
Covidocrazia 2
Il sonno degli antifascisti
COVIDOCRAZIA: il Modus operandi per instaurare un Regime Totalitario in Italia e nell’Occidente. Senza necessità di un golpe militare. E gli “Antifascisti” dormono!
DUE MINUTI ALLA MEZZANOTTE
Non molti ricorderanno l’Orologio dell’Apocalisse che indicava i minuti che mancavano all’Olocausto Nucleare, la Mezzanotte, appunto.
Oggi siamo a due minuti dalla Mezzanotte della Democrazia e i cosiddetti Antifascisti, sempre pronti a fregiarsi del fazzoletto da Partigiano, urlando sguaiatamente Bella Ciao, dormono della quarta.
“Il sonno della ragione genera mostri” (Goya). Qui il Mostro sta risorgendo dalla sue ceneri, come la Fenice, ma tutte le “sentinelle”, che dormono saporitamente, non se ne avvedono.
Non così il filosofo Giorgio Agamben che, nella sua audizione al Senato del 7 ottobre 2021 per la votazione dell’incostituzionale DL 127/2021, genialmente rovescia i termini che la Dis-Informazione di Regime ha brutalmente offuscato – avendo la disinformazione occultato completamente la verità mediante l’eliminazione della dissonanza cognitiva (Festinger) come tipicamente avviene nei regimi fascistici totalitari – tramite la mediazione dell’infinita pletora di sedicenti giornalisti appecoronati al Ministeriumpropaganda pro tempore.
Rivediamo i punti essenziali portati alla luce dalla prolusione dell’epistemologo romano.
Mi soffermerò solo su due punti che vorrei portare alla attenzione dei parlamentari che dovranno votare sulla conversione in legge del Decreto. Il primo è l’evidente, sottolineo la parola evidente, contraddittorietà del Decreto in questione. Voi sapete che il Governo con un apposito Decreto legge, il numero 44 del 2021, detto scudo penale ora convertito in legge, si è esentato da ogni responsabilità per i danni prodotti dal vaccino. E quanto gravi possono essere questi danni risulta dal fatto che l’articolo 3 del Decreto in questione, menziona esplicitamente gli articoli 589 e 590 del Codice penale che si riferiscono all’omicidio colposo e alle lesioni colpose. […]
E’ possibile chiedo immaginare una situazione giuridicamente e moralmente più abnorme? Come può lo Stato accusare di irresponsabilità chi sceglie di non vaccinarsi, quando è lo stesso Stato che per primo declina formalmente ogni responsabilità in merito alle possibili gravi conseguenze? […]
E’ stato detto da scienziati e da medici che il green pass non ha in sé alcun significato medico ma serve a obbligare la gente a vaccinarsi. Io credo invece che si possa e si debba dire il contrario, e cioè che il vaccino sia un mezzo per costringere la gente ad avere un green pass, cioè un dispositivo che permette di controllare e tracciare, misura che non ha precedente, i loro movimenti. I politologi sanno da tempo che le nostre società sono passate da tempo dal modello che un tempo si chiamava società di disciplina al modello delle società di controllo. (Giorgio Agamben)
Questo punto è davvero essenziale: siamo passati dalla Biopolitica, la Società della Disciplina tratteggiata da Deleuze, alla Psicopolitica – la Società del Controllo, mediante il Panottico Digitale, descritta da B.C. Han – di cui il fascistico Green Pass Obbligatorio, imposto dal Cancellier Draghitler, è mattone fondamentale.
«Il potere non è un mezzo, è un fine. Non si stabilisce una dittatura nell’intento di salvaguardare una rivoluzione; ma si fa una rivoluzione nell’intento di stabilire una dittatura. […] Il fine del potere è il potere.» (G. Orwell)
Ergo, il fine del fascistico Green Pass Draghiano non è l’immunizzazione di massa, L’attuale regime in Italia se ne frega della Salute degli Italiani!
Al Draghi interessa esclusivamente che il neoschiavo italiano sia produttivo e consumi, non certo che sia tutelato costituzionalmente.
Tanta repressione e brutalità contro i Non Vaccinati da parte delle Forze di Polizia si è riscontrata solo in due casi nell’Italia Repubblicana: nella repressione feroce del Movimento No-Global (la Macelleria Messicana) al G8 2001 di Genova e i fatti di Genova del 30 giugno 1960.
La ferrea retorica dell’attuale regime è analoga all’Hitlerismo: Hitler e Goebbels affermavano che «gli Ebrei, come ratti, diffondono malattie infettive«, Draghi, specularmente, afferma che «non ti Vaccini? Fai morire!»; Hitler ululava che «i parassiti Ebrei bloccano l’Economia Tedesca», Draghi dichiara che «siamo in fase di crescita, ma i No Vax impediscono il boom».
Sappiamo com’è finita per la Germania: agli Ebrei sono stati requisiti tutti i beni, sono stati concentrati nei Konzentrationslager e, alla fine, dopo la Conferenza Intergovernativa di Wannsee del 20 gennaio 1942, venne decisa l’endlosung, l’eliminazione fisica di tutti gli Ebrei d’Europa.
