
EMPATIA, ASPERGER, GRETINISMO, ECO-FASCISMO.
Empatia. Il trait d’union che unisce psicopatici come i Soroi e Asperger come Greta Thunberg e Adolf Hitler è l’assoluta mancanza di empatia.
HITLER: ASSOLUTA MANCANZA DI EMPATIA E SINDROME DI ASPERGER
Il Professor Michael Fitzgerald, docente di psicopatologia, aveva disvelato in “Autism and creativity: is there a link between autism in men and exceptional ability?” che Adolf Hitler era un Asperger.
Non esitiamo a credergli: assoluta mancanza di empatia e monomaniacale azione per riportare in vita nuovamente l’Impero, il Reich. E vi riuscì. Il Primo Reich fu il Sacro Romano Impero, il Secondo Reich fu il Secondo Impero Germanico ricostituito su impulso del Cancelliere Ottone von Bidmarck, il Terzo Reich fu quello Hitleriano e l’attuale UE è il Quarto Reich germanico, plasmato sulle specifiche dell’Europäische Wirtschaftsgemeinschaft del 1942 emesse da Walther Funk e Adolf Hitler, e sul sogno distopico dell’Europa del massone contro-iniziato Kalergi.
L’autismo e la creatività si concentrano sugli uomini. Il professor Fitzgerald spiega che quando ha iniziato a scrivere il libro, parlava della sindrome di Asperger, si rese conto di aver scritto sul cervello maschile: “La sindrome di Asperger è una forma estrema del cervello maschile. Se vuoi capire gli uomini nella loro forma estrema, leggi questo libro. Gli uomini tendono ad essere ciò che chiamiamo “sistematizzatori”: sono logici e razionali. Le donne tendono ad essere empatiche, sensibili ai sentimenti, socievoli e così via”.
Ovviamente, non tutti con la sindrome di Asperger sono un genio creativo, ma per quanto riguarda il corollario? Il genio è un’anomalia? Il professor Fitzgerald cita Temple-Grandon: “Il prezzo della normalità, di essere una persona normale, non è geniale. La persona media è brava nelle relazioni, ama stare con le persone e non ha una grande creatività. Non penso che tu possa essere un genio senza avere qualche anomalia nelle relazioni tra pari. Vi è un enorme squilibrio tra la straordinaria creatività e una personalità immatura. Il prezzo del genio è un deficit nelle relazioni sociali ”. (Mark Harkin)
Una descrizione che si attaglia come un abito fatto su misura sia per Htiler che per la Thunberg; il primo ossessionato dall’odio di sé – molti analisti hanno teorizzato per lui origini ebraiche comuni in tanti gerarchi nazisti, come R. Heydrich) – che lo portò a far liquidare (endlosung) tutti gli Ebrei in Europa; la seconda, Thunberg, afflitta anch’essa da oicofobia, vorrebbe plasmare tutto l’Occidente assecondando la truffa colossale dell’AGW, il Riscaldamento Globale d’origine Antropica, una bufala sesquipedale, seconda solo alla menzogna conosciuta come “I Protocolli dei Savi di Sion”.
La sindrome di Asperger ha prodotto nella Thunberg risultati ancor più isterici ed esiziali e, aggiungerei, al limite del grottesco e del farsesco.
Ella osa alternare, senza alcuna cognizione di causa, espressioni truci come «lo faccio perché voi adulti state cagando sul mio futuro» a minacce inquietanti dall’acre sapore squadrista, «non ve la lasceremo passar liscia».
Evidentemente, la svedese si sente investita di una missione præternaturale salvifico-messianica, tanto da porsi – e tanto da essere innalzata dalle presstitutes dei Mainstream Media – in una posizione addirittura superiore rispetto a quella di Giovanna d’Arco.
in concorrenza antinomica e anomica rispetto al Vero Messia e Unico Dio, Gesù Cristo.
(Cristina Siccardi) Non possiamo non mettere a confronto l’attivista svedese Greta Thunberg di 16 anni e la francese Giovanna d’Arco di 17, l’una rappresentante di una religione (perché di un credo si tratta) pagana, nonché testimonial di ideologie e di menzogne, l’altra testimone della religione rivelata da Gesù Cristo, portatrice di pace e libertà in Cristo. Greta è una debole ragazza, affetta da una patologia perenne, la sindrome di Asperger (annoverato fra i disturbi dello spettro autistico), che le procura disturbi di carattere ossessivo-compulsivo, mutismo selettivo, deficit di attenzione/iperattività. Manipolata da giganti lobby di potere e da genitori consenzienti che calcano le scene dello spettacolo (la madre è la cantante d’opera Malena Ernman, il padre l’attore Svante Thunberg), Greta risulta, realisticamente parlando, una vittima della politica globalista ed ecologista, uno strumento pubblicitario per magnati che guidano correnti progressiste e mode redditizie.
