
AVALON – L’Isola delle mele
«La leggenda riferisce che, sotto tale forma [sotto forma di pietra divina], il Graal fu anche perduto da Adamo, fu riconquistato da Seth, passò infine nelle mani di Giuseppe di Arimatea, un cavaliere ai servigi di Ponzio Pilato, il quale, dopo la morte di Gesù, lo portò in una regione che in alcuni testi reca enigmaticamente proprio il nome della regione atlantica misteriosa, patria originaria dei Tuatha, la razza divina che già aveva gli oggetti equivalenti a quelli della leggenda del Graal: nell’Avallon, INSULA AVALLONIS (l’Isola di Avalon),
L’isola bianca, ille blanche. Da qui si sviluppa un nuovo ciclo di leggende, ove le vicende dei ‘cavalieri celesti’ alla ricerca del Graal si intrecciano con quelle della corte di Re Artù». (Julius Evola)
IL GIARDINO DELLE ESPERIDI
Un mito intimamente connesso al leggendario Giardino delle Esperidi, ove le tre Esperidi, figlie di Atlante, cioè del re di Atlantide, custodivano il melo dai pomi d’oro.
Cantavano in coro presso le sorgenti che diffondevano l’ambrosia, il cibo che dona l’immortalità, il Graal.
Vi è una significativa similitudine tra il melo delle Esperidi, il biblico Albero della Conoscenza e il Caduceo:
“La Dea [Era] ne aveva affidato la custodia [del giardino] ad Atlante prima che questi fosse condannato a reggere perennemente il globo celeste sulla spalle.
Temi lo mise in guardia dicendogli: ‘il tuo albero sarà spogliato dai pomi d’oro da un figlio di Zeus’.
Preoccupato, Atlante costruì solide mura attorno all’orto, cacciando tutti gli stranieri dalla sua terra e affidando il sacro albero alle figlie, le Esperidi.
Ma un giorno Era, accorgendosi che le fanciulle stavano cogliendo dei pomi, ordinò dal drago Ladone di arrotolarsi intorno al tronco facendo attenta guardia.” (Alfredo Cattabiani,“Planetario”, Oscar Mondadori)
MITOPOIESI DEL SIMBOLO DELLA MELA
“Attraverso numerosi miti e leggende di diverse culture ed età, il Melo ed il suo frutto, la Mela, è la rappresentazione dell’archetipo della Grande Madre e dei suoi triplici aspetti di Vergine, Madre e Anziana. (…) Il melo, aval in bretone, occupa un posto di grande rilievo nella mitologia celtica.
L’Altro Mondo celtico è spesso disegnato come un’Isola sulla quale crescono i meli, i cui frutti hanno un sapore dolce che ricorda quello del miele.
La mela viene quindi ad avere uno stretto legame con l’Aldilà, quasi un frutto dell’immortalità, della scienza e della saggezza, un mezzo per entrare in contatto con l’Altro Mondo, spesso dato agli uomini da esseri provenienti proprio da là.” (Ylenia Viola, Avalon e il simbolismo della mela, www.bibrax.org)
GLI ANTLANTIDEI
«Gli Atlantidei possedevano installazioni che trasformavano l’energia nucleare racchiusa nelle sementi vegetali in energia tecnicamente utilizzabile anche per sollevare i loro veicoli volanti». (Rudolph Steiner)
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ma vaglielo a dire a sti fumati che credono all’evoluzione…ma gli animali si offendono a morte ! Noi? Noi non centriamo niente con sti pazzi! Sono un esperimento andato a male! Stavamo cosi bene prima che arrivassero sti criminali… che parlano in continuazione!? Incredibile! Ma quand’è che si estinguono?