al grande pubblico sia anestetizzata da qualsiasi contenuto sovversivo.
Niente filosofia.
Anche in questo caso bisogna usare la persuasione e non la violenza diretta: si diffonderanno massicciamente, attraverso la televisione, divertimenti che adulano sempre l’emotività o l’istintivo.
Affronteremo gli spiriti con ciò che è futile e giocoso.
E’ buono, in chiacchiere e musica incessante, impedire allo spirito di pensare.
Metteremo la sessualità al primo posto degli interessi umani. Come tranquillante sociale, non c’è niente di meglio.
In generale si farà in modo di bandire la serietà dell’esistenza, di ridicolizzare tutto ciò che ha un valore elevato, di mantenere una costante apologia della leggerezza; in modo che l’euforia della pubblicità diventi lo standard della felicità umana.
E il modello della libertà.
Il condizionamento produrrà così da sé tale integrazione, che l’unica paura, che dovrà essere mantenuta, sarà quella di essere esclusi dal sistema e quindi di non poter più accedere alle condizioni necessarie alla felicità.
L’uomo di massa, così prodotto, deve essere trattato come quello che è: un vitello, e deve essere monitorato come deve essere un gregge.
Tutto ciò che permette di far addormentare la sua lucidità è un bene sociale, tutto ciò che rischia di causare il suo risvegliodeve essere ridicolizzato, soffocato.
Ogni dottrina che mette in discussione il sistema deve prima essere designata come sovversiva e terrorista e coloro che la sostengono dovranno poi essere trattati come tali.”


Davvero emblematico che quanto sopra citato sia stato scritto dal filosofo Gunther Anders nel lontano 1956 (“L’uomo è antiquato”)
Proprio l’obbligo della mascherina (che ha sostituito la Camicia Nera dei vecchi Fascismi) anche in contesti in cui questa è completamente irrazionale e inutile, rappresenta l’allegoresi del soffocamento dei diritti costituzionali e sociali accettato supinamente senza proteste e placidamente, in cambio della sicurezza della “nuda vita” (G. Agamben), non più prigionieri dentro KonzentrantionsLager o Gulag, ma rinchiusi volontariamente all’interno della propria abitazione (#iorestoacasa), soggetti passivi dell’anestetizzante intrattenimento calato dall’alto e del controllo continuo del Panottico Digitale IT (Information Technology) dei Grandi Fratelli Gates, Zuckerberg, Bezos, Page&Brin, et similia.
LE FORZE DEL MALIGNO HANNO RICONQUISTATO LA CASA BIANCA
Grazie alla vittoria dei DEMoniaci DEM USA, il Male, Baphomet-Satana, ha riconquistato il Paese più Potente ed Esiziale del Mondo.
Ricordiamo che il guerrafondaio DEM Barack Obama ha sganciato oltre 28.000 bombe e missili anche addosso donne e bambini inermi e pacifici, ha fatto addestrare i tagliagole dell’Isis mediante contractor della CIA e del MOSSAD, ha fatto avere tonnellate di armi di ultima generazione ad Al-Baghdadi, attraverso gli antidemocratici Wahhabiti sauditi, ha rovesciato un governo legittimo quale quello Libico di Gheddafi, ha cercato di rovesciare il governo di al-Assad utilizzando le criminali truppe jihadiste, ha rovesciato il governo votato democraticamente di Yanukovich in Ucraina, imponendo una dittatura nazifascista… E potrei continuare all’infinito sulle nefandezze abominevoli ed efferate compiute dal Nobel della Pace Barack Obama.
Obama, il presidente criminale tanto amato dai pennivendoli della Ur-Sinistra è stato il fratello gemello (anche latomistico) del guerrafondaio George W. Bush.
Il “pessimo” Trump, continuamente aggredito dai Mainstream Media Mondialisti al soldo dei Soroi e dipinto come un pazzo criminale, non ha sulla coscienza nessuna guerra e non ha appoggiato nessuna delle totalitariste Rivoluzioni Colorate organizzate da George Soros, Dipartimento di Stato USA, settori deviati della CIA, e Albert Einstein Institution.