Il 23 settembre la giovane minorenne, vegana come i suoi genitori, è stata accolta da un’ovazione nell’olimpo pacifista dell’ONU, dove ha avviato il Youth Climate Summit al fianco del segretario generale Antonio Guterres (già membro del Partito socialista portoghese e presidente dell’Internazionale socialista) con l’annuncio roboante, mediaticamente rimbalzato ovunque: «Ieri milioni di persone in tutto il mondo, soprattutto giovani, hanno marciato e chiesto vere azioni sul clima. Abbiamo mostrato che siamo uniti, e che noi giovani siamo inarrestabili». Greta rappresenta le autorità civili laiche proiettate verso la schiavizzazione dei popoli, assoggettati a poteri votati più alla morte (aborto di massa – eutanasia di massa – droghe libere – famiglie disgregate – teorie gender) che alla vita; ma anche testimonial di ideologie ecclesiastiche supine a quelle del mondo, come dimostra plasticamente l’enciclica Laudato si’ di papa Francesco del 24 maggio 2015, solennità di Pentecoste, resa pubblica il 18 giugno successivo. Papa Bergoglio si fa interprete di un’“eco-teologia” fondata sul valore assoluto dell’ambiente e della sua salvaguardia in sintonia dei valori tardo-moderni e tardocapitalisti, ossia la biodiversità come patrimonio universale da custodire, tale da dirigere la Chiesa ad un vuoto alleato nella «guerra “santa” controi mutamenti climatici e i guasti della modernizzazione. […] quella che si delinea è una radicale svolta post-cristiana, incui il materialismo pratico e ateo delle nuove moltitudini non sembra costituire un problema» (F. Cuniberto, Madonna Povertà. Papa Francesco e la rifondazione del Cristianesimo, Neri Pozza, Vicenza, 2016, p.87). […]
Il fallace e caduco successo in terra di Greta Thunberg, ammantato di buonismo da chi la usa per i propri materialisti e/o panteisti obiettivi, è diametralmente opposto alla gloria soprannaturale di santa Giovanna d’Arco, che venne uccisa in terra dalla volontà ecclesiastica. Ma il suo sacrificio salvò un popolo e la sua civiltà, quella fondata su Santa Romana Chiesa. Fu testimone, con carità immensa, volontà indefettibile, umiltà perfetta, purezza cristallina, della vita secondo il Vangelo e pubblicamente manifestò la sua Fede nella Santissima Trinità, rivelando concretamente la presenza di Dio nella storia. A noi, quindi, uomini e donne del XXI secolo, sta la scelta: seguire la testimonial, costruita artificialmente a tavolino, Greta Thunberg, mito di una falsa credenza oggi di moda, oppure seguire l’eterna Verità di Gesù, testimoniata dall’autentica e libera eroina Giovanna d’Arco? (“Greta Thunberg o Santa Giovanna d’Arco? Un confronto”)
In nuce, abbiamo davanti a noi una persona geniale, potentemente determinata verso il suo obiettivo, ma assolutamente catastrofica per l’Umanità, poiché, come altre personalità nefaste del passato, Attila, Gengis Khan, Napoleone, Mussolini, Hitler, Stalin – come lei malate –, è arrivata nel momento peggiore per la sopravvivenza della specie Umana ed è latrice del messaggio distruttivo delle Forze Maligne dell’immanenza materiale.
L’ASSOLUTA MANCANZA DI EMPATIA DI SOROS, GATES, BEZOS…
George Soros è sicuramente uno psicopatico, ma il suo comportamento psicopatico spinge a ricercare la patologia nell’ambito dello spettro autistico di tipo Asperger.
La sua assoluta mancanza di empatia è evidenziata dal fatto che egli, per primo, afferma che la sua famiglia, pur Ebrea, era antisemita: il padre li portava spesso in vacanza nella Germania Nazista, pur essendo già note le persecuzioni inflitte agli Ebrei e cambiò il proprio cognome da Schwarz in Soros e lo stesso Soros collaborò con il padrino per la requisizione dei beni degli Ebrei magiari, affermando, in modo agghiacciante, in un’intervista nel 1998 a 60 Minutes che «quello fu il periodo più bello della mia vita» e, per quanto concerne le sue immonde speculazioni ai danni di Lira, Sterlina, Rublo, etc. etc., dichiarò che «io ho un solo dovere. fare denaro e non è mio interesse pensare alle conseguenze sociali delle mie azioni». «Se non l’avessi fatto io, l’avrebbe fatto qualcun altro».