Cosa dobbiamo aspettarci ora? Che i beni dei Non Vaccinati vengano requisiti e che i No Vax vengano contenuti nei Vernichtungslager del XXI secolo, da cui magicamente spariranno, per la gioia dei Pro Vax?
Stupide pecore panglossiane italiche, sappiate che il primo prezzo l’hanno pagato i “Non Ariani” a partire dagli Ebrei, ma il prezzo finale l’ha pagato tutta la Germania. E voi, probabilmente, pagherete il prezzo finale del Draghismo.
Prima toccherà ai Pro Vax con la macchina diesel o la caldaia a gas. Come ordina l’invasata Profetessa della Religione del Clima, Greta Thunberg, questi andranno smaltiti a spese del costruttore. A tutto vantaggio della Mafia Green di Al “Capone” Gore di cui fa parte il superlatitante Matteo Messina Denaro (e prossimamente spiegheremo il motivo).
Poi toccherà ai Proprietari di Casa. Draghi ha sparato la supercazzola che la «Revisione degli Estimi Catastali servirà solo a fini informativo-statistici»: una delle più grandi Balle della Storia. Ai fini statistici opera, da più di 15 anni, prima sotto l’egida dell’Agenzia del Territorio ora con l’Agenzia delle Entrate, l’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI).
Il Quarto Reich UE ha disposto che vengano raddoppiate se non triplicate le rendite catastali, per spossessare gli Italiani di milioni di immobili e favorire gli Squali dei Fondi Immobiliari, tra cui svetta il Gran Maestro della Cabala, George Soros.
Care Pecore Panglossiane italiche Pro Vax, dovete solo sperare che Mario Draghi sparisca dalla scena politica il più presto possibile, altrimenti non vi rimarranno gli occhi per piangere!
Mario Draghi è solo un individuo spietato e senza parte animica.
Quando è scoppiata la crisi dei titoli sovrani greci, Draghi, come Presidente BCE, ha impedito per giorni e giorni che arrivasse denaro fresco alle banche elleniche che furono costrette ad impedire l’erogazione dei prelievi al bancomat.
Nei giorni successivi era impossibile reperire nei supermercati tutti beni di prima necessità.
Furono riaperti i cordoni solo quando furono accettate tutte le condizionalità (rectius, ricatti) imposte dalla Trojka.
Uno dei ricatti per cui il Draghi si è battuto maggiormente anche in tempi successivi è stata l’abrogazione delle leggi Chatzidakis e Katseli che impedivano di pignorare la prima casa ai Greci:
Circa 25.000 abitazioni della zona di Atene sono finite così, per un tozzo di pane, nelle mani din un Fondo Immobiliare controllato dal Cabalista George Soros.
Non è bastata la vendita e privatizzazione di porti, aeroporti e isole. Non sono bastati neanche i tagli alle pensioni e agli stipendi (per un approfondimento clicca su questo link).
La nuova tegola per i greci, un altro pezzo dello schema di austerity, è il pignoramento della prima casa. L’approccio predatorio della Troika è infatti riuscito a far breccia su ciò che non era riuscito ad ottenere nel 2015, quando aveva provato per la prima volta a mettere a segno il colpo della privazione dell’ultimo baluardo greco, ovvero appunto la proprietà della prima casa.
Pochi giorni fa, infatti, il governo Tsipras ha approvato, in un insieme di riforme, anche la modifica delle leggi Chatzidakis e Katseli. Le medesime erano state varate all’apice della crisi del debito ed impedivano la messa all’asta della prima casa di un residente qualora si trovasse in difficoltà nel rimborsare i prestiti bancari.
Il potere contrattuale di Bruxelles è legato ai 4,8 miliardi di euro che derivanti dai rendimenti dei titoli di Stato greci, detenuti dalla BCE e dalle altre banche centrali, che dovrebbero tornare nelle casse greche entro il 2022. […]
Il piano di aiuto si è concluso ad agosto del 2018 ma la prima tranche da 970 milioni di euro è stata sottoposta addirittura a 16 riforme richieste da parte dell’Eurogruppo, ovvero dai ministri delle finanze dei Paesi che adottano l’euro.
Tsipras aveva immediatamente attuato 13 di queste 16 riforme, tra le quali tuttavia non figurava quella inerente al pignoramento della prima casa.
Tra il piano salva Grecia (che tra le altre cose ha portato al salvataggio delle banche tedesche e francesi) e le recenti riforme, la troika ha evitato il default del paese ma ha anche tolto ai greci anche le lacrime per piangere. (Francesco Puppato, wallstreetitalia.com)
Davvero credete che siffatto individuo il quale, tramite la BCE da lui governata, il Quarto Reich UE e il FMI gestito da una burattina di Soros, ha trasferito di peso la Grecia nel Terzo Mondo, possa davvero voler aiutare Italia e Italiani? Allora siete più stupidi delle pecore di Animal Farm che belavano festanti quando il maiale Napoleone aveva imposto la sua Dittatura, prima di capire che sarebbero state tosate molto più di quando c’era il Fattore…
Il Fine del Green Pass Obbligatorio è il Green Pass stesso: aver fatto accettare alle Pecore Panglossiane italiche che il Regime può e deve controllarle per il loro bene, per assicurare la Biosicurezza. D’ora in poi, sarà necessario un lasciapassare per muoversi – e vivere – all’interno dell’Italia.