Oggi il Capitalismo Totalitario dei Soroi finalmente ha rimesso le mani sulla Casa Bianca.
Gli effetti, per tutti noi, saranno devastanti.
La psicopatica Cabala dei Soroi (la Cabala dei Rothschild, Rockefeller, Bill Gates, George Soros, Jeff Bezos, Mark Zuckerberg, Al Gore, Page&Brin, et similia) è ancora più folle e maligna del Terzo Reich hitleriano e provocherà molti più morti di tutti i grandi Dittatori psicopatici della Storia messi insieme (Giulio Cesare, Attila, Gengiz Khan, Napoleone, Stalin, Hitler, Pol Pot, Mao Ze Dong, etc. etc.).
Da ragazzo ascoltavo in silenzio i racconti dei reduci di Russia. Mi colpivano il colore unico, il bianco della neve nella tormenta che avvolgeva quei giovani e l’assenza di qualunque speranza di uscire dall’incubo. In maniera diversa, viviamo una situazione simile: dovunque ci si volga, l’unica “narrazione “è quella liberista. Molte le tonalità: libertaria, progressista, moderata, radicale, liberale, persino conservatrice, ma lo spartito è sempre lo stesso. Il capitalismo, diventato “assoluto”, cioè sciolto da ogni legame, limite o principio, dilaga come un esercito d’occupazione. Rare sacche di resistenza, isolate, incomunicabili, reciprocamente ostili, contrastano invano a mani nude l’orda vincente. […]
E’ il capitalismo ad aver separato e distrutto le famiglie, revocato in dubbio e poi ucciso i principi che ressero la società per secoli, Dio, Patria, famiglia. Allo stesso modo, ha disseccato l’onore, l’orgoglio del lavoro ben fatto, il senso di responsabilità personale. Specialista nel gioco delle tre carte, dispensa a caro prezzo presunti “diritti” civili scambiati con veri diritti sociali, dopo aver soffocato la coscienza morale. Il socialismo ha solo seguito il solco scavato dall’aratro liberalcapitalista. Se il comunismo uccise i corpi, il capitalismo cancella le anime.
La precarietà del lavoro, l’incertezza sul futuro, la fragilità dei rapporti personali non sono altro che l’altra faccia, la più oscura, del capitalismo post Sessantotto. Ma la storia accelera e anche quel nuovo spirito capitalista che Boltanski e Chiapello hanno diagnosticato due decenni fa diventa obsoleto. Oggi stiamo entrando in un nuovo stile di capitalismo, che potremmo chiamare moralistico. In esso, le grandi corporazioni non promuovono più solo flessibilità, cambiamento, consumo e mito del progresso, ma diffondono ed impongono un’intera agenda ideologica, una vera e propria moralità di tipo nuovo, il cui tabù è l’identico, l’equivalente, una singolare eguaglianza a cui si sottrae il portafogli, saldamente detenuto da lorsignori. […]
Partiamo da alcuni eventi concreti per poi estendere la riflessione. Uno riguarda la Gillette, famosa ovunque per i suoi rasoi. Nel 2019 i conti trimestrali non erano buoni. Aveva perso 8 miliardi di dollari, trascinando in territorio negativo la Procter & Gamble, capofila della holding. Il suo massimo dirigente – ora si deve dire CEO- Gary Coombe non si comportò affatto come ci si potrebbe immaginare. Il calo di redditività della Gillette era legato a una campagna pubblicitaria ispirata al movimento femminista antimaschile #MeToo. Consisteva in messaggi che si scagliavano contro una presunta “mascolinità tossica” che caratterizzerebbe gli uomini, rimproverati aspramente per non comportarsi come dovrebbe fare un “bravo uomo femminista”.
