IL MURO DEL MINIVER GRETINISTA. IL MURO DELLE MENZOGNE.
MURO DI BERLINO 1989. Il 9 novembre 1989 cadde il Muro di Berlino, trascinandosi appresso l’Impero Totalitario Sovietico.
45 anni prima l’Armata Rossa e gli Alleati avevano travolto il Muro maligno degli Imperi Nazi-Fascisti.
Gli armistizi del Novembre 1918 portarono all’implosione degli Imperi Centrali (Secondo Reich e Impero Austro-Ungarico) con la conseguente la nascita delle Comunità Etnico-Statuali democratiche in Europa.
Oggi è ancora in piedi il più esiziale dei Totalitarismi, il più opprimente dei Muri: l’Impero del Capitalismo Totalitario Globalista, che si rende megafono del Gretinismo.
IL MURO DELLE MENZOGNE GRETINISTE
Non molti ricordano che nel 2007 il cabalista al Gore aveva vinto due Oscar per il suo documentario “Una scomoda verità”, pietra miliare del più fantasioso catastrofismo climatico sul cosiddetto “riscaldamento globale”.
Poiché un Nobel per la Pace non si nega mai a nessuno, gli venne conferito anche il Nobel, assegnato, in passato, ad Henry Bloody Kissinger e al Bombardiere Barack Obama.
Repetita iuvant. Ricordiamo che nel 1938 il Nobel per la Pace sfuggì per poco a Benito Mussolini, mentre per il 1939 Erik Brandt nominò per lo stesso premio nientepopodimeno che Adolf Hitler e nel 2012 è stato conferito addirittura all’Unione Europea!
The Wall, Pink Floyd
IL MURO DEL GRETINISMO E’…
All in all you’re another brick in the wall (Pink Floyd, The Wall)
Il Muro del Gretinismo è fondato su milioni di mattoni che mostrano solo crassa ignoranza e stupidità. Una riprova è questa bufala sesquipedale di cui parla l’Huffington Post,
È una viaggiatrice del tempo, mandata sulla Terra per salvarci”. È questa l’ultima teoria cospirazionista intorno alla figura di Greta Thunberg, la giovane attivista che si batte per l’ambiente. A far nascere questa “bizzarra” idea nelle menti degli utenti è una foto che circola da poco sui social network.
Nell’immagine estratta, a quanto sembra dagli archivi della Università di Washington e risalente al 1898, si vedono tre giovani intenti ad estrarre acqua da un pozzo in Canada. Uno di questi è una ragazza, incredibilmente somigliante a Greta. Treccine comprese.
Di fronte a questo ritrovamento molti utenti stano avanzando le ipotesi più disparate. Alcuni sono convinti che la giovane nella foto di 120 anni fa sia proprio Thunberg e che sia “stata spedita sulla Terra per mostrarci il futuro”.
Uahahahahahah.
Tra le teste di sardina e i gretini c’è da farsi cadere le braccia.
Gretini e Sardine antisalviniste sono l’Ipostatizzazione dello Zombismo.
“Le società del tardo capitalismo sono composte da sonnambuli. Morti viventi che dormono sempre meno, perché dormono sempre”. (Jonathan Crary, “24/7 – Il Capitalismo all’assalto del sonno”)
Zombie che cantano “Bella Ciao”, il canto degli eroi che lottavano contro l’Occupazione criminale del Terzo Reich tedesco, un inno alla libertà che ora viene cantato dai Corifei servi dell’Occupazione del Quarto Reich tedesco, la UE e dai collaborazionisti dell’Invasione ottenuta grazie alle Armi di Migrazione di Massa Bergogliano-Sorosite.
È iconico dello spappolamento mentale della Sinistra – dopo il crollo del Muro di Berlino e del Katéchon sovietico – il fatto che la Ur-Sinistra Trinariciuta italiota non produca assolutamente idee, progetti, Weltanschaaung profetiche.