La Costituzione è stata svuotata dall’interno, come un cancro che svuota il corpo di cui è ospite sgradito e inatteso. È inaudito che chi ha il Dovere Costituzionale di controllare il Potere Esecutivo non lo faccia.
La Costituzione Italiana stabilisce che tutti i Diritti Fondamentali non possono essere soggetti a condizionalità. Imporre il Green Pass a chi ha necessità di lavorare per sopravvivere è tornare indietro a 99 anni fa. Al Fascismo.
Nel famigerato Ventennio, per lavorare, era necessaria la Tessera del Partito Nazionale Fascista che, guarda caso, era verde!
Chi non sciopera, ma sceglie la piazza, è però un “fascista”. C’erano, nelle manifestazioni No Green Pass, le componenti fasciste, c’era Forza Nuova, così come c’erano gli anarchici e probabilmente anche altri movimenti anti-sistema di cui non viene riportata neppure l’esistenza. Ma una piazza piena di lavoratori che protestano contro un obbligo imposto dallo Stato, non è una “piazza fascista”. Il Partito Nazionale Fascista, quando era al potere, non ammetteva piazze piene di lavoratori, contro i suoi ordini: tutto nello Stato, tutto per lo Stato, niente contro lo Stato. Al massimo costringeva i datori di lavoro a portare i loro dipendenti in piazza, quando lo ordinava. Il Partito Nazionale Fascista, in compenso, non permetteva ai dipendenti (per lo meno ai dipendenti pubblici) di continuare a lavorare se non avevano la tessera del Partito. Che per ironia della sorte era di colore verde. (Stefano Magni, atlanticoquotidiano.it)
Torniamo all’audizione del filosofo Giorgio Agamben.
Voi sapete forse che i cittadini sovietici erano obbligati a esibire un lasciapassare per ogni spostamento da un paese all’altro, ma noi siamo obbligati a esibire un green pass anche per andare al ristorante anche per andare in un museo anche per andare al cinema, e ora cosa ancora più grave col Decreto che si tratta di convertire in legge, anche ogni volta che si va a lavorare. Inoltre come è possibile accettare che per la prima volta nella storia d’Italia dopo le leggi fasciste del 1938 sui non ariani, si creino dei cittadini di seconda classe che subiscono restrizioni che dal punto di vista strettamente giuridico, ovviamente i due fenomeni non hanno nulla e parlo solo di analogia giuridica, subiscano restrizioni che sono identiche a quelle che subivano i non ariani. Tutto fa pensare cioè che i Decreti leggi vadano inquadrati in un processo di trasformazione delle istituzioni e dei paradigmi di governo della società in cui ci troviamo. Trasformazione che tanto più insidiosa perché, come era venuto per il Fascismo, avvengono senza che ci sia un cambiamento del testo della Costituzione, ma avvengono surrettiziamente. Il modello che viene così eroso e cancellato è quello delle democrazie parlamentari con i loro diritti, le loro garanzie costituzionali, e al loro posto subentra un paradigma di governo in cui in nome della biosicurezza e del controllo le libertà individuali sono destinate a subire limitazioni crescenti. (Giorgio Agamben)
Agamben, lucidamente, afferma che il Parlamento è stato svuotato completamente della sua funzione primaria: legiferare.
Ormai – esattamente come avvenuto per il Reichstag Hitleriano e il Parlamento in epoca fascista – è stato retrocesso a cassa di risonanza del Potere Esecutivo, un potere esercitato senza alcun controllo, come invece prevede la Separazione dei Poteri di Montesquieu
L’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, non certo un San Giorgio della Costituzione, dovette intervenire più volte – anche con messaggi alle Camere – per limitare l’eccesso (rectius, abuso) della Decretazione d’urgenza. Oggi, che vengono emanati solo Decreti Legge e D.P.C.M., giunge solo un silenzio assordante.