L’annuncio aveva suscitato polemiche: era normale che un’azienda specializzata in rasatura delle barbe non pubblicizzasse la bontà del suo prodotto, ma ci dicesse che tipo di persone dovremmo essere? Era sensato, se il target di riferimento è il pubblico maschile, trasmettergli un messaggio che esprime l’idea di un universo maschile negativo, pieno di oscurità e violenza, bisognoso di prediche, espiazione e penitenza, come se essere uomini fosse un peccato?Poiché nel capitalismo nessuno gioca a perdere, tanto meno multinazionali come la Procter & Gamble, evidentemente l’operazione aveva finalità politiche, ovvero l’obiettivo di determinare un vasto cambio di mentalità. Ecco una faccia nuova del capitalismo moralista: i suoi massimi dirigenti non si preoccupano più solo di fare soldi con ogni mezzo, ma diffondono anche un messaggio “morale” da trasmettere (imporre) a tutti noi. […]
Al vecchio capitalismo bastava che il dipendente “rendesse”. Il resto erano, entro certi limiti, fatti suoi: non è più così, oggi dobbiamo anche essere ideologicamente d’accordo con i nostri padroni, maestri di morale privata e pubblica.
Un altro esempio: nel marzo 2016 lo stato americano della Carolina del Nord approvò una legge che imponeva di utilizzare i servizi igienici corrispondenti al sesso che appare sul certificato di nascita. Buona o cattiva, era una norma diretta contro transessuali e transgender, che non potevano usare i bagni corrispondenti al sesso con cui si identificano. A prescindere dall’opportunità di una legislazione su questo tema, contro la Carolina del Nord si scatenò una tempesta promossa dal piano più elevato del neo- capitalismo tecnologico e finanziario. Più di ottanta alti dirigenti di società tra cui Apple, United Airlines, Bank of America e Goldman Sachs hanno immediatamente firmato una lettera che intimava al governatore di abrogare la legge. […]
L’abrogazione fu rapidissima, ad opera degli stessi – il partito repubblicano – che l’avevano promossa.
[Quello attuale] è un capitalismo in cui se la democrazia approva una legge loro sgradita, indipendentemente dalle ricadute economiche e finanziarie dirette, ha il potere e la volontà immediata di rovesciare le decisioni del popolo. […]
Nulla di diverso in Italia: il governo paga le televisioni che diffondono le sue “veline” sul contagio, mentre si moltiplicano le rappresaglie a chiunque diffonda “fake news”, ossia dissenta dalla versione ufficiale. […]
E’ difficile non sentirsi indifesi tra tanti sforzi liberticidi, mentre la gente è imbavagliata nelle maschere obbligatorie, impossibilitata non solo a manifestare, ma persino a incontrarsi e scambiare idee. Cristo si è fermato a Eboli: oltre, c’è il confino e il silenzio. Una volta lo chiamavano fascismo… (Roberto Pecchioli, “Il capitalismo moralista”, qelsi.it)
Di seguito l’abominevole e orrida pubblicità Gillette voluta dal Filantrocapitalista Coombe:
Perché i Fascio-Filantrocapitalisti Globali e i pennivendoli da loro prezzolati danno così ampio risalto a minoranza radicalizzate, aggressive e violente come il movimento femminista #MeToo, per non parlare degli squadristi parafascisti di Antifa o del Movimento Suprematista Nero di lesbiche incolte conosciuto come Black Lives Matter?
La risposta è semplice: la Cabala Mondiale ha scavato per decenni come un’orda di miliardi di orridi ratti nelle Democrazie Occidentali, scavando infiniti tunnel di marcescente corruzione, svuotandole progressivamente di significato. E ora si appestano a dare la spallata finale a quel muro ormai sgretolato e corroso.
Dopo il crollo del Katéchon Sovietico, dopo che Bergoglio ha smesso di fare il Katéchon (come aveva previsto e forse auspicato Massimo Cacciari) e grazie a ciò Baphomet-Satana è entrato nel nostro Piano Fisico, i Soroi stanno per abbattere l’ultimo Katéchon, le Democrazie Rappresentative Parlamentari fondate proprio sul voto della maggioranza del Popolo Sovrano (We the People).