La sua monomaniacale azione per ottenere un Nuovo Ordine Mondiale, fondato sulla totale assenza di frontiere e sul predominio del Mercato del Fascio-Capitalismo Totalitario, ci fa comprendere che abbiamo a che fare con un autistico appartenente allo spettro della sindrome di Asperger.
Non ha esitato il Soros, per oltre 25 anni, a innescare crisi economiche, colpi di stato, rivoluzioni colorate – con l’appoggio di USAID, settori deviati di CIA e NSA, Dipartimento di Stato, CFR, Albert Einstein Institution, agenti provocatori locali prezzolati.
Attualmente è attivo per alimentare la post-fascista “Rivolta degli Ombrelli” a Hong Kong, e sta effettuando un ferocissimo shorting sul dollaro Hongkonghese.
L’Arma di Migrazione di Massa (“La Grande Sostituzione”) è uno dei tasselli fondamentali dell’Agenda Sorosista, appoggiata dai Mainstream Media Mondialisti e dai politici della Ur-Sinistra neoliberista, globalista e immigrazionista.
ARRIVIAMO A GATES, BEZOS, E COMPAGNIA CANTANTE
Anche altri Satrapi Globalisti sembrano essere afflitti dalla Sindrome di Asperger.
Bill Gates si alterna con Jeff Bezos nella carica di Megalodonte più ricco del Mondo, ma anche qui abbiamo a che fare con un Asperger allarmista e ossessivamente maniacale nell’imporre la diffusione di vaccini in tutto il Mondo per contrastare inesistenti pandemie.


Il Gates si manifesta – esattamente come George Soros, il Gran Maestro dei Soroi – quale “filantropo”, ma la sua Bill & Melinda Gates Foundation è solo un escamotage per eludere miliardi di dollari in tasse ogni anno e, alla faccia dell’esibito Gretinismo, investe massicciamente in aziende legate ai combustibili fossili.
Tre giornalisti del Los Angeles Times hanno pubblicato una lunga inchiesta a puntate sulla fondazione Bill & Melinda Gates Foundation. Partendo da un impianto Eni a Ebocha, in Nigeria, gli inviati del quotidiano hanno scoperto il caso di un bambino di quattordici mesi, Justice Eta, affetto da una malattia, che rende difficoltosa la respirazione. I medici nigeriani attribuiscono la colpa alla torre dell’impianto petrolifero.
Analizzando le opere fatte dalla fondazione di Bill Gates, uno dei primi tre uomini più ricchi del mondo, i giornalisti hanno scoperto che ogni anno la Gates Foundation dona, evitando peraltro gli eccessi di tassazione, il 5% delle sue sostanze, mentre il restante 95% viene investito.
Questi soldi sono finiti ad aziende come la Dow Chemical, l’Eni, la Exxon Mobil, la Shell, la Total e la Tyco International. Inoltre, risulta che alcune società farmaceutiche accusate di cartello sui prezzi dei medicinali che curano l’AIDS, abbiano ricevuto fondi dalla stessa fondazione.
Stando ai fatti riportati dall’inchiesta, il filantropo Gates, nominato dal Time “Uomo dell’anno 2005”, ha investito 423 milioni di dollari nelle predette società, che sarebbero i maggiori responsabili delle malattie respiratorie di cui sono afflitti i bambini del Terzo Mondo, contro i 218 milioni spesi in vaccini contro malattie come il morbillo. (Il Los Angeles Times accusa la Bill & Melinda Gates Foundation)
Già, Gates è tanto ipocrita da porsi alla testa della ONG ambientalista Global Commission on Adaption, ma investe montagne di dollari nelle Companies che estraggono petrolio e gas.
“Siamo tutti fumatori qui, ma non con le sigarette”.