No, la sinistra neoliberista e “Champagne socialist” è solo contro. Contro chiunque non si appecoroni al Fascio-Capitalismo Totalitario dei Soroi. La sinistra sorosista è antifascista in completa assenza di Fascismo e riusce a regalare il vento in poppa ad un politico mediocre come Matteo Salvini che, però, a differenza loro, qualche proposta politica ce l’ha.
Probabilmente non condivisibile, ma sempre meglio del Deserto dei Tartari delle politiche di “intellettuali” come Saviano, Lerner e “Chef Rubio” o di Grillisti e Pidini.
L’incredibile è che, in completa assenza valoriale, la “Sinistra” plauda a donne come Greta Thunberg, Alexandria Ocasio-Cortez e Carola Rackete, anche se costoro rappresentano il Nulla Filosofico e Metafisico, il Nihil, il Nichilismo, senza programmi e senza idee.
Solo una cosa è rimasta alla sinistra neoliberista e globalista: la prosopopea di tutto conoscere e di essere sempre dalla parte del giusto, il che li riempie di boria e gas come il dirigibile LZ129 Hindenburg a Lakehurst, fino a quando non esplodono, infatti.
Con l’arroganza e la supponenza che da sempre caratterizza la Ur-Sinistra radical chic neoliberista e tardo-capitalista, Corrado Augias conciona che: «È facile essere di destra. Significa seguire gli istinti e non il ragionamento. Essere di sinistra, invece, è più difficile perché gioca sul terreno della conoscenza degli argomenti».
Proprio in riferimento all’intelligencija della sinistra al caviale à la Eco et similia, uno degli ultimi grandi filosofi continentali, Costanzo Preve, affermò, «Sono osceni, dicono solo stronzate e non se ne andranno senza avvelenare i pozzi».
Parole profetiche, quelle del filosofo valenzano, soprattutto alla luce dei recenti avvenimenti:
Nella chiesa Bergogliana, dominata dal vescovo eretico Jorge Bergoglio (ricordiamo, al riguardo che Benedetto XVI non ha rinunciato all’executio del Ministero Petrino), la balle ambientaliste di Al Gore sono sempre state ben accette.
In Vaticano si presta ascolto ad Al Gore su questioni climatiche. Sarebbe consigliabile maggiore cautela, giacché l’ex vicepresidente USA è tra i massimi campioni planetari di bufale climatiche (oggi si chiamano fake news, e si insiste che bisogna guardarsene). L’elenco degli svarioni del nostro è molto lungo (l’ultimo – ne abbiamo già dato conto – è sullo scioglimento dei ghiacci antartici). Ci limitiamo a rievocare qualcuno dei più vistosi.
Presentando nel gennaio 2006 il suo docu-filmAn Inconvenient Truth (“Una scomoda verità”), pietra miliare del più fantasioso catastrofismo climatico sul cosiddetto “riscaldamento globale” (global warming), Gore prevedeva che, se non si fosse intervenuti subito limitando drasticamente le emissioni di CO2, il mondo si sarebbe trovato «a un punto di non ritorno entro dieci anni». Ossia: temperature alle stelle e moltiplicarsi di eventi estremi sempre più disastrosi.
Ebbene: dal 2006 le emissioni antropiche di CO2 hanno seguitato ad aumentare come prima (vedi qui), la concentrazione atmosferica di CO2 è cresciuta immancabilmente ogni anno (vedi qui) ma la Terra è sopravvissuta al 2016 senza andare arrosto. E non c’è da meravigliarsene: infatti dal 2001 ad oggi la temperatura globale terrestre è sostanzialmente stazionaria (vedi qui i dati satellitari aggiornati). Insomma, nemmeno l’ombra di qualcosa che possa plausibilmente meritare la qualifica di “riscaldamento globale”. L’unico sussulto – lo si rileva facilmente – l’ha procurato nel 2015-16 El Niño, noto fenomeno periodico che certo riscalda (soprattutto le acque dell’Oceano Pacifico centro-meridionale e orientale), ma non è affatto causato dalle emissioni antropiche di CO2, tant’è che preesiste alla nascita dell’attività industriale. Esauritosi il fenomeno, le temperature sono tornate a scendere verso i valori precedenti. (La Nuova Bussola Quotidiana)
IL MURO DELLE MENZOGNE SOROSIANO-GRETINISTE NON VUOL CROLLARE
La civiltà umana sarebbe dovuta terminare nel 2012, poi nel 2014, infine ancora nel 2017. Malgrado le evidenze siano poi sempre state contrarie, il Millenarismo isterico della Crisi Climatica Antropica sembra ugualmente non conoscere requie.
«Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità». Così recita un noto aforisma attribuito (probabilmente a sproposito) al gerarca nazista Joseph Goebbels. Facile, se si ha al proprio servizio il Ministero della Propaganda del Terzo Reich. Ma non è complicato neanche quando l’intero apparato mediatico decide di appoggiare una teoria e tacitare le opinioni, ma anche i dati, che non collimano con tale tesi. È ciò che la sociologa tedesca Elisabeth Noelle-Neumann definì “spirale del silenzio”.
Nelle settimane scorse è stato diffuso – e stranamente ignorato – un documento che fa a pezzi tutte le balle (pardon, le fake news) sul riscaldamento globale antropico sostenute dal mainstream culturale e giornalistico internazionale. Tale documento, intitolato “Clima, una petizione controcorrente”, è stato curato e sottoscritto da circa un centinaio di veri e autorevoli scienziati nostrani, tra cui Uberto Crescenti, già Magnifico Rettore dell’Università di Chieti-Pescara e Presidente della Società Geologica Italiana; Franco Prodi, Professore di Fisica dell’Atmosfera all’Università di Ferrara (e fratello dell’ex Premier Romano); Franco Battaglia, Professore di Chimica Fisica all’Università di Modena; e Antonino Zichichi, che non ha bisogno di presentazioni.
La precisazione sui due aggettivi, “veri e autorevoli”, è d’obbligo perché, per esempio, a fine giugno è stato presentato un rapporto dal titolo “Cambiamento climatico e povertà”, che si basa interamente sugli effetti catastrofici che il global warming avrebbe sulla lotta all’indigenza in appena un decennio – a meno che non si arrivi all’obiettivo di zero emissioni nette di CO2. Peccato che l’autore di questo rapporto, Philip Alston, non sia un esperto di clima e ambiente, essendo uno studioso di diritto internazionale. Però collabora con l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite, vale a dire con l’organizzazione che più di tutte si sta spendendo per promuovere la tesi del riscaldamento globale di origine antropica. (Mirko Ciminiello, “Le verità sul clima nascoste dai media”)
I BUFALAI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI
I pennivendoli del Pensiero Unico Globalista ci stanno vendendo la bufala che i problemi pluviali che stanno affliggendo il Nord Italia, da Genova a Venezia, sarebbero dovute all’eccesso di CO2.
Niente di più falso. Nel 1966 ci furono l’alluvione di Firenze e Venezia venne raggiunta da una piena di 1,98 metri, mai superata nella Storia.
A quei tempi nessun scienziato parlava di Riscaldamento Globale, al contrario, tutti erano convinti che ci stessimo avviando verso una Nuova Glaciazione.
Un’altra bufala da smentire: il gas serra maggiormente emesso in natura non è il diossido di carbonio, ma il vapore acqueo, di cui nessun Green New Deal potrà mai impedirne la produzione.
Tutte balle sesquipedali, buone solo per gli Zombie del XXI secolo, che marciano al suono di Bella Ciao, dietro ai nuovi pifferai di Hamelin, come Al Gore, e il burattino Greta Thunberg.
Il tipico zombie della Ur-Sinistra papulista, sorosista, gretinista, sardinista, immigrazionista, transgenderista, obnubilato dalle bufale di pennivendoli di regime e sedicenti debunkers.