Al riguardo il Prof. Ugo Mattei dell’Università di Torino, sempre all’audizione al Senato del 7 ottobre 2021:
Ricordo che siamo l’unico Paese d’Europa a oggi ad aver protratto lo stato di «emergenza» per altri mesi. […]
A me sembra che siamo in una situazione piuttosto problematica e che il contrasto tra questo nostro D.L. e l’Ordinamento Giuridico italiano interno nonché l’Ordinamento Giuridico europeo sia abbastanza palese. […]
Lo stato di emergenza protratto artificialmente ci sta portando alla targatura delle persone attraverso il Green Pass, con un grave impatto su quello che è il Principio di Uguaglianza Sostanziale. […]
Il dispositivo che rende i Non-Vaccinati delle persone “pericolose” per gli altri è un dispositivo ASSOLUTAMENTE incompatibile con la Struttura profonda della nostra Civiltà Giuridica. […] Noi ci troviamo di fronte adesso alla discussione di un D.L. di questo tipo che non avrebbe dovuto essere approvato dall’Istituzione di Garanzia ad esso preposta all’inizio, perché sulla necessità e urgenza voi sapete bene che il primo a dover intervenire è il presidente della Repubblica. […]
Quello che c’entra in questo momento sono i principi fondativi del nostro Ordine Costituzionale: il principio lavoristico che porta a considerare una bestemmia costituzionale l’utilizzo del Diritto del Lavoro come arma sanzionatoria. […]
Un’emergenza che dura da due anni non è più un’emergenza.
I sedicenti “Antifascisti” che dormono della quarta, neanche si sono accorti che il regime Draghista sapeva da giorni dell’attacco alla CGIL, sperando, probabilmente, in un esito analogo quello dell’Incendio al Reichstag del febbraio 1933 in Germania e che l’attuale Cancellier Draghi potesse avocare a sé i Pieni Poteri, come a suo tempo, appunto, fece Hitler.
Citiamo un Mainstream Media, Open, del radical chic Enrico Mentana, a scanso di mistificazioni.
La manifestazione contro il Green pass a piazza del Popolo non era un raduno di estrema destra. È l’estrema destra che si è appropriata della piazza. […]
Il Ministero dell’Interno, titolato a mantenere sicure le città durante le manifestazioni dei No Green Pass, conosceva molto bene il problema legato alle destre estreme durante la pandemia Covid-19. Nella relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza del 2020 c’è un intero capitolo dedicato al fenomeno, anche nella sua «dimensione virtuale». Un fenomeno ben poco segreto, in chiaro nelle varie chat Telegram che Open aveva riportato in diverse occasioni raccontando come certi gruppi negazionisti e polarizzanti avrebbero portato a uno scontro sociale e violento, non solo a parole. […]
L’assalto alla sede della CGIL non è un caso, lo stesso Castellino dal palco mobile di piazza del Popolo aveva animato anche i manifestanti non appartenenti a Forza Nuova contro i sindacati: «Sapete, chi ha permesso che oggi il Green pass diventi legge hanno dei nomi precisi: CGIL, CISL e UIL! Sapete cosa fanno i cittadini liberi? Vanno ad assediare la Cgil». (Open.online)
I neofascisti di Forza Nuova avevano appena preannunciato urbi et orbi che, di lì a poco, avrebbero marciato sulla CGIL e le Forze dell’Ordine gliel’hanno lasciato fare? Si cercava il casus belli come avvenne – appunto – nell’Incendio del Reichstag. orchestrato da SS e Sicherheitdienst di R. Heydrich?
E non dimentichiamo che svariati filmati hanno evidenziato la presenza, alla manifestazione del 9 ottobre, di un numero non precisato di infiltrati delle Forze dell’Ordine, veri e propri Agents Provocateurs. Ma su questo torneremo in un prossimo post.
Gli storici generalmente concordano che Van der Lubbe, talvolta descritto come un mezzo matto o un provocatore, fu in qualche modo coinvolto nell’incendio del Reichstag. Tuttavia, l’estensione del danno rende molto improbabile che costui avesse agito da solo (qualora fosse stato coinvolto). Considerando la velocità con cui il fuoco invase l’edificio, è quasi certo che una sola persona non avrebbe potuto appiccare un incendio di così vaste proporzioni, e così repentinamente letale; la reputazione di Van der Lubbe di essere uno sciocco assetato di fama e i commenti oscuri di alcuni ufficiali nazisti, oltre a numerosi altri fatti, fanno dunque ritenere alla grande maggioranza degli studiosi che la gerarchia nazista fosse coinvolta nella vicenda, al fine di ottenerne quel guadagno politico che avrebbe cambiato il destino dell’Europa, e che in effetti ottennero.
Con i propri capi in prigione e senza accesso alla stampa, i comunisti vennero pesantemente sconfitti alle successive elezioni, e a quei deputati comunisti (e anche ad alcuni socialdemocratici) che furono eletti al Reichstag non fu permesso, dalle SA, di prendere il loro posto in parlamento. Hitler fu sospinto al potere con il 44% dei voti e costrinse i partiti minori a dargli la maggioranza dei due terzi per il suo Decreto dei pieni poteri, che gli diede il diritto di governare per decreto e sospendere molte libertà civili. […]
In vari paesi inchieste indipendenti dimostravano che tutta la vicenda costituiva una montatura dei nazisti finalizzata a mettere fuori legge il Partito Comunista e perseguitarne i militanti. In effetti, nelle settimane successive, furono oltre quattromila i quadri del partito ad essere arrestati. (wikipedia)
Ridicole le dichiarazioni del Ministro Lamorgese sull’operato di uno dei tanti infiltrati della Polizia alla manifestazione del 9 ottobre.