Gli impianti petroliferi nella regione circostante Ebocha, Nigeria, trovano più economico bruciare quasi 1 miliardo di piedi cubi di gas ogni giorno e contribuiscono al riscaldamento globale piuttosto che a venderlo. Negano che il divampare causi malattie. […]
La Gates Foundation ha investito $ 218 milioni nella vaccinazione contro la poliomielite e il morbillo e la ricerca in tutto il mondo, anche nel Delta del Niger. Allo stesso tempo, la Fondazione sta finanziando vaccinazioni per proteggere la salute ma, ha scoperto The Times, ha investito $ 423 milioni in Eni, Royal Dutch Shell, Exxon Mobil Corp., Chevron Corp. e Total of France – le società responsabili della maggior parte dei fuochi [petroliferi] che ricoprono il delta [del Niger di fumi e] di inquinamento, oltre ogni limite consentito negli Stati Uniti o in Europa. […]
Alla fine del 2005, la dotazione della Fondazione Gates ammontava a $ 35 miliardi, rendendola la più grande del mondo. Quindi, nel giugno 2006, Warren E. Buffett, il secondo uomo più ricco del mondo dopo Bill Gates, si è impegnato ad aggiungere $ 31 miliardi di dollari dalla sua fortuna personale. Non contando decine di miliardi di dollari in più di quello che Gates stesso ha promesso, il totale è superiore al prodotto interno lordo del 70% delle nazioni del mondo.
Come la maggior parte delle fondazioni filantrope, la Gates Foundation dona almeno il 5% del suo valore ogni anno, per evitare di pagare la maggior parte delle tasse. Nel 2005, ha concesso quasi $ 1,4 miliardi. Assegna sovvenzioni principalmente a sostegno di iniziative sanitarie globali, per iniziative volte a migliorare l’educazione pubblica [rectius, manipolazione del pensiero in senso globalista e capitalista totalitario, nota di Seyan] negli Stati Uniti e per programmi di assistenza sociale nel nord-ovest del Pacifico.
Investe l’altro 95% del suo valore. Questa dotazione è gestita da Bill Gates Investments, che gestisce la fortuna personale di Gates. Monica Harrington, senior policy officer della fondazione, ha affermato che i gestori degli investimenti avevano un obiettivo: rendimenti “che consentiranno il finanziamento continuo dei programmi di fondazione e la creazione di sovvenzioni”. Bill e Melinda Gates richiedono ai gestori di mantenere un portafoglio altamente diversificato ma non fare direttive specifiche. (Los Angeles Times)
Icastico un uomo della Vera Sinistra (non i Quisling politici di Soros come le Sinistre Eurofiliste Europee e i Democrats USA), Marco Rizzo, nei confronti del Fascio-Capitalismo dei Soroi Tanatocapitalisti, che – solo a parole – si presentano come Defensores Fidei della Bufala Totalitaria della Green New Deal Gretinista e BellaCiaoista:
GRETA THUNBERG E ADOLF HITLER, BURATTINI E VITTIME DI SE STESSI
Adolf Hitler fu un burattino di Dietrich Eckart, membro della Società Thule di Rudolf von Sebottendorf, e venne da questi instradato verso l’esoterismo dei circuiti latomistici contro-iniziatici.
Poco prima di morire, Eckart affermò:
Seguite Hitler! Lui ballerà, ma sono io che ho scelto la musica! (Trevor Ravenscroft, “Hitler e la lancia del destino”)
Destino non dissimile per Greta Thunberg, burattina di Al Gore e Messia prescelto dai conformisti Gretini e Sardine da corsa che vengono spostate da una piazza all’altra, obnubilati, addomesticati e anestetizzati dal Pensiero Unico Globale.
This annoying little brat addressed the UN on the so-called climate crisis. WHO lets this shit have a platform? Mendacious, inbred sycophants, that who. #ClimateChangeHoax pic.twitter.com/W1fvYdtFSW
— Sam Newman (@Origsmartassam) September 24, 2019
Come afferma il filosofo Alain Finkielkraut, «Greta è una povera vittima ma non chiamatemi reazionario», premettendo con un certo timore scherzoso,
Scriverà che sono fascista? Scriverà che ha trovato un discepolo di Matteo Salvini in Francia?
Continuando, così il filosofo francese ipostatizza la realtà del “Fenomeno Thunberg”.
Che cosa pensa oggi del ’68?
«Sono diventato consapevole che la gioventù, e Pasolini l’ha detto prima di me, è l’età più conformista, quella in cui siamo più influenzati dall’ambiente in cui ci troviamo. All’epoca avevamo rotto col passato, ma era meglio prestare fedeltà al discorso dominante nella nostra generazione. Ho imparato a pensare in autonomia solo dopo il ’68 e ho le mie riserve sul ruolo che gli adolescenti possono svolgere in politica».Perché?
«L’adolescenza è un periodo di conformismo e di estasi manichea. Aveva ragione Primo Levi quando diceva che i giovani ignorano l’ambiguità e la complessità, perché la loro esperienza del mondo è povera».E quindi cosa pensa di Greta Thunberg e del movimento giovanile intorno a lei?
