
CHI HA IL SACRO GRAAL?
Secondo Julius Evola il mito del Sacro Graal è intrecciato con i misteri iniziatici di origine iperborea della casta guerriera dei Kshatriya.
Una delle principali dinastie Knashatriya è la Dinastia Nagavanshi, i Nagas, che avevano ovviamente come divinità proprie gli Dei-Serpenti.
Il Sacro Graal sarebbe successivamente venuto in possesso dei Catari e sarebbe stato salvato da quattro donne Catare nella notte del 14 marzo 1244 sfuggite all’assedio portato alla Fortezza di Montségur dalle forze che volevano la distruzione del Catarismo e che erano arrivate, nel corso della criminale Crociata Albigese a trucidare migliaia di donne e bambini anche non catari e disseppellire cadaveri prutrefatti di presunti catari per bruciarli nelle pubbliche piazze.
Nella Chanson de la Croisade Albigeoise così viene descritto uno dei tanti eccidi di massa compiuti dall’Inquisizione contro gli “eretici” Catari, qui a Marmande, anno domini, 1219:
Corsero nella città (le forze cattoliche), agitando spade affilate, e fu allora che cominciarono il massacro e lo spaventoso macello. Uomini e donne, baroni, dame, bimbi in fasce vennero tutti spogliati e depredati e passati a fil di spada. Il terreno era coperto di sangue, cervella, frammenti di carne, tronchi senza arti, braccia e gambe mozzate, corpi squartati o sfondati, fegati e cuori tagliati a pezzi o spiaccicati. Era come se fossero piovuti dal cielo. Il sangue scorreva dappertutto per le strade, nei campi, sulla riva del fiume. Uomo o donna, giovane o vecchio, nessuno sopravvisse, non uno riuscì a sfuggire.
Il 22 luglio 1209 venne compiuto il massacro di Beziers, il primo degli eccidi che sarebbero seguiti, con ventimila tra donne, bambini, uomini orribilmente trucidati. Ad un “crociato” che gli chiedeva lumi su come distinguere i cattolici (la maggior parte) dai catari, il legato papale, Arnaud Amaury, cinicamente rispose: “Neca eos omnes, Deus suos agnoscet”, “Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi”.
Un’importante profezia catara, ut supra, afferma che, sette secoli dopo la soppressione del Catarismo, il Sacro Graal sarebbe tornato nelle mani dei suoi legittimi proprietari.
Gli eredi legittimi della Pietra Nera, nell’infinita successione di Ere e di Società Druidiche e Magiche potrebbero essere, ora, i “Signori della Pietra Nera”.
Sempreché non ne siano gia tornati in possesso. E, con Essa, la ritrovata memoria delle civiltà passate.
Oppure la strada da percorrere è differente. Calici, pietre, coppe di smeraldo, calderoni, torri e scale potrebbero essere utili a trarre in inganno chi tenta di percorrere la via iniziatica.
“Gli Arconti (…) distolgono il cuore da ciò che è consistente per volgerlo all’inconsistente” (Vangelo di Filippo 53,23). La verità “non è venuta nel mondo nuda, ma è nascosta in simboli ed immagini. Solo così la si può ottenere” (Vangelo di Filippo 67,10).
Il significato del Calice, una delle molteplici forme che nell’immaginario medievale prenderà il Graal, sembra andare, in questo documento [il Vangelo di Filippo], ben al di là del senso meramente materiale e del valore simbolico intuibile se si adopera il solo metro interpretativo del cristianesimo ortodosso. […]Inizia così il lungo e doloroso processo di iniziazione che è, in questa prima fase, teso unicamente a realizzare quella introspezione che potremmo definire mistico-psicoanalitica, con cui l’uomo giunge alla radice del male in se ed indaga nel suo subconscio.Questa indagine sofferta, lo porterà a conoscere l’altro Io ma, nello stesso tempo, come in una seduta psicoanalitica, la conoscenza dell’errore nascosto porta alla morte dell’Io nascosto nell’errore.
Questa morte, con cui termina la prima fase della iniziazione gnostica, viene sancita, in Filippo, dal sacramento della Unzione.A questa morte, però segue immediatamente una resurrezione che deve, per Filippo, ‘avvenire in questa carne’ e quindi in vita e non, come sostenuto nell’ambito del cristianesimo paolino, dopo la morte. (Sabato Scala. “Il Vangelo di Filippo applicato al simbolismo nell’arte medievale: la ricerca gnostica del Graal”)
Un’analoga linea interpretativa fornisce Alan F. Alford ne “Il segreto di Atlantide e delle Antiche Civiltà Sommerse” (Newton & Compton Editori). Per Alford, Atlantide è l’ipostasi del Pianeta Esploso di Thomas C. Von Flandern.