L’AGGRESSIVITÀ DEL GRETINISMO
Come abbiamo già affermato, il sistema comunicativo vittimal-ossessivo della Thunberg è una ben precisa strategia propagandistica.
Ce lo spiega la filosofa francese Anne-Cécile Robert nel saggio La strategia dell’emozione (Elèuthera): riversando una valanga vischiosa di indignazione e lacrime, la Thunberg manipola la sfera emotiva, il cervello limbico dell’uditorio, annullando ogni razionalità critica, il che, come abbiamo già spiegato, era lo stesso modus operandi di Adolf Hitler.
Un’analisi critica della retorica della Thunberg evidenzia l’assoluto vuoto metafisico di idee e scientificità dei suoi discorsi. Ma la strategia dell’emozione rende impossibile attivare il senso critico del target thunberghiano.
«Uno stato di vita decerebrato che ci trasforma in zombie» (A.C. Robert, cit., cfr. al riguardo anche il nostro saggio “Psicopolitica, Biopolitica e i Soroi”).
Quanto a Greta, quello suo all’Onu non era un discorso accorato e men che meno pensato: parlava una arrabbiata. Indemoniata, direi. Invece di ringraziare la generazione che l’ha partorita e che le ha consentito di stare al caldo in un Paese decisamente inospitale per il freddo che fa, essa inspiegabilmente ha sputato astio e veleno sui propri genitori, nonni e bisnonni. Ma le spiegazioni neanche c’interessano: essa non è così importante da meritare alcuna nostra ricerca nelle làtebre della sua mente per cercare di capire cosa vi è nascosto. Dovrebbero però indagare, a nostro avviso, gli attivisti di Telefono Azzurro e i magistrati, per capire perché nessun adulto protegga dai trafficanti di bambini questa ragazzina, la cui patologia la rende così vulnerabile – ci dice la medicina – a monotematiche fissazioni. (Franco Battaglia, “Se il Gretinismo fosse nato nel 1920”)
Se tale è il sistema comunicativo, e per Hitler il nemico erano Repubblica di Weimar ed Ebrei, chi sono coloro i quali contro cui Greta punta il ditino accusatorio?
Siamo Noi.
L’isteria progettata di Greta Thunberg è rivolta contro di noi.
Secondo i burattinai del Gretinismo dovremmo essere tanto zombie da lasciarci derubare del nostro futuro, pure felici di contribuire a “migliorare” il Pianeta, mentre loro accumulano altre migliaia di miliardi di dollari, a spese delle nostre vite.
La marionetta Greta Thunberg assieme ad uno dei suoi burattinai, Al Gore
Dovete consumare di meno (voialtri, non loro lassù). E dunque: rassegnatevi alla precarietà, all’esclusione sociale. E sentitevi in colpa, se avete appena comprato lo smartphone ultimo modello e avete osato concedervi una bella vacanza. Dovete smettere, punto e basta. A chi parla, Greta Thunberg? A noi, le vittime dei suoi burattinai. Fino a ieri, la giovanissima attrice svedese si limitava a mormorare, dispensando saggezza dall’alto dei suoi 16 anni. Oggi ha cambiato passo: intima, minaccia, insolentisce. Le hanno messo a disposizione addirittura la platea della Nazioni Unite, per esibirsi nel suo nuovo spettacolo. Sembra una viperetta tracotante, livida: ne saranno felicissimi, gli azionisti del suo business. In primis, a brindare è la filiera industriale delle energie rinnovabili, con la potente macchina di propaganda ben oliata dall’oligarca Al Gore, ex vice di Clinton, l’uomo che ha scatenato la finanza-canaglia globalizzata. Ma in generale, nel mirino della piccola fiammiferaia svedese (ovvero, dei suoi sceneggiatori) c’è soprattutto il famoso 99% dell’umanità, o meglio ancora dell’Occidente, il “primo mondo” che era benestante e che si è improvvisamente impoverito proprio mentre l’economia mondializzata ha moltiplicato in modo esponenziale il Pil finanziario dei decenni precedenti la caduta del Muro di Berlino. […]