La maggioranza in Occidente è oggigiorno confusa, colpevolizzata, disarticolata dalla Pandemia Programmata Covid-19, e disinformata dalle presstitutes e dai radical chic del Pensiero Unico Mondialista.
Siamo arrivati al punto che l’Eugenetista e Vaccinista Globale Bill Gates ci “consiglia” di non andare più in Chiesa o al punto di vedere le SA islamiche di Black Lives Matter che oltraggiano la statua dell’antifascista Churchill (senza che la Polizia intervenga!) e addirittura propugnano l’abbattimento delle statue del Cristo, della Madonna, dell’Arcangelo Michele, perché bianchi!
Nel mentre, i radicali islamici bruciano Chiese, compiono stragi come alla redazione di Charlie Ebdo o al Bataclan, e sgozzano Cristiani che pregano in Chiesa!
Le vicende legate alle elezioni presidenziali della nazione padrona del cosiddetto Occidente sono esemplari. Per la prima volta, un presidente uscente non accetterà il verdetto delle urne, convinto di aver subito gravi brogli elettorali. La battaglia di Donald Trump sarà perdente, né sappiamo con certezza che cosa è davvero successo in quello che una volta si chiamava segreto dell’urna. Di certo, il dubbio meccanismo dei voti postali, espressi perfino con semplici messaggi di posta elettronica, ha favorito oltre ogni attesa il candidato democratico. In tempi iper tecnologici, è ovvio che anche le frodi siano perpetrate – se davvero ci sono state – attraverso meccanismi informatici. Conta chi ha la facoltà di controllare il sistema e su questo non ci sono dubbi: i giganti di Silicon Valley uniti a gran parte dello Stato profondo americano. Il solo Bill Gates, il “buon filantropo” delle vaccinazioni, ha donato oltre due milioni e mezzo di dollari alla campagna di Joe Biden; il risultato era scritto da mesi.
La cagnara mediatica “umanitaria” seguita alla morte del povero George Floyd e il movimento Black Lives Matter, con seguito di inchini, non nasce per caso. Il “nuovo” capitalismo, digitale e senza frontiere, ma con sede legale negli Usa, era schierato al gran completo con il candidato democratico, in alleanza – niente affatto innaturale – con l’intero progressismo culturale d’Occidente. […]
La vicenda tragica e globale del Covid-19 è detonatore e acceleratore di una ulteriore presa di potere delle oligarchie. Attraverso il panico di popolazioni alle quali è stato sottratto anche il conforto spirituale della fede religiosa, che sempre sostenne le epidemie del passato, la libertà di pensiero è stata mortificata dalla qualifica spregiativa e liquidatoria di “negazionisti” scagliata sulle spalle di chiunque dissenta dalle misure dei governi. I dissidenti sono untori, dunque, ipso facto, nemici del popolo: è il clamore della folla a reclamarne il castigo e la riduzione al silenzio. […]
L’intero sistema della società dello spettacolo, comunicazione più intrattenimento più formazione della coscienza collettiva, è posseduto dagli stessi che manipolano la salute, dirigono la finanza e detengono la tecnologia. La loro “narrazione”, al servizio degli interessi di dominio, non richiede più popolazioni numerose, liberamente informate e dotate di strumenti di giudizio critico. La ricreazione della libertà è finita, esattamente come la gigantesca finzione della “società aperta”, che peraltro avvertì dall’inizio di essere chiusa, sigillata, per chi non ne condivide gli obiettivi. Tolleranti a parole, i sacerdoti della società aperta non accettano contestazioni al loro modello, non diversamente dalle ideologie totalitarie e dalle dittature di ogni tempo. […]
Il caso dell’Italia è ancora più sorprendente: C’è un partito –Stato, il PD, dominus delle istituzioni e fiduciario dei poteri oligarchici, burocratici e stranieri, nonostante un consenso elettorale debole. Per impedire l’accesso al potere del centrodestra a trazione “sovranista”, dopo che il sistema ha distrutto leadership di Silvio Berlusconi per la doppia via giudiziaria e del ricatto alle sue aziende, è stato alimentato il qualunquismo del “vaffa” e di “uno vale uno” del movimento di Grillo, poi prontamente schierato dalla parte di tutto ciò che prometteva di combattere. La conseguenza è il ripiegamento del centrodestra nell’alveo del sistema, mentre non si vede né si attende una sinistra attestata a difesa delle classi subalterne.