In conclusione, le mie scoperte appoggiano l’idea presa in considerazione da molte persone della comunità ‘new age’, che da tempo hanno avvertito che Atlantide doveva essere considerata come un simbolo o una metafora di perfezione spirituale e di una perdita dellìetà dell’oro. (…) Certamente non tutti concorderanno (…) che la vera natura del sé è l’anima e che la vera natura della realtà è il mondo invisibile e spirituale, ma ci sono molte persone oggi che credono in questo… (Alan F. Alford, op. cit.)
Seguendo questa linea interpretativa, diventa ovvio che uno dei simboli del Sacro Graal sia la pietra nera. Quasi tutte le pietre nere adorate nell’Antichità erano ferro di origine meteorica, il Dio caduto sulla Terra (‘lapis exillis‘). “Le prime prove di uso del ferro vengono dai Sumeri e dagli Egiziani, che già 4000 anni prima di Cristo lo usavano per piccoli oggetti come punte di lancia e gioielli ricavati dal ferro recuperato da meteoriti. Poiché i meteoriti cadono dal cielo, alcuni linguisti hanno ipotizzato che la parola inglese iron (ferro), copiata in molte altre lingue dell’Europa nordoccidentale, derivi dall’etrusco aisar, che significa ‘gli dei’.” (Wikipedia, voce ferro)
Ancora un contributo inerente:
Durante il processo del 1307 fu rivolta una pecifica accusa al Gran Maestro e ad altri membri di alto livello dell’Ordine [dei Templari]. Gli inquisitori chiesero spiegazioni sull’uso della parola ‘Baphomet‘ durante le loro cerimonie segrete di iniziazione. […] Il metodo di Atbash applicato alla parola ‘Baphomet’ la traduce in ‘Sophia’, la figura femminile familiare come simbolo per chi seguiva la via gnostica.
In greco Sophia significa ‘saggezza’ e come intermediaria tra luce e tenebre resta un concetto centrale nello sviluppo dell’individuo che aspira all’esperienza della resurrezione dell’anima nel corso della sua esistenza terrena. (Richard Andrews & Paul Schellenberger, Alla Ricerca del Sepolcro”, Sperling & Kupfer Editori)
IL SACRO GRAAL È IN NOI
Il Sacro Graal è in Noi. Risveglia le coscienze di tutti coloro i quali sono predisposti al Grande Cambiamento. “La verità non va cercata all’esterno. È dentro di te.” (David Icke, op. cit.)

La realtà illusoria, la Matrix satanica in cui viviamo ha raggiunto una frequenza talmente bassa e cupa che se Gesù Cristo, il più Grande Avatar, si incarnasse nuovamente per aprire gli occhi ai troppi ‘ciechi’, a causa della rivoluzionarietà del suo Messaggio, verrebbe arrestato ed accusato di terrorismo, anche in Paesi che si proclamano democratici, privato dei suoi diritti civili e torturato per tanto di quel tempo da far sembrare il demoniaco comportamento tenuto dai Romani nei suoi riguardi un gioco da ragazzi.
“Dio ha creato l’Uomo per l’immortalità: lo fece a immagine della propria natura. Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono.” (Libro di Sapienza, 2:24)
Ed è ancora più aberrante che trucidi e pericolosi criminali, abiette caricature dei loro verminosi burattinai, osino addirittura paragonarsi a Gesù Cristo!
Perché tale è il mondo dei Calaista e degli Arconti, il mondo di Satana, un luogo ove la schiuma, la feccia, lo sterco, il vomito, diventa re, mentre gli esseri divini, superiori, vengono crocifissi, squartati, torturati, sbranati, sotto l’occhio bovino e assente delle folle senza anima che inneggiano al Capitalismo e al Dio-denaro, tramutandole nelle loro divinità e diventando, tali plebaglie, meritevoli, in cotal guisa, della loro stessa distruzione. Chi sta con Satana merita ciò che di orrendo e mostruoso gli capiterà.

E’ evidente che tale abominio cosmico è un complotto planetario in atto da migliaia di anni.
Come afferma correttamente Corrado Malanga, il noto ricercatore italiano sul controverso fenomeno dell’abduction, in un’intervista concessa a Simone Leoni (Mensile XTimes, n° 14 di Dicembre 2009, pag. 34):
Il complotto è in atto da migliaia di anni. Gli alieni hanno bisogno di una certa energia vitale che l’uomo ha e che loro non hanno. Gli alieni hanno avviato un processo che dura da migliaia di anni per impadronirsi di questa energia. […]
Nel fare ciò, gli alieni hanno avuto bisogno di coperture, le coperture sono state fornite da un patto scellerato che questi esseri hanno stipulato con chi comandava sul nostro pianeta. Ricchi industriali, banchieri e case nobiliari. in cambio gli alieni avrebbero fornito la tecnologia perché queste élite potessero continuare a governare il mondo con risorse illimitate. Inoltre, gli alieni avrebbero permesso agli umani al potere un pò di quella energia che essi, con le loro tecnologie sottraevano agli uomini.