Agli italiani, personaggi come Ciampi e Prodi avevano presentato l’Ue e l’Eurozona come il paradiso, il reame dell’età dell’oro. Dopo meno di vent’anni non restano che macerie, nazioni che si guardano in cagnesco e che si fanno le scarpe appena possono, mentre il Belpaese (depredato, secondo i piani) ha perso il 25% del suo potenziale industriale. L’Europa intera ha assistito senza muovere un dito alla macellazione senza anestesia del popolo greco: cos’avrebbe da dire, Greta Thunberg, ai sopravvissuti della Grecia che si sono visti scippare il Pireo e gli aeroporti, chiudere i bancomat, tagliare i salari, ridurre le pensioni fino alla soglia della fame? Cicale irresponsabili, quelle che hanno assistito alla morte dei neonati, nei loro ospedali, per mancanza di medicine? Spendaccioni scellerati, i greci. […]
La Thunberg, si sa, è una pedina importantissima della grande manipolazione mediatica sul “climate change”, ovvero la teoria – non suffragata scientificamente – secondo cui il surriscaldamento globale (peraltro appena contestato all’Onu da 500 scienziati) sarebbe di origine antropica. Sommessamente, qualche anno fa, il fisico Carlo Rubbia, Premio Nobel, ricordava che, ai tempi dell’Impero Romano, le temperature medie erano superiori a quelle di oggi. Nel solo medioevo, come gli storici sanno, si è passati dalla mini-glaciazione (che d’inverno congelava il Tamigi e la Senna, attraversabili camminando) al grande caldo dei secoli seguenti, con colture mediterranee come l’ulivo diffuse ovunque nel Nord Italia. Ancora non c’era neppure la macchina a vapore, figurarsi le emissioni velenose delle odierne megalopoli. L’inquinamento è tangibile e pericoloso, quello sì: negli oceani galleggiano isole di plastica vaste quanto continenti. L’unica legge in vigore, quella del business più miope, ha finora frenato l’adozione universale della tecnologia necessaria a bonificare la Terra e riconvertire ecologicamente la produzione. E soprattutto: i “padroni dell’universo” che muovono i fili della marionetta Greta vogliono, a tutti i costi, colpevolizzare noi per quanto sta accadendo, raccontandoci addirittura che il degrado della biosfera altera il clima del pianeta. […]
Ma non importa, evidentemente, se in tanti battono le mani alla piccola strega Greta Thunberg, che recita a soggetto davanti alle Nazioni Unite puntando il dito contro tutti noi. Un’intimidazione ad personam, minacciosa e sinistra: guai a voi, branco di incoscienti. Come osate continuare a sperare di migliorare la vostra vita? Musica, per le orecchie dei tagliatori di bilanci. Nulla che possa impensierire le major, gli oligarchi, le multinazionali. Greta ce l’ha con noi, con ognuno di noi: punta a far crescere il nostro senso di colpa, quello del giovane che sogna l’auto nuova, del nonno che sperava in una vecchiaia serena. Grazie a Greta, i cavalieri dell’austerity altrui – da Palazzo Chigi alla Commissione Ue – potranno accanirsi sulla popolazione con meno scrupoli, specie se l’economia mondiale dovesse davvero volgere al peggio. Nuovi sacrifici in vista? Niente paura, la lezione della piccola attrice svedese viene in soccorso dei grandi devastatori del mondo: la colpa non è loro, è nostra. Soffrire è giusto, ce lo meritiamo. (Giorgio Cattaneo, “Greta Thunberg recita: e sta minacciando personalmente ognuno di noi”)
Siam passati dal fare sacrifici perché ce lo chiedeva il Duce, il Fuhrer, il Campagno Presidente, al “ce lo chiede l’Europa” fino all’attuale e surreale “Ce lo chiedono Al (Gore), George (Soros) e Greta (Thunberg)”.