La libertà è sequestrata ovunque tra stati di emergenza e plateali violazioni dello Stato di diritto. Il potere si è fatto biopotere che regna su una popolazione ridotta a “corpi docili”, il tutto nel dispiegamento sempre più rapido del Panopticon globale, lo stato di sorveglianza, controllo e dominio su corpi e spiriti per via digitale e medico-farmaceutica. Le opposizioni tacciono per oggettiva difficoltà e per il timore di essere ostracizzate dall’ oligarchia, unica legittimazione valida per assumere funzioni di governo. Il centrodestra potrà andare al governo, prima o poi (benché tutto sarà fatto affinché non accada) ma non andrà mai al potere, nel senso della possibilità di attuare un programma alternativo al diktat globalista. La sinistra è pressoché al completo parte integrante e mosca cocchiera del progetto oligarchico. (Roberto Pecchioli, “Dopo la libertà cancellano la democrazia”, qelsi.it)
IL FASCISTICO NUOVO ORDINE MONDIALE DEI SOROI
Con i Soroi assistiamo alla replica di quanto fece il demoniaco Adolf Hitler con la Democrazia di Weimar.
Il Fascismo di oggi, impersonato dalla Cabala Mondiale dei Fascio-Filantrocapitalisti, è molto più esiziale e pericoloso della Germania Nazista, se allora i libri scomodi veniva bruciati nelle Bücherverbrennungen, oggi gli Autori scomodi come Agamben vengono semplicemente oscurati, come ha lamentato lo stesso filosofo.
Non c’è più bisogno di rinchiudere i dissidenti e i personaggi scomodi al Regime all’interno di Konzentrationslager o Gulag.
Oggi basta farli autoconfinare nelle proprie abitazioni mediante il Fascismo Sanitario a la Biosicurezza.
Mentre i Soroi Italiani, come gli Agnelli, fanno chiudere i Media scomodi al Regime del Capitalismo Totalitario. Come Micromega:
Lo scrivono il Fatto Quotidiano oggi 12 dicembre in un colonnino in ultima pagina e, nel sommario di un titolo sulla lettera di John Elkann e i vertici Gedi a tutti i giornalisti del gruppo Gedi, il sito nuovoobserver.it: Micromega dal 1° gennaio chiude. Così riporta tra virgolette nell’ultima pagina in un colonnino il Fatto: “Gentili Signori, vi informiamo che dalla data del 1º gennaio 2021, Gedi Gruppo Editoriale S.P.A. cesserà la pubblicazione del periodico Micromega . Cordiali saluti”. Firma queste parole Corrado Corradi, direttore generale della divisione stampa nazionale di Gedi.
Nelle edicole e nelle librerie da 35 anni, dal 1986, la rivista ha esercitato il pensiero principalmente della sinistra andando oltre gli schematismi e ha visto i migliori intellettuali scrivere di politica, cultura, con un’ottica internazionale. […]
La saracinesca scende su un pezzo di Novecento, un secolo dove le riviste d’alto livello hanno avuto un peso culturale e politico altissimo e hanno dato vitalità ai dibattiti. […]
“Ai tanti amici di ‘MicroMega’ e giornalisti che mi stanno chiamando in queste ore, posso assicurare che ‘MicroMega’ continuerà a vivere, e che con i redattori e i collaboratori stiamo già studiando le modalità per non interrompere la continuità della testata”, ha scritto Flores d’Arcais nella nota.