Già, perché l’uomo non è Umano. L’uomo ha energia vitale e l’Umano no. Uomini e Umani, dall’esterno, sembrano tutti eguali, ma l’alieno sceglie solo quelli particolari. Noi chiamiamo questa energia ‘anima’. […] La vecchia favola del diavolo che ti ruba l’anima è un archetipo costante nelle tradizioni umane. Oggi il personaggio del diavolo viene interpretato dalla figura dell’alieno [o arconte, ndr].
Potenze Celesti Superiori da sempre si oppongono al verminoso piano del Demiurgo, degli Arconti e dei criminali umani loro schiavi. Il più importante dei loro emissari è stato, ovviamente, il Cristo.
“Una volta disceso Cristo su Gesù, egli cominciò a operare prodigi, a guarire, ad annunziare il Padre sconosciuto e a proclamarsi apertamente Figlio del Primo Uomo. Per tal motivo si adirarono gli Arconti e si dettero da fare per ucciderlo.“ (Ireneo, “Contro le Eresie”, 1,30 14)
Illuminante risulta, per una maggiore comprensione della Storia umana, la tangenza tra la Storia ufficiale e l’Esoterismo, spesso occulto, portata alla luce da storiografi illuminati come Giorgio Galli.
IL CUPO DISEGNO DEGLI ARCONTI
E’ (ormai divenuto) palese il cupo disegno, l’oscuro plot degli Arconti e degli umani loro schiavi. Riuniti da migliaia di anni in sette sataniche, circoli oscuri, finti templari, cupole criminali e logge deviate (si legga anche, al riguardo, il Nostro articolo Vril), per il mezzo di turpi rituali, il loro unico scopo è rubare l’energia vitale, l’energia dell’anima, per spartirsela insieme ai loro schiavi umani che, troppo spesso, assurgono ai più alti gradi politici e sociali, dotati come sono di quell’energia che hanno rubato agli Eletti.
E se, anche solo una volta nella Vostra vita, Vi siete svegliati, madidi di sudore e tremanti perché avete sognato, con una lucidità e realtà troppo vivide, esseri orripilanti a fianco del Vostro letto, ebbene sappiatelo, appartenete alla schiera degli Eletti. Ma la feccia della Terra Vi sta rubando ogni Energia, al fine di evitare il Vostro Risveglio.
Ciò non deve recare scoramento. Il Dio Supremo, con l’ausilio degli Arcangeli, ha già sconfitto il Demiurgo e le sue demoniache schiere di Principati e Potentati Arcontici.
Giustappunto, un’altro sequel a cui far riferimento, è Stars Wars. Non sembri peregrino il paragone. Molto spesso autori e creativi sono ottimi channeler delle Entità della Luce. In tali lungometraggi, gli Eletti, i Cavalieri Jedi, hanno la meglio sulle forze e i politici corrotti sedotti dal lato oscuro della Forza ed alla fine, il corrotto cancelliere Palpatine – trasformatosi nel turpe Imperatore – autentico Anticristo, viene giustiziato dal Paladino ricolmo della Grazia e della Forza della Luce (il Sacro Graal).
Esemplificazione della morte e distruzione che le sataniche forze del Male e dell’anomia, figlie di amoralità e lussuria e sete di sfrenato possesso, legate alla corruzione materiale e al potere dellla corruzione, proveranno sul nostro Pianeta.
E tornerà l’Età dell’Oro.
Basti per ora sapere che il Sacro Graal è (in parte) ‘solo’ questo: non vi è maggior Bene e massima Libertà nell’aprire gli Occhi e scorgere la Vera Luce, riuscendo finalmente a scorgere le sordide trame e le mentite spoglie della feccia Arcontica e sconfiggerla definitivamente, riportando l’Età dell’Oro Spirituale sulla Terra e ridonando ai Risvegliati la conoscenza di ciò che è già stato.
ETÀ DELL’ORO E ARMAGEDDON
Armageddon si avvicina.
Se da un lato gli Anunnaki effettivamente furono i “giardinieri” dell’umanità ed utilizzarono la genetica per creare gli esseri umani asservendoli ai loro vili scopi, dall’altro, un’antichissima profezia afferma che alla guida degli Eletti, i Risvegliati, si porrà Sargon III, reincarnazione di ‘Sargon il Grande’ che sarà la stella polare nel buio dell’Apocalisse.
