
CORONAVIRUS CONNECTION E LOCKDOWN FASCISTI
Come paventava Giorgio Agamben, gli Adolf Hitler in sedicesimo di tutto il Mondo prolungano artificiosamente l’Emergenza Virale Coronavirus per imporre una Dittatura Sanitaria Globale…
replicando il modus operandi del Führer tedesco che, fruendo dell’Art. 48 della Costituzione weimeriana e dell’Emergenza Comunista creata ad hoc dall’Incendio del Reichstag (appiccato dalle SS e dal Sicherheitsdienst), avocò a sé e alla sua NSDAP i Pieni Poteri.
Non sono pochi i virologi di fama, tra cui il Nobel Luc Montagnier, ad affermare che il Coronavirus sia stato prodotto in laboratorio, immediatamente screditati dai pennivendoli e dagli sbufalari bufalai a libro paga dei Filantrocapitalisti Soroi.
«Il Coronavirus è stato creato dall’uomo in un laboratorio a Wuhan». A dirlo è Li-Meng Yan, virologa cinese, dipendente della Hong Kong School of Public Health, durante una puntata di Loose Women, un talk show britannico molto seguito, trasmesso dal canale Itv.
Secondo la virologa, sia Pechino che l’Oms erano a conoscenza della trasmissione da uomo a uomo del nuovo ceppo di Sars-Cov-2, da molto prima che si diffondesse a macchia d’olio da Wuhan in tutto il mondo. Li-Meng, ha espresso il suo “j’accuse” da una località americana tenuta segreta per impedire che su di lei si scatenino eventuali ritorsioni. La virologa sostiene di avere le prove della natura sintetica del virus e che presto sarà in grado di pubblicarle. “Tutti, anche chi non è uno scienziato e non ha conoscenze di biologia, sarà in grado di capirle”, ha assicurato. (ilmessaggero.it)
Parole al veleno nei confronti della Cina da parte della virologa Li Meng-Yan […]: “Nessuno dice la verità. Il governo cinese, l’Oms e il mondo scientifico. Ho studiato il genoma del Sars-Cov-2 e quel corredo cellulare non esiste in natura. E’ molto simile a un virus in possesso di un laboratorio di ricerca militare, un Sars-like-Cov isolato anni fa, chiamato Zc45/Zxc21. Nel mio paper spiego in modo dettagliato la procedura seguita dal Wuhan Institute of Virology per modificare tale coronavirus. Alcune parti sono state aggiunte, scambiate, modificate- dice – con l’obiettivo di farlo sembrare un virus nuovo. La regione del virus che caratterizza l’infezione del Sars-Cov-2, chiamata Rbm, assomiglia molto a quella del virus Sars-Cov-1, responsabile dell’epidemia di Sars nel 2003. Le tecniche usate per creare il Covid-19 erano state impiegate fin da 2008 da un gruppo di ricerca coordinato dalla dottoressa Zhengli Shi del laboratorio di Wuhan. Il fatto che la stessa regione Rbm sia stata modificata dalla dottoressa Shi e da suoi collaboratori è la pistola fumante, la prova che il Sars-Cov-2 è il prodotto di una manipolazione genetica”. (“Il Coronavirus è artificiale”)
Ma anche se il Sars-CoV-2 non fosse stato creato in laboratorio, ma semplicemente “coltivato” e “scappato” da uno dei laboratori di Wuhan, come persino i virologi da strapazzo che fanno a pugni pur di avere uno strapuntino nei talk show sono costretti ad ammettere che sia una concreta possibilità, nulla cambia.
Il CoV-2 era presente nelle acque reflue di gran parte del mondo fin dagli inizi del 2019: è un fatto ormai acclarato.
È patente che c’è una Connessione tra Bill Gates, OMS e Partito Comunista Cinese, la Coronavirus Connection, in cui è coinvolto anche il burattino di Soros, il gesuita Bergoglio.