«Penso che Greta Thunberg sia la povera vittima prima di tutto dei suoi genitori, ma anche del sistema mediatico e della stupidità degli adulti. Come è possibile che degli adulti affidino il destino della terra a una bambina? È uno spettacolo spaventoso. Noto anche che su questa questione Matteo Salvini dà la mano a Barack Obama, concordano nel celebrare la povera Greta Thunberg. Bambini e adolescenti non hanno accesso alla complessità del mondo. Ci sono nazioni, Stati, più o meno inquinanti, e questa gioventù eccitata tende a incolpare i meno inquinanti, perché non ha potere sugli altri. Per far fronte al riscaldamento globale, dobbiamo smettere definitivamente con l’energia nucleare o dobbiamo scommettere sulle energie non inquinanti? A questa domanda Greta Thunberg non risponde».
Greta Thunberg è una persona profondamente malata, e lo dimostrano le sue stesse affermazioni in questo tweet:
https://twitter.com/notwokieleaks/status/1166810518247661570
DOBBIAMO SOLO SPERARE CHE NEL 2050 TUTTI SI SARANNO DIMENTICATI DELLA FEDE DI “SANTA GRETA THUNBERG”.
Adolf Hitler aveva assunto, agli occhi dei Tedeschi addomesticati e intontiti dalla retorica nazista, la figura non solo di Führer del Reich, ma anche quella del Messia della Mistica neognostica Nazista. Era il Profeta destinato a salvare la Germania dalla barbarie della “Cospirazione Giudaica Mondiale” [sic!] come Greta Thunberg è la nuova profetessa destinata a salvare il Pianeta da un’altra Supercazzola Globale, la Crisi Climatica provocata dalla CO2 prodotta dall’attività Antropica.
La follia millenarista ora addita l’attivista svedese afflitta dall’Asperger come “successore di Gesù Cristo”:
Fin dal lontano 2011 abbiamo denunciato il pericolo che “l’ambiente” diventi per la Chiesa Valdese (e anche per molte altre che ci stanno un po’ meno a cuore) una vera e propria divinità. Ora la Chiesa di Svezia di Malmö lo dice apertamente, con un Tweet, pubblicato già nel dicembre scorso, in cui dice: “Ascoltate! Gesù di Nazareth ha ora nominato uno dei suoi successori, il suo nome è Greta Thunberg.”
Ci sarebbe qualche centinaio di motivi per dire quanto è blasfema questa apostasia. Qui ne basta una, il successore di Gesù non esiste. E’ lui che tornerà, non altri: «Infatti, come il lampo esce da levante e sfolgora fino a ponente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo.»
Insomma, non solo certo ambientalismo è religione, ma ha anche trovato il suo messia, nella sedicenne vittima di una operazione mediatica messa su dalla madre e da un esperto di marketing. (valdesi.eu)
La demenza del Pensiero Unico bergogliano-sorosita diventa manifesta ascoltando la chiosa di Giulio Meotti, poichè non si può nominare il sacro nome di Santa Greta Thunberg invano.
Negli anni Settanta un noto psichiatra svedese, HansLohmann, descrisse il suo paese [la Svezia] come una “terribile società” affetta da una sorta di “freddo”, non misurabile in celsius, ma in gradi di conformismo e di un consenso assoluto che deve uniformare. Lohmann vide giusto, considerando il livello di adulazione che la stampa svedese tributa a Greta Thunberg. Non un articolo critico, non un passo falso, non uno sberleffo, non una punta di sarcasmo. Niente. Limhamns kyrka, una chiesa di Malmö, ha persino annunciato: “Proclamazione! Gesù di Nazareth ha nominato il successore, Greta Thunberg”.
Come si permettono allora questi giornalisti e intellettuali stranieri, questi maschi adulti, di maltrattare la ragazza che ha più a cuore l’ambiente e che è candidata al Nobel per la Pace? “Non ho mai visto una ragazza così giovane e con così tanti problemi trattata da tanti adulti come un guru”, ha scritto la scorsa settimana sull’Australian Andrew Bolt, noto e controverso columnist. Bolt ha parlato di un “rifiuto a scendere a compromessi che contribuisce a creare un altro giro di frenetico clamore mediatico per Greta, una delle figure messianiche più sorprendenti nella storia, e non intendo in senso positivo”.