“MicroMega”, rivista di filosofia e politica, è nata nel 1986 e il politologo e filosofo Paolo Flores d’Arcais l’ha posta “al servizio delle grandi battaglie civili, della coscienza democratica”. (globalist.it)
Speriamo che siffatto non sia il de profundis per Micromega…
Uno dei tanti motivi per cui Micromega era ormai divenuta scomoda ai fini opachi dei Filantrocapitalisti Soroi sono articoli come questo, di cui citiamo alcuni passi icastici.
È da almeno dieci anni che una minoranza di studiosi sociali invoca la necessità di un cambio di paradigma economico, una minoranza che si è rinfoltita con qualche ritardo rispetto allo sgretolamento del sistema sociale che ha governato i destini del mondo negli ultimi quarant’anni. Ci è voluto un decennio di stagnazione perché tornassimo «tutti (nuovamente) keynesiani», realizzando però che ormai abbiamo perso il controllo sulle leve necessarie per applicare politiche keynesiane.
Oggi che la pandemia di Covid-19 sta facendo sentire le sue incommensurabili conseguenze economiche, anche nell’establishment istituzionale e accademico si parla finalmente di cambiare paradigma. Ma forse è a quei pochi capaci di uscire dal coro già in tempi non sospetti che dovremmo rivolgerci per trovare la bussola in questa crisi, la quale rischia di rivelarsi tanto più disastrosa quanto più, dopo lo shock pandemico, ci si illuderà di poter “tornare alla normalità”. Attenzione però, potremmo scoprire che capitalismo e democrazia sono ormai irreversibilmente incompatibili. (Paolo Ortelli, “Capitalismo e Democrazia, catastrofe o rivolusione”, Micromega)
È quello che noi affermiamo da anni, in aperto contrasto con la Ur-Sinistra radical chic dei Fascio-Sorosiani. Continua il pezzo,
Wolfgang Streeck ed Emiliano Brancaccio sono tra gli studiosi sociali che hanno offerto gli strumenti analitici più preziosi in quest’epoca incerta e minacciosa. Entrambi sono autori di due libri di recente pubblicazione, accomunati da un’ottica di lunga durata nell’analisi del capitalismo contemporaneo, ma anche da un formato accessibile che trae forza dal confronto dialettico con interlocutori più mainstream. Se in Non sarà un pranzo di gala (a cura di Giacomo Russo Spena) Brancaccio raccoglie una serie di dibattiti con Mario Monti, Romano Prodi e Olivier Blanchard insieme a saggi e interviste, in Oltre l’austerità (a cura di Giorgio Fazio) Streeck si misura invece con il connazionale Jürgen Habermas, in particolare sul tema dell’Europa.
All’inizio degli anni Novanta gli Stati cominciano a preoccuparsi di questo cospicuo aumento del debito pubblico, e della sempre più onerosa spesa per gli interessi. Lo «stato debitore», come lo chiama Streeck, concentra quindi i propri sforzi sul consolidamento fiscale e sul pareggio di bilancio, ridimensionando bruscamente l’intervento pubblico nell’economia con tagli alle spese sociali e privatizzazioni. Ma come legittimare questa nuova svolta, e soprattutto come compensare il crollo della domanda derivante da scelte politiche che dilatano le disparità di reddito? La risposta è l’espansione del debito privato, facilitata da una seconda ondata di deregolamentazione finanziaria. Si tratta di ciò che Colin Crouch ha ribattezzato «keynesismo privatizzato»: per sostenere i consumi non si ricorre più all’indebitamento pubblico, ma a prestiti facili. Si tratta però di una bolla, che scoppia violentemente nel 2008 con la crisi dei mutui subprime.