Rifiutando un’udienza riservata a Mike Pompeo, papa Bergoglio ha mostrato a tutto il mondo di avere un nervo scoperto sulla Cina. Bergoglio, per inciso, ha anche rifiutato di ricevere l’anziano Cardinale Zen (88 anni), venuto apposta a Roma per conferire con il pontefice a proposito di Cina. E ha a che fare con i rapporti tra la Chiesa cattolica e Pechino anche uno dei gesti pubblici più spiacevoli del pontificato di Bergoglio, lo schiaffo a una fedele che lo strattonava per parlargli dell’oppressione dei cattolici in Cina da parte del Partito Comunista Cinese. […]
Bergoglio è convinto che un presidente Usa democratico allenterebbe la pressione su Pechino e Vaticano. Per questa ragione, ha preferito prendere tempo con un pretesto – l’imminenza delle presidenziali americane – anziché ricevere Mike Pompeo e trattarlo con freddezza. Bergoglio sbaglia due volte. Una prima volta, mostrando di avere una chiara preferenza nella contesa politica americana. […]
Il silenzio del Vaticano sullo sterminio degli Uiguri, la repressione dei Falun Gong o la violenza a Hong Kong è assordante. Del tutto incomprensibile, poi, risulta il silenzio sulle violenze a cui sono sottoposti i cattolici cinesi. Un pontefice che rifiuta il confronto su temi così caratterizzanti per il cattolicesimo abdica al proprio ruolo e si espone alla condanna della storia. […]
Oggi il Vaticano può fare affidamento al di qua del Tevere su cattolici devoti come il capo dello Stato Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, quest’ultimo discepolo proprio del Cardinal Silvestrini. Per molti aspetti, il rapporto è molto meno bilanciato oggi di quanto fosse ai tempi della Democrazia Cristiana, in cui era piuttosto acceso il dibattito sulla necessità di essere cattolici ma non clericali. Di questo dibattito non vi è oggi traccia. E non sfugga che l’intenzione del Vaticano di procedere al rinnovo ‘ad experimentum’ degli accordi con la Cina è stata confermata dal segretario di Stato vaticano, Mons. Parolin, a una cerimonia di commemorazione di Silvestrini. Alla presenza dello stesso Conte. (Francesco Galietti, atlanticoquotidiano.it)
Di riffa e di raffa, l’Avvocato di Volturara Appula entra e c’entra sempre nelle filiali italiane delle trame geopolitiche tessute dalla Cabala Mondiale dei Soroi.
Sappiamo tutti dell’odio feroce nutrito dai Soroi e dal regime parafascista CInese nei confronti del “sovranista” Donald Trump ed ecco che l’eziologia della diffusione planetaria del Sars-Cov2, “sfuggito” da un laboratorio per un “incidente” occorso al momento giusto, potrebbe avere una diversa chiave di lettura.
Troppe sono le coincidenze, dai Giochi Militari Mondiali tenutisi appunto a Wuhan dal 18 ottobre 2019 al 27 ottobre, ove tanti si ammalarono, mentre proprio il 18 ottobre a New York si svolgeva l’Evento 201, la simulazione della pandemia da coronavirus organizzata da Gates e Soros.
A ottobre 2019 la distanza tra un qualunque Democratico USA e Donald Trump era di oltre 15 punti. Con il crollo dell’economia mondiale e USA, cagionato dal Covid-19 partito dalla Cina, Biden, il lacché di George Soros, a giugno 2020 aveva racimolato un vantaggio di 14 punti su The Donald.
Una pandemia esplosa nel “momento giusto” per la maligna gioia della Cabala Mondiale, della Cina e del globalista anticristico Jorge Bergoglio, che non vedono l’ora di liberarsi di Trump. Una pandemia che renderà Bill Gates ancor più ricco, ergo, ancor più deleterio e pericoloso per tutti noi.
Emblematico che il filosofo Nick Bostrom definisse un gioco virtuale alieno la nostra realtà e quali e quante siano le analogie tra l’attuale status quo e l’iconica serie di videogames, film e romanzi “Resident Evil”, con Bill Gates che sembra la fusione dei due chairmen di Umbrella Corporation, Ozwell Spencer e Albert Wesker, e il Virus-T sfuggito da una segreta facility sotto Raccoon City, come il Sars-CoV-2 è sfuggito da una segreta struttura di Wuhan.
Identici i campi d’interesse e d’investimento di Umbrella Corporation e la Bill & Belinda Gates Foundation: supercomputer, AI, forniture Militari, virus, vaccini, ingegneria genetica, chip biometrici, controllo della Popolazione ed Eugenetica.
Tanto che sembrerebbe identico persino il loro motto, «Il Nostro business è la Vita Stessa».
THE UMBRELLA MAN E STRATEGA DEL CORONAVIRUS CONNECTION, BILL GATES
Ecco, infatti, cosa ha affermato il filantrocapitalista Gates in uno dei consessi globali maggiormente servili nei confronti dei Soroi, la mondialista ONU:
Occorre, invece, incrementare al massimo la capacità di produrre il vaccino in molti punti del globo: solo così saremo in grado di proteggere tutti, in ogni angolo del pianeta. Notevoli progressi sono stati già compiuti su questo fronte, specie per quel che riguarda i farmaci per la cura del Covid-19. Le società farmaceutiche hanno accettato di incrementarne la produzione mettendo in comune l’ utilizzo degli impianti. Il Remdesivir, per esempio, è stato creato dalla Gilead, ma quantitativi supplementari saranno prodotti dalle fabbriche della Pfizer.