Apriti cielo. Richieste di cacciare il columnist, denunce al Press Council australiano, condanne del mondo della disabilità. […]
Brendan O’Neill, direttore della rivista inglese Spiked, ha scritto che Greta è la “leader globale del culto green” e che quello che gli “eco-snob” le hanno fatto è imperdonabile. “Hanno pompato lei, e milioni di altri bambini, con la politica della paura. Hanno convinto la prossima generazione che il pianeta è sull’apice del disastro”. Il giorno dopo, O’Neill è stato massacrato dai soliti giornali, come il Guardian e l’Independent, che gli ha dato dell’“idiota”. (Giulio Meotti, “Undicesimo Comandamento: non criticare Greta – Così la polizia del pensiero colpisce i pensatori non allineati all’icona ambientalista”)
Scrive al riguardo Giuliano Ferrara,
Ora l’accento apocalittico è sull’urgenza, è direttamente emozionale, sempre meno mentale, sempre più in tempo reale, che è lo spazio precipuo della comunicazione in rete. La casa è in fiamme, non prendere l’aereo, non essere complice. Non abbiamo avuto comminata alcuna punizione per le predizioni di ieri, ecco che ci comminano la colpa per quelle sul domani. E’ un fenomeno religioso pericoloso, forse dovrei dire superstizioso: Nietzsche rimproverava al Dio incarnato dei cristiani di essersi preso la punizione e di averci lasciato la colpa. Qui è l’abominio: niente punizione, eppure la colpa. Siamo all’estremo limite della provocazione, è un evidente tentativo di farci vivere male, sottomessi, con il nostro impaurito consenso. E’ un’intimidazione alle anime, questa resa dei conti che non tornano.
L’Apocalisse è un disvelamento, è l’altra faccia, terminale e inaugurale, della rivelazione. C’è dietro un pensiero, c’è una fede scritturale, roba forte. Questo vento apocalittico è invece, per quanto maligno, sprovvisto di pensiero o di fede. Non si può rispondere chiedendo le prove. Un procurato allarme, quando si grida “al fuoco!” e il fuoco non c’è, è la prova in sé di un annuncio avvelenato, in questo caso dall’ideologia, dall’idolatria. La bambina sapiente è chiaramente, dall’alto della sua stessa visitazione e malattia, tratto che eleva, che edifica la profezia, un idolo per la folla. […]
Qualcuno vola sul nostro spirito pasquale e al posto di un ramoscello d’olivo porta un manifesto di procurato allarme. Sveglia! (Giuliano Ferrara, ilfoglio.it)
Dobbiamo solo sperare che nel 2050 tutti si saranno dimenticati della follia apocalittico-millenarista della neognosi ambientalista e di “Santa Greta Thunberg”:
Nel 2050, ben dopo la data presunta dell’irreparabile apocalisse, Greta avrà quarantasette anni e sarà una donna fatta e finita. Entro quel momento, ci sono più opzioni. O il mondo finisce davvero, e allora pazienza. O il mondo continua a esistere esattamente nelle condizioni di oggi, e Greta sarà ancora lì ad ammonirci che da trent’anni è scoccata la ventitreesima ora, riducendosi a macchietta. O il mondo trae nuova linfa da scienziati che, a un certo punto, stabiliscono che le cose non vanno così male e che gli allarmismi sono eccessivi; e allora col tempo Greta diventerà una domanda difficile a “Chi vuol essere milionario”, tipo quelle su Dolores Ibarruri, e resisterà solo come santino di complottisti e nostalgici. Oppure, infine, Greta avrà avuto ragione e il mondo si sarà salvato grazie alla sua capacità profetica, che le consegnerà un potere sovrumano e incontrollabile. E allora sì che, per quella data, spero di essermi estinto davvero. (Antonio Gurrado)
IL GRETINISMO SENZA EMPATIA È L’ECO-FASCISMO DEL XXI SECOLO


Le assonanze tra Greta Thunberg, il burattino dal Fascio-Capitalismo Totalitario dei Soroi, e Adolf Hitler non terminano con la comune isteria propagandistica, con la comune afflizione della sindrome di Asperger, con il fatto che entrambi siano stati nominati personaggio dell’anno dalla rivista Time (1938 Adolf Hitler, 2019 Greta Thunberg), con la mania delle divise – divisa bruna per Hitler, immancabile impermeabile giallo per Thunberg – ma con identità di vedute riguardo quel fenomeno pre-ambientalista conosciuto come Eco-Fascismo.