Affermazioni che l’aggendo (accento) del Ministro rende ancor più surreali.
È davvero pura distopia che un Ministro della Repubblica affermi che uno dei tanti «aggenti» infltrati fosse lì per «gondrollare la forza onduladoria del furgone della Polizzia».
Dallo studio del Moto delle Stelle e della Forza di Gravità siamo passati allo studio della “Forza Ondulatoria dei Furgoni della Polizia Italiana” da cui abbiamo finalmente appurato che, come le particelle quantistiche, i furgoni della Polizia esistono sia in forma ondulatoria, sia in forma reale.
Roba da premio Nobel!
Ennesima prova provata che abbiamo a che fare con il Peggior Governo dall’Unità d’Italia ad oggi.
— Maurizio Gustinicchi 🧱 ⭐⭐⭐ (@gustinicchi) October 19, 2021
Ormai in Italia si governa solo per decreto, come ha lucidamente esplicitato Agamben, e il Parlamento Italiano, come avvenne già in Italia nel Ventennio fascista similarmente alla Germania hitleriana, viene convocato solo per approvare i Decreti Legge emanati da Draghi, che le Presstitutes di Regime definiscono i “Decreti di Draghi”!
Perché il vicesegretario del PD, certo Provenzano, ha chiesto lo scioglimento per “ricostituzione del Partito Fascista” non solo di Forza Nuova e Casa Pound, ma anche di Fratelli d’Italia che non ha avuto alcuna responsabilità o ruoli specifici nell’attacco – peraltro plateale e nulla più – alla sede della CIGL del 9 ottobre 2021? Si voleva mettere fuori legge l’unico partito di Destra rimasto all’opposizione?
Gli Antifascisti «sempre vigili» e con la Tachipirina in tasca (come impone Roberto Speranza) che, invece, russano come ghiri, non si sono accorti che siamo a due minuti, due passi, dalla ricostituzione di un Regime Dittatoriale in Italia?
Forse perché i fascisti di allora vestivano di orbace, mentre quelli di oggi vestono a Savile Row?
Solo il Governo Tambroni aggrediva così vilmente e fascisticamente i manifestanti.
Quello di Draghi è ormai, tecnicamente, uno Stato di Polizia.
Come dimostra la repressione contro i manifestanti di Trieste:
E’ stata una mattinata di tensione. I poliziotti arrivati all’alba dall’interno del porto sono scesi dai mezzi in tenuta antisommossa, un funzionario ha più volte invitato i lavoratori a disperdersi “in nome della legge”. (Repubblica)
Siamo passati dai “Decreti di Draghi” alla “Legge in nome di Draghi”?
“Dobbiamo rendere fluida l’attività del porto”. Così ha spiegato un dirigente della polizia ad alcuni occupanti del porto di Trieste mentre continuava l’avanzata degli agenti per sgomberare il presidio ‘No green pass’. Alcuni portuali si sono inginocchiati. Alcuni rappresentanti della protesta hanno parlato con le forze dell’ordine probabilmente per trovare una transizione pacifica.


Stefano Puzzer in lacrime si è seduto a terra con gli altri occupanti del porto di Trieste. “Sono triste”, ha detto il leader del coordinamento dei portuali, tenendo la mano di un manifestante che stringe un rosario. Un portuale che era caduto a terra dopo aver avuto un malore è stato trasferito in ospedale. All’arrivo dell’ambulanza l’uomo era cosciente, ma al momento non si conoscono le sue condizioni. I portuali di Trieste hanno annunciato che prolungheranno lo sciopero fino al 21 ottobre.
Non tardano ad arrivare le reazioni politiche. “Settimana scorsa si permette a un manipolo di neofascisti di mettere a soqquadro Roma, oggi si usano gli idranti contro i pacifici lavoratori e cittadini a Trieste. Ma al Viminale come ragionano?”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini. E rincara Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia: “Idranti contro i lavoratori che scioperano al porto di Trieste. Lo stesso Governo che nulla ha fatto per fermare un rave illegale di migliaia di sbandati, nulla ha fatto per impedire l’assalto alla sede della Cgil, nulla fa per fermare l’immigrazione illegale e combattere le zone franche dello spaccio e della criminalità, che nulla fa contro le occupazioni abusive di case e palazzi privati, tira fuori dai depositi gli idranti per usarli contro dei lavoratori che scioperano pacificamente per non essere discriminati sul posto di lavoro. Così come vuole la Costituzione, così come richiesto pure dalla UE. Sindacati muti, media accondiscendenti, forze politiche di maggioranza plaudenti. Ecco in cosa stanno trasformando l’Italia”. (Repubblica).
I Tromboni di Regime dispiegano a sirene spiegate le “Verità” orwelliane del Ministero della Verità del Grande Fratello Draghi. «Draghi ce lo invidiano tutti all’estero».
Non è così: Draghi è solo Membro Eminente della Cabala Mondiale dei Soroi.