Ciascuna delle tre tappe storiche individuate da Streeck segna una vittoria dei capitalisti sui salariati, e una crisi di legittimazione del sistema nel suo complesso. E oggi gli strumenti sono esauriti: ormai non è più possibile affidarsi a una crescita “drogata”, e dopo il crollo della piramide debitoria nel 2008 gli Stati sono praticamente incapaci di raccoglierne le macerie e edificare un ordine stabile. Il fatto è che mentre guadagnavano tempo, le élite neoliberiste hanno pian piano “risolto” il conflitto tra capitalismo e democrazia «immunizzando» il primo dalla seconda, in una sorta di distopia di stampo hayekiano: i governi si trovano a dover rispondere più ai mercati finanziari cui sono debitori che ai parlamenti; più alle esigenze del capitale, libero di muoversi globalmente in cerca delle condizioni più favorevoli, che alle preferenze dei governati. Eppure – sottolinea Streeck – il neoliberismo necessita di uno Stato forte: l’economia capitalistica non cerca di sottrarsi al giogo degli Stati, da cui dipendono la sua sicurezza e la capacità di affermare i suoi principi, ma dal giogo della democrazia.
Gli Stati (post)democratici, trasformatisi in «agenzie di recupero crediti per conto di un’oligarchia globale degli investitori» mentre i cittadini sono ormai privati della capacità di incidere sulle scelte economiche, non sanno come affrontare le nefaste conseguenze di questo riassetto. Il dominio del capitale si sta rivelando insostenibile anche per il suo stesso funzionamento e la sua stessa legittimazione, il che si riflette non solo nella crisi fiscale e in una stagnazione che diversi autori hanno buon gioco a definire «secolare», ma anche in una crisi istituzionale e di sfiducia che rischia di far implodere l’Occidente.
E una risposta arriva anche al Gobbelsino di Conte, Marco Travaglio, che continua a propagandare la bufala che i soldi del Recovery Fund tosto arriveranno.
in un’epoca in cui si rendono necessari strumenti eccezionali e di rapida applicazione, nonostante gli sforzi della BCE molti paesi europei sono ancora privi persino di alcuni strumenti convenzionali, mentre si aggravano le divergenze tra i paesi. Come Brancaccio ha osservato in un intervento radiofonico, il Next Generation EU o Recovery Fund è ancora parzialmente avvolto nel mistero e comunque insufficiente a contrastare il tracollo. Il frutto di un ennesimo, caotico e ambiguo negoziato europeo (che a tutt’oggi non sembra essersi chiuso), con i suoi vincoli di cui troppo poco si parla – forse perché distratti dalla polemica sul MES – renderà ancora più difficile una revisione dell’impianto deflazionistico e di neutralizzazione della democrazia sancito dai trattati e dalle prassi intergovernative degli ultimi anni. Quando invece – ci insegnano Streeck e Brancaccio – è la libertà del capitale che dovremmo urgentemente neutralizzare. (Paolo Ortelli, cit.)
È proprio questo il punto: esattamente come è stato fatto per il Regime Totalitario Hitleriano, va imposto ai Soroi e al loro Nuovo Ordine Mondiale un Nuovo Processo di Norimberga per crimini contro l’Umanità.
Con Condanne Esemplari e tutti i loro Immensi Patrimoni sequestrati a fini sociali e democratici.
Come a suo tempo stato neutralizzato il Nazi-Fascismo, oggi va neutralizzata la Fascistica Cabala Mondiale della Finanza Globale che brama per la dissoluzione dei confini nazionali e per la liquidazione degli Stati Nazionali Democratici.
Al fine di imporre il Quarto Reich Globale, un Impero Transnazionale, come sarebbe diventato il Terzo Reich Nazista in caso di vittoria, sostenuto com’era da Ford, IBM, Westinghouse, per non parlare di DuPont e Standard Oil dei Rockefeller, che finanziarono e appoggiarono la costituzione di I.G. Farben, il colosso chimico nazista che produceva – tra gli altri – il redditizio e criminale Zyklon B.
Ma come arrivarci, tenendo a mente che il Terzo Reich venne sconfitto proprio grazie all’impegno e all’impulso continuo e instancabile di un vero Democratico, Franklin Delano Roosevelt, mentre a breve, alla Casa Bianca, si insedierà Joe Biden, il burattino dei Fascio-Filantrocapitalisti Soroi?
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