Le idee ecologiste hanno una storia di distorsione ed impiego al servizio di finalità altamente repressive, anche del fascismo stesso. Come mostra Peter Staudenmaier nella prima sezione di questo testo, alcune rilevanti tendenze nell’”ecologismo” tedesco, che ha radici nel misticismo della natura del diciannovesimo secolo, furono sviluppate nel ventesimo secolo durante la nascita del nazismo. Durante il Terzo Reich, come Staudenmaier mostra successivamente, gli “ecologisti” nazisti resero l’agricoltura biologica, il vegetarismo, l’adorazione della natura ed altre tematiche analoghe dei punti cruciali non solo della loro ideologia, ma anche delle loro politiche governative. L’ideologia “ecologista” nazista venne usata anche per giustificare lo sterminio della popolazione ebraica in Europa. Eppure, alcuni degli argomenti articolati dagli ideologi nazisti hanno una sgradevole similitudine con le tesi delle persone attualmente interessate all’ambientalismo. (Janet Biehl e Peter Staudenmaier, “Eco-Fascismo: lezioni dall’esperienza tedesca”)
“Riconosciamo che separare l’umanità dalla natura, dalla globalità della vita, porta il genere umano all’autodistruzione e alla morte delle nazioni. Soltanto reintegrando l’umanità nella totalita’ della natura si può rendere piu’ forte la nostra gente. Questa e’ la meta fondamentale del progetto biologico della nostra epoca. L’umanità da sola non e’ piu’ il fulcro del pensiero, lo e’ invece la vita nel suo insieme … Questo aspirare alla connessione con la totalità della vita, con la natura stessa, con una natura in cui siamo nati: questo e’ il significato più profondo, la vera essenza del pensiero nazionalsocialista.” (Ernst Lehmann, “Biologischer Wille. Wege und Ziele biologischer Arbeit im neuen Reich”, München, 1934)
Gli scienziati fedeli al culto di Santa Greta Thunberg chiedono a gran voce di
«stabilizzare» e persino ridurre gradualmente la popolazione globale, che aumenta di 80 milioni di persone l’anno. […] Il capitolo “demografia” ha sollevato diverse critiche, anche da parte di scienziati. Collegare il problema del riscaldamento climatico alla popolazione presenta in effetti una serie di incongruenze non solo culturali, filosofiche o spirituali, ma anche tecniche. […]
L’idea che dei bianchi ricchi decidano che alcune aree del pianeta debbano essere tenute sotto controllo demografico fa ripiombare l’umanità nell’era oscura dell’imperialismo colonialista e oltretutto rischia di trasformare la scienza del clima e l’universo ecologista in un movimento ideologico dai contorni inquietanti, una landa ai confini con il razzismo e la deriva eugenetica. Declini che in genere non risolvono i problemi, ma li alimentano. (Massimo Calvi, avvenire.it)
MA CHE AMBIENTALISMO E’ QUELLO CHE CHIEDE A GRAN VOCE LA COSTRUZIONE DI…
Che razza di ambientalismo è quello che con il pretesto di combattere il riscaldamento globale antropico chiede a gran voce di costruire centrali nucleari? Eppure il Gretinismo è anche questo.
«Per far fronte al riscaldamento globale, dobbiamo smettere definitivamente con l’energia nucleare o dobbiamo scommettere sulle energie non inquinanti? A questa domanda Greta Thunberg non risponde», ha fatto notare Alain Finkielkraut parlando del movimento scatenato dalla giovane attivista. Che sull’uso della risorsa più impopolare tra gli ambientalisti un po’ nicchia, un po’ no. […]
Peccato che l’Ipcc, gruppo intergovernativo dell’Onu sul cambiamento climatico che nel 2007 con Al Gore fu insignito del Nobel per la Pace, stracitato da Greta, affidi al nucleare tutt’altro che una “piccola parte” nel ridurre le emissioni di gas effetto serra: in un rapporto speciale pubblicato lo scorso anno sugli impatti dei cambiamenti climatici e su cosa dovrebbe essere fatto per limitare gli aumenti di temperatura a 1,5 °C viene riconosciuta la necessità del nucleare, capace di forniture di elettricità sicure, affidabili e scalabili («la valutazione comparativa del rischio mostra che i rischi per la salute sono bassi per unità di produzione di elettricità», il fabbisogno di terreni è «inferiore a quello di altre fonti di energia»), parte importante di un’efficace risposta globale. (Caterina Giojelli, iltempo.it)
EMBLEMATICO CHE UNA RAGAZZINA SENZA EMPATIA COME GRETA THUNBERG…
È davvero emblematico che una ragazzina affetta da uno dei principali disturbi dello spettro autistico (ASD), senza alcuna empatia, venga utilizzata dalla propaganda sorosista dell’empatia e dell’emozione.