Nessuna società farmaceutica aveva mai concesso a un concorrente l’ utilizzo dei propri impianti, mentre oggi assistiamo a questo sforzo congiunto eccezionale anche per quel che riguarda i vaccini. In queste ore, 16 società farmaceutiche hanno firmato un importante accordo presso la nostra fondazione, accettando di collaborare per la produzione del vaccino e di incrementarla a ritmi senza precedenti, assicurando così che i vaccini approvati potranno essere distribuiti su vasta scala il più presto possibile. […]
Il premier italiano Conte è stato tra i primi a riconoscere l’ esigenza di una risposta multilaterale al Covid-19, e ha giustamente inserito la risposta equa e globale alla pandemia tra le priorità dell’ agenda italiana del G20 nel 2021. Ma occorre fare di più, e intervenire con più generosità. […] [Rimarchevole il pistolotto del tanatocapitalista a favore del PdCM Giuseppe Conte, Nota di Seyan]
In altre parole, la battaglia per sconfiggere il Covid-19 ci consentirà di mettere in piedi un sistema che potrebbe ridurre il rischio di nuove pandemie negli anni a venire. Studiandone la storia, ho imparato che le pandemie tendono a creare una dinamica assai sorprendente tra interesse personale e altruismo. Le pandemie rappresentano quei rari casi in cui la reazione istintiva di un Paese a salvare se stesso va di pari passo con l’ impulso ad aiutare gli altri. E scopriamo che interesse personale e altruismo – garantire cioè l’ accesso ai vaccini anche alle nazioni povere – sono la stessa identica cosa. (Intervento di Bill Gates all’Assemblea generale dell’Onu)
In brevis, i Paesi più ricchi devono accollarsi anche il costo della vaccinazione globale dei Paesi più poveri: parliamo di almeno 5-6 miliardi di dosi. Mentre i proventi entreranno direttamente nelle tasche del filantrocapitalista Gates.
La società Moderna, che ha sede a Boston, ha stabilito il prezzo del vaccino contro il coronavirus tra i 25 e i 30 dollari ogni dose, secondo uno scoop del Financial Times. Questo prezzo è pensato per il mercato statunitense e per gli altri paesi con un pil pro capite alto: ad aprile, Moderna ha fatto un accordo con il governo americano del valore di 483 milioni di dollari. Il prezzo di Moderna sembra più alto di quello che la Pfizer assieme al suo partner tedesco BioNTech ha negoziato con il governo americano la settimana scorsa. Ma è anche molto più basso di quello proposto da AstraZeneca che sta sviluppando il vaccino assieme all’Università di Oxford. (ilfoglio.it)
Unica voce fuori dal coro tra i turbocapitalisti è quella di Elon Musk, che contrasta The Umbrella Man Bill Gates.
Musk sbugiarda le fake news dell’ex hacker nerd Bill Gates che, pur senza alcuna laurea, si ammanta dei panni di un Pasteur reincarnato:
Elon Musk non farà il vaccino. Il patron di Tesla continua con le sue forti dichiarazioni in merito al coronavirus, ed anche qualora venga trovato un antidoto efficace contro il coronavirus né lui né la sua famiglia se lo faranno, ha dichiarato nel corso di podcast del New York Times “Sway”.
Fin dall’inizio della pandemia il CEO di Tesla è sempre stata una voce fuori dal coro scagliandosi pesantemente contro le misure di prevenzione e violando anche il lockdown. Secondo Musk infatti, la quarantena è una cosa fascista ed inutile, che blocca solamente l’economia. […]
Nel corso del suo intervento non sono mancati anche gli attacchi alla gestione della pandemia da parte del governo arrivando a sostenere che il lockdown è stata una “situazione di non vittoria che ha diminuito la mia fede nell’umanità”, ribadendo le sue precedenti dichiarazioni con cui li definiva degli “arresti domiciliari”. […]
Nel corso del dibattito, Musk ha rivolto alcune considerazioni anche nei confronti di Bill Gates, da sempre in prima linea nella lotta al coronavirus, che in passato aveva criticato il CEO di Tesla, accusandolo per il suo eccessivo scetticismo nei confronti del virus. In particolare, lo scorso luglio, Bill Gates aveva affermato che Musk non sapevo molto sui vaccini e gli aveva consigliato di non confondere “le aree in cui non è troppo coinvolto”.
Mi chiedo quali siano le aree in cui è coinvolto o i titoli medici vantati dal Gates, che è un genio della virologia solo per i pennivendoli di Regime: l’unica cosa che interessa al tanatocapitalista sono le montagne di denaro che gli entrano sotto forma di dividendi grazie a vaccini et similia.


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A posteriori devo ammettere che è stato lungimirante.