“Mia madre fu scambiata alla nascita, mio padre non lo conobbi. I fratelli di mio padre amarono le colline. La mia città è Azupiranu, che è collocata sulle rive dell’Eufrate. La mia madre ‘scambiata’ mi concepì, in segreto mi partorì. Mi mise in un cesto di giunchi, col bitume ella sigillò il coperchio. Mi gettò nel fiume che si levò su di me. Il fiume mi trasportò e mi portò ad Akki, l’estrattore d’acqua. Akki, l’estrattore d’acqua, mi prese come figlio e mi allevò. Akki, l’estrattore d’acqua, mi nominò suo giardiniere. Mentre ero giardiniere, Ishtar mi garantì il suo amore e per (…) anni esercitai la sovranità”. (Re 1907,87-96)
Sargon, creatore del Primo Immenso Impero, che si estendeva su tutto il Mediterraneo ed oltre, dall’attuale Afghanistan alle miniere di Tartesso, dall’Egitto a Stonehenge venne negletto dalla storiografia moderna perché apparentemente Semita, tanto che alcuni storiografi tedeschi arrivarono ad inventare una razza, quella sumera, di origine “indo-germanica, da sovrapporre all’Agade (fratellanza) di popoli esistita nello sconfinato impero Accadico.
il metodo di questa «arrampicata sugli specchi» non cambia mai. Quando qualcuno scopre l’esistenza di una grande civiltà non ariana, nata agli albori della Storia, i filologi tedeschi formulano una ipotesi che giudicano «coraggiosa», dichiarando che è certamente esistita precedentemente un’altra civiltà, ariana, assai più progredita ed importante. Le due civiltà devono essere collocabili in un unico periodo e in un unico luogo, in modo tale che sia possibile supporre che la civiltà ariana sia stata maestra dell’altra. […]
Così sono stati inventati dal nulla i Sumeri allo scopo di spiegare e quasi giustificare l’intelligenza accadica. ‘Gli accadi, quei rozzi pastori semiti, hanno appreso tutto dai Sumeri!’ si diceva così. Oggi, dopo quello che Israele ha saputo realizzare, queste sciocchezze non si dovrebbero più ripetere: c’è piuttosto il pericolo che le dicano, in senso inverso gli Ebrei. Mi dispiacerebbe per loro. Così, a poco a poco, gli Accadi stanno scomparendo. Tra cinquant’anni, se le cose andranno avanti così, si parlerà solo di Sumeri. […]
Lo sterminio degli Ebrei fu effetto di sue sensi di colpa collettivi e inconsci: quello degli Ebrei che si credono il «Popolo Eletto» ma, in fondo al cuore sanno di non esserlo e quello dei nazisti che vorrebbero essere il «Popolo Eletto» ma in fondo al cuore sanno di non poterlo diventare… Non esiste un Popolo Eletto. Esistono gli Eletti di tutti i popoli. «Elezione» è comportamento non «razza». (Mario Pincherle, “La vera storia di Sargon di Accadia”, 2001 M.I.R. Edizioni, Montespertoli)
ERGO, L’APOCALISSE SI AVVICINA
Secondo le tesi millenariste, l’Apocalisse è vicina,
ma, “nell’uso comune delle lingue occidentali, il termine apocalisse si riferisce alla fine del mondo. Il significato corrente può essere un’ellisse della frase apokalupsis eschaton (escatologia apocalittica), che siginfica ‘rivelazione della conoscenza alla fine dei tempi’.” (Wikipedia, voce “apocalisse“)
Questo concetto è ribadito nelle intuizioni gnoseologiche del più grande filosofo dell’antichità, Platone, secondo il quale, per la famosa dottrina della reminiscenza, l’apprendere è un ricordare (anàmnesis).
Tutto ciò viene chiarito da quanto scrive David Icke in “L’amore infinito è l’unica verità”(Macro Edizioni):
Noi non abbiamo bisogno di imparare, ma di disimparare ciò che il programma ci ha manipolati a credere. La mente non è la strada che conduce all’illuminazione, ma la barriera a essa. Cognizione e conoscenza non sono la stessa cosa – una è mente, l’altra è coscienza [Consapevolezza Infinita]. Non abbiamo bisogno di imparare, ma di risvegliarci da questo stato di trance ipnotica e di ricordare chi siamo. Quando lo facciamo, cessiamo di pensare e iniziamo a conoscere.
Icke estende questo pensiero, “non abbiamo bisogno di imparare, abbiamo bisogno di ricordare – ricordare chi siamo. Una volta che ci apriamo al sapere intuitivo, e non esclusivamente al pensiero intellettuale, ogni cosa cambia. Iniziamo ad espandere la nostra percezione fino a includere la Consapevolezza Infinita e, mentre lo facciamo, il computer-programma biologico cessa di avere la solita esclusiva sul nostro senso della realtà. Mentre cambiamo, cambia anche il nondo che manifestiamo, e noi non siamo più gli stessi.” (David Icke, “La guida di David Icke alla Cospirazione Globale”, Macro Edizioni).
Quando arriva la conoscenza, arriva anche la memoria. (Gustav Meyrink)
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Sono impressionato da questo post!