Tutti coloro che lo conoscono bene – sia in Italia che nel resto del Mondo – non lo amano affatto e, se possono, lo evitano (sembra che parecchi dipendenti della BCE abbiano organizzato sfrenate feste a base alcolica e trenini conga alla Fantozzi non appena è divenuto ufficiale l’abbandono della BCE da parte del banchiere italiano).
Persino Mario Monti ha rivolto un pesante J’accuse a Draghi, affermando di «aver obbedito quando era Premier a ordini rigorosi ricevuti da Mario Draghi».
Ma per l’infinita pletora di Pennivendoli, Leccons e LeccaDraghi di Regime, che intingono la penna (e la lingua) nella saliva per lustrare, Egli (il Gesù nato ai Parioli) è “Il Migliore”. Sic et simpliciter.
Tra i LeccaDraghi, oltre quelli riportati nel precedente articolo, citiamo Stefano Feltri che vagheggia la “morte civile” dei Non Vaccinati.
Ora, il paragone tra evasori fiscali e non vaccinati non è nuovo. Il 20 luglio si era già lanciato in tale dotta analisi Sergio Abrignani del Cts. Adesso però la tesi viene elevata a editoriale su un noto quotidiano nazionale di centrosinistra. Democratico. Escludere gli evasori vaccinali dalla vita civile attraverso una semplice app. ‘Facciamolo’, ‘possiamo obbligarvi e lo faremo’, ‘siamo schiacciante maggioranza’ – dice Feltri.
Ecco queste parole fanno rabbrividire. Gelano il sangue. E fanno paura. Da giornalisti, da modenesi, da cittadini responsabili prendiamo nettamente le distanze da queste frasi. Prendiamo le distanze con la serenità e la fermezza di chi ha piena responsabilità del momento storico che stiamo vivendo, senza minimamente entrare sugli effetti positivi in termini di riduzione dei contagi della vaccinazione, senza toccare alcun tasto sanitario, senza citare le scelte di ciascuno e nella rinnovata condanna rispetto a ogni offesa ai giornalisti (indipendentemente dalle loro idee) che non troverà mai alcuna giustificazione e che va sempre censurata a prescindere. Qui il campo è un altro. Qui la partita è un’altra. Non esiste un ‘noi’ e un ‘loro’. Non esiste, accidenti. Lo ribadiamo. Lo dice la Costituzione, lo dice l’Europa, lo dice il buon senso e lo dice il condividere un minimo senso di umanità. Smettiamola di spalancare le porte dell’inferno, indipendentemente dall’essere o meno vaccinati, smettiamola di dividere il mondo in due. Fermiamoci. (Giuseppe Leonelli, ‘Escludiamo gli evasori vaccinali da vita civile’. L’editoriale che fa gelare il sangue, lapressa.it)
Ricordiamo al Feltri che i Fascisti e i Nazisti erano schiacciante maggioranza in Italia e in Germania, un secolo fa. E sappiamo com’è finita.
“CATTIVI MAESTRI” CHI?
Fatta eccezione per il giornale che tenete tra le mani e, negli ultimi giorni, per un paio di altre testate, la maggioranza della stampa italiana si è schierata come un sol uomo a difesa del certificato verde obbligatorio per l’accesso ai luoghi di lavoro e ai locali pubblici. Tuttavia, che ancora ci sia qualcuno che canta fuori dal coro è ritenuto insopportabile da taluni, i quali non esitano a insistere, accusando chiunque si permetta di criticare il governo e di eccepire qualche obiezione davanti ai provvedimenti di Palazzo Chigi, di essere un cattivo maestro, cioè fomentatore dei peggiori istinti violenti.
L’utilizzo della definizione di «cattivi maestri» risale agli anni del terrorismo, quando Toni Negri scriveva libri e teneva lezioni all’università di Padova esaltando la lotta armata e la violenza di classe. E Umberto Eco, insieme a centinaia di giornalisti e scrittori, quasi tutti poi arruolati da Repubblica, firmava appelli contro il commissario Calabresi e a sostegno degli studenti arrestati a Torino, condividendone i reati. A noi non pare di aver istigato qualcuno a commettere reati, né ci pare di aver sollecitato un’insurrezione armata contro lo Stato, perché di questo si parla quando – a sproposito e, probabilmente, senza valutare né le parole né le conseguenze – si citano i «cattivi maestri». Sulla Verità ci siamo semplicemente occupati di segnalare le molte contraddizioni del lasciapassare verde, uno strumento che secondo la definizione dello stesso governo doveva essere un modo gentile per accompagnare gli italiani verso i centri vaccinali. Che il passaporto per godere dei diritti civili non fosse e non sia perfetto ne abbiamo prova quotidianamente, visto che dopo le nostre critiche l’esecutivo ha via via provveduto a modificarlo nel tentativo di renderlo accettabile dall’opinione pubblica. Che poi non si trattasse di un modo gentile per spingere le persone a vaccinarsi, lo dimostra il fatto che ogni giorno un giro di vite rende la misura sempre più stringente, al punto da somigliare a un cappio attorno al collo di chi ancora non si è convinto a offrire il braccio alla patria. Per questo, per il modo subdolo con cui è stato introdotto, per i molti errori che sono stati commessi, e per il fatto che nessun Paese democratico ha adottato misure simili alle nostre, ci siamo permessi di dire che si tratta di una decisione che non ha rispetto dei diritti delle persone, né di quelli riguardanti il lavoro sanciti dalla Costituzione, né di ciò che attiene alla libertà di cura.