L’attivista svedese Greta Thunberg ha contagiato come una vera e propria pandemia le coscienze e i media mainstream di tutto il mondo, […] la sua battaglia è diventata virale, monopolizzando il web, le TV e i giornali. Solo che, al di là della patina di coraggio e supponenza che questa ragazzina emana […] strumentalizza una adolescente per generare empatia e promuovere ben altri progetti.
Secondo un’inchiesta riportata del giornalista svedese Andreas Henriksson dietro a Greta ci sarebbe in realtà un entourage di adulti con altri obiettivi meno nobili di quelli che la ragazzina porta avanti con passione.
Si tratterebbe cioè dell’ennesima strategia pubblicitaria finalizzata al lancio di un libro La nostra casa è in fiamme, scritto da Greta insieme al padre, la sorella e la madre, la celebre cantante Malena Ernma.
Il regista di questa campagna sarebbe Ingmar Rentzhog, esperto di marketing e pubblicità, che avrebbe sfruttato a sua volta l’immagine di Greta per la promozione della sua start-up We Do not Have Time (https://wedonthavetime.org/launch/).
Il quotidiano svedese Svenska Dagbladet accusa la start up di aver sfruttato la ragazza affetta dalla sindrome di Asperger e la sua battaglia per il clima per mero tornaconto personale. Il che […] ripropone un altro tema: lo sfruttamento dei bambini per creare empatia col pubblico per promuovere idee o interessi economici, fare propaganda e persino diffondere fake news. (Enrica Perucchietti)
L’ASSENZA DI EMPATIA
David Kelley, uno dei due psichiatri che ebbe contatto con psicopatici nazisti imprigionati per il Processo di Norimberga del calibro di Goering e von Ribbentrop, ebbe ad affermare che
“dobbiamo concludere non solo che tali personalità non sono affatto uniche e irripetibili o psichicamente ammalate, ma che addirittura potrebbero ripresentarsi in qualsiasi paese del mondo, oggi stesso”.
Ancora più inquietante l’altro psichiatra, G.M. Gilbert, che disse
“il Male è l’Assoluta Mancanza di Empatia”.
Diamo brevemente la parola a Marcello Veneziani:
La sinistra non accetta la natura, non accetta i limiti e i confini imposti dalla vita; respinge gli assetti consolidati nel tempo; disconosce o colpevolizza le molle naturali dell’umanità, da quelle economiche a quelle affettive […]; dalla preferenza in amore e solidarietà verso i famigliari, gli amici, i connazionali, alla tutela delle proprie identità. Rovescia la realtà, ribalta l’ordine della carità e della vita, spezza il legame tra diritti e doveri, tra azioni e responsabilità, tra libertà e suoi limiti.
Qui si manifesta quell’indole che Roger Scruton definisce oicofobia, l’odio per tutto ciò che è nostrano e la preferenza per tutto ciò che viene da fuori, dall’esterno, da lontano.
Il male che vien da fuori è oggi rappresentato dalla UE, evoluzione finto-democratica del Terzo Reich hitleriano.
Ringraziamo lo stravincente Premier Boris Johnson che, pur con tutti i suoi limiti, ha aperto una breccia nel maligno Muro dell’EuroLager.
https://twitter.com/marioimprota72/status/1206211328366567426
La Ur-Sinistra neoliberista, euroinomane, immigrazionista, gretinista, e la setta neognostica bergogliana, rappresentano il rifiuto della Verità. Esse sono il Male, il Cancro incistato nel corpo della Grande Civiltà Giudaico-Cristiana.
Civiltà destinata – purtroppo – grazie all’autoreferenziale élite della Globalizzazione Free Borders, alla dissoluzione.
Cupio dissolvi…
Lasciamo la chiosa finale al grande filosofo valenzano Costanzo Preve.
«Qui siamo di fronte ad un vero e proprio processo di marcescenza di un’intera generazione di intellettuali... e adesso sono arrivati ad un vero e proprio processo di dissoluzione… devono consegnare alla gioventù un mondo che per loro è stato senza senso… devono irridere a grandi pensatori come Platone, Aristotele, Kant, Spinoza, Hegel.
Loro non se ne andranno prima di aver inquinato i pozzi, non se ne andranno prima di avere sporcato tutto»…
«Costoro utilizzano l’occupazione quasi militare dei principali mezzi di comunicazione di massa e delle Università. L’oscenità è questa gente qua».
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