Osservare, come per altro hanno fatto giornali internazionali del calibro del New York Times, non il Quotidiano del Popolo, organo del regime cinese, significa istigare alla violenza oppure spingere persone a «mettere in pratica idee con conseguenze criminali», come dice il leader di Forza Italia? Vuol forse dire che spingiamo le persone ad assaltare sedi sindacali o bloccare porti? Non ci sembra. A noi pare solo di esercitare il diritto-dovere di critica sancito dalla Costituzione, […]
Caro Cavaliere, mi spiace contraddirla, ma chi manifesta dubbi non è un «cattivo maestro» e chi non si vaccina (tranne i pochi esagitati che comunque si trovano in ogni gruppo, anche in quello apparentemente più innocuo) non è un criminale, come sembra pensare e scrivere chi le porge il megafono: è solo una persona che ha paura o non è convinta e in uno Stato libero che non sia la Cina ha tutto il diritto di averla senza essere per questo discriminato o punito. (Maurizio Belpietro, laverita.info)
Chi esercita il diritto-dovere di putare il dito contro la deriva autoritaria e dittatoriale – a differenza degli Antifascisti in coma etilico – è “Cattivo”, “Cattivo maestro”, come Se fosse uno dei “Maestri” (cfr. Toni Negri) di Autonomia Operaia, P.A.C. e Brigate Rosse che crivellavano di proiettili cittadini, poliziotti, magistrati, politici, «con la compagna P38″.
Facciamo seguire un sapido intervento di Maurizio Crozza sui “Cattivi Maestri”. Tra cui i Fascisti del XXI secolo fanno rientrare i tre più grandi filosofi viventi Italiani e Continentali: Agamben, Cacciari, Vattimo.
Anche Marco Travaglio non si allinea ai LeccaDraghi di Regime.
Nasce un governo presieduto da un ex banchiere mai votato né indicato da nessuno. E vabbè, sarà un caso. Tutti i partiti, sotto il ricatto quirinalesco “o appoggiate questo governo o vi sciolgo e andiamo a votare”, gli votano la fiducia, tranne uno. E vabbè sarà un caso. Il governo ha pure tutti i media dalla sua parte, come nessun altro dopo il Duce. E vabbè, sarà un caso. […]
I Consigli dei ministri sono pure formalità: i ministri timbrano norme scritte altrove e presentate mezz’ora prima, illeggibili per chiunque non abbia frequentato corsi di lettura veloce. E vabbè, sarà un caso. Malgrado la maggioranza bulgara, il governo passa da un decreto all’altro e il Parlamento s’inchina, anche perché chi osa presentare emendamenti se li vede mozzare dalla fiducia. E vabbè, sarà un caso. Ogni desiderio di Confindustria è legge: Pnrr più gradito ai padroni, sblocco dei licenziamenti, via il salario minimo e il cashback, controriforma della giustizia con improcedibilità per chi se la può permettere, via le sanzioni alle aziende che delocalizzano, transizione anti-ecologica, Ponte sullo Stretto: l’unico Green consentito è il Pass (unico al mondo) per lavorare. E vabbè, sarà un caso.
La stampa confindustriale (praticamente tutta) ripete che Egli “deve restare fino al 2023 e anche dopo”, a prescindere da chi vincerà le elezioni. E vabbè, sarà un caso. Siccome scade il capo dello Stato, il mantra è che Lui è l’unico candidato possibile; ma non esistendo altro premier all’infuori di Lui e non essendo (ancora) le due cariche cumulabili, Mattarella deve tenergli in caldo la poltrona per un paio d’anni. E vabbè, sarà un caso. Il presidente dei vescovi, cardinal Bassetti, come già Pio XI con Mussolini, sostiene che “la Provvidenza lo ha collocato nel posto in cui si trova”. E vabbè, sarà un caso. Appena un leader osa fargli ombra, come Conte, Salvini o Meloni, viene subito massaggiato da giornali&tv. E vabbè, sarà un caso. Quando Lui attacca i diritti al lavoro e allo sciopero col Green pass, la polizia scorta amorevolmente una banda di fascisti ansiosi di assaltare la Cgil, così è più facile dare del fascio a chiunque contesti il governo ed erigere monumenti equestri al Premier Partigiano. E vabbè, sarà un caso. Ma, tra un caso e l’altro, siamo proprio sicuri che i fascisti siano solo quelli di Forza Nuova? (Marco Travaglio, Editoriale sul Fatto del 16 ottobre 2021)
Se Mario Draghi fosse il “Salvator Draghi” avrebbe approvato l’Obbligo Vaccinale, facendo assumere allo Stato Italiano la relativa responsabilità.
Ma se sei il Cancellier Draghitler, hai bisogno di creare uno Stato di Apartheid, per scaricare su una minoranza (i No Vax) la responsabilità delle tue scellerate politiche economiche-sociali, dettate dai Fascio-Filantrocapitalisti Soroi.
Come fece il Cancellier Hitler che accusava dei suoi fallimenti prima i Comunisti poi gli Ebrei…
Infatti, le cosiddette Istituzioni accusano, FIN DA OGGI, i No Vax della futura “mancata ripresa italiana”!
Hanno, evidentemente, la sfera di cristallo.
Sentiamo al riguardo il politico Romano Prodi, che forse dovrebbe essere apostrofato allo stesso modo in cui quel misconosciuto medico ha definito il geniale Nobel Luc Montagnier, «rincoglionito».
Snoccioli, il Prodi, le vere ragioni per cui «non si può imporre l’Obbligo Vaccinale».
Forse perché i vaccini sono inefficaci, a parte i gravissimi effetti avversi, e dovranno essere ripetuti – ogni 6 mesi – per il resto della nostra Vita, esponendoci esponenzialmente a pesanti gravami (e morti) di natura cardiovascolare?
Evitando, con il ricatto del Green Pass Obbligatorio, che lo Stato Italiano sia obbligato a risarcire agli Italiani, nel medio-lungo periodo, per centinaia di miliardi di euro a causa dei danni provocati dal vaccino?
Se così non è, perché il Prodi sibila chiedendo «Green Pass per sempre»?
Gli Antifascisti che sono corsi – come Pecore Panglossiane, marciando col passo dell’oca con tanto di fazzoletto da Partigiano e cantando a squarciagola “Bella Ciao” – a farsi vaccinare, sono sicuri che i veri Fascisti siano solo quelli di Forza Nuova e non chi, da quasi due anni ha imposto uno Stato di Eccezione, uno Stato di “Democrazia Sospesa” in Italia?
Quindi, primo punto: il ritorno al fascismo non è una eventualità “possibile” e “temuta”, ma un dato di fatto “certo” e “accettato” a livello popolare. Solo la creatività italica poteva brevettare la prima dittatura “consenziente” e “fai da te”, per così dire, della storia umana. Però, per fortuna ci sono le eccezioni; eccome: milioni di cittadini ancora renitenti alla leva vaccinale, migliaia di persone nelle piazze.
Qui, però, va registrato il secondo dato stupefacente che riguarda la stampa nazionale. In un paese normale, essa darebbe ampio spazio alle proteste, griderebbe al pericolo alle porte, soprattutto con una classe intellettuale fascisto-fobica come la nostra. E invece no. Quasi tutti i quotidiani (con un paio di isolate eccezioni) son contenti e i loro direttori lustrano le penne soddisfatti come tacchini in attesa del forno. Titoli sparsi del 16 ottobre 2021: “Green pass, l’Italia non si ferma” (Corriere della Sera), “Il G-day passa il primo test” (Repubblica), “Vince l’Italia che lavora” (Libero), “Riparte l’Italia del green pass” (Il Messaggero), “Pochi disagi, L’Italia non si è fermata” (Il Resto de Carlino), “Sì pass, la vera Italia” (Il Mattino), “L’Italia è sì pass” (Avvenire).
(Francesco Carraro, “Famola strana: la dittatura all’Italia”, scenarieconomici.it)
In Gran Bretagna, il Paese più Antifascista della Storia (non certo come i sedicenti “Antifascisti” italiani in coma etilico), tutti i Media Liberi sono preoccupati per l’attuale deriva autoritaria e antidemocratica dell’Italia. Come icasticamente rileva Loredana Biffo di caratteriliberi.eu,
Ai politici che dopo la manifestazione di sabato a Roma si sono indignati e hanno ululato al “pericolo fascismo”a reti unificate dalla solita informazione schierata, bisognerebbe far notare che secondo (https://www.telegraph.co.uk/…/britain-may-not-saintly…/), una delle più autorevoli testate inglesi, il titolo di un articolo che evidenzia la preoccupazione per la deriva autoritaria che il nostro paese sta prendendo è: “Può darsi che la Gran Bretagna non sia una nazione di santi, ma di sicuro non è mai stata un paese fascista”; sottotitolo: “Noi non ci siamo mai incamminati lungo il sentiero oscuro preso da alcune controparti europee”. Naturalmente i giornali del main stream si guardano bene dal riportare quello che la stampa estera scrive sulla china scivolosa imboccata della politica italiana che manda la polizia a manganellare cittadini disperati per i danni da essa causati, questo ci dovrebbe indurre a porci una sola domanda: a che gioco stiamo giocando?
George Orwell disse che “se il fascismo fosse tornato, non avrebbe indossato la camicia nera, ma la giacca di tweed”.
Appunto.



(Fine Seconda Parte)
(segue)
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“Il fascismo degli antifascisti”. Citazione da Pier Paolo Pasolini