I Padroni del Mondo usano la Strategia dell’Emozione per occupare e far marcire come pesci putrefatti le menti degli Zombie del Terzo Millennio.
Dietro il Muro – da abbattere – delle menzogne gretiniste ci sono i soliti attori, gli squali globali come Blood’n’Gore, Bill Gates (appena riconfermato Primo Satrapo Mondiale), George Soros, et similia.
Il Green New Deal non sarà affatto un pasto gratis per i contribuenti, ma una manna dal cielo per gli scienziati dell’ICPP e per la finanza globale.
Il Green New Deal è stato allestito e strutturato dagli epistocrati bergogliano-sorositi per aumentare le diseguaglianze sociali e distruggere definitivamente il ceto medio.
Come riporta la stessa Wikipedia,
Alcuni scienziati sostengono […] che le assegnazioni di fondi per le ricerche in questo campo sono condizionate da una specie di lobby guidata dai sostenitori del riscaldamento globale dovuto a cause umane e della sua gravità. Ad esempio lo scienziato Reid Bryson, uno degli scettici sulle conseguenze del riscaldamento globale, disse pubblicamente nel giugno del 2007 che: «C’è un mucchio di quattrini da fare in questo campo […] Se vuoi essere un eminente scienziato devi avere un mucchio di collaboratori laureati ed un mucchio di sovvenzioni. Tu non puoi ottenere sovvenzioni se non affermi: “Oh, riscaldamento globale, certo, certo, certo, anidride carbonica”». Analoghe posizioni sono state prese da John Christy, collega dello scienziato climatologo Roy Spencer dell’Università dell’Alabama a Huntsville, e collaboratore dello IPCC, dal biogeografo dell’Università di Londra Philip Stott, dall’Associazione no profit Accuracy in Media, avente lo scopo di controllare l’accuratezza dei mezzi d’informazione, e dal geologo e professore emerito in Scienze della Terra all’Università di Melbourne, Ian Plimer, nel suo libro del 2009 Heaven and Earth — Global Warming: The Missing Science (Cielo e terra — Riscaldamento globale: La Scienza che manca).
GLI SCIENZIATI VERI LOTTANO PER ABBATTERE IL MURO SOROSIANO-GRETINISTA
Mentre gli scienziati “ufficiali” continuano a concionare, nella loro propaganda, di “crisi climatica antropica”, quelli seri rivolgono appelli -inascoltati – all’ONU e alle Istituzioni Politiche.
Il “Gretinismo” è quello che ha colpito i media italiani che ormai parlano di “Prove scientifiche” del surriscaldamento climatico, senza mai fare un approfondimento o far parlare un esperto. Tutto questo per dare corda a Greta Thunberg ed alla sua campagna contro il “Cambiamento Climatico”, che poi ha generato misure fiscali assurde in Germania e presto in Italia. Un modo per nascondere i fallimenti dei rispettivi governi inventandosi il nemico climatico.
Eppure gli scienziati, quelli veri, la pensano in modo diverso. […]
Ecco la dichiarazione dei 500 scienziati all’ONU:
Eccellenze,
Non c’è emergenza climatica
Una rete mondiale di oltre 500 scienziati e professionisti esperti del clima e di campi correlati hanno l’onore di inviare alle Vostre Eccellenze l’annessa “Dichiarazione europea sul clima”, di cui i firmatari di questa lettera sono gli ambasciatori nazionali.
I modelli di divulgazione generale sul clima su cui si basa attualmente la politica internazionale sono inadeguati. È pertanto crudele nonché imprudente sostenere la perdita di trilioni di dollari sulla base dei risultati di modelli così imperfetti. Le attuali politiche climatiche indeboliscono inutilmente il sistema economico, mettendo a rischio la vita nei Paesi a cui è negato l’accesso all’elettricità permanente a basso costo.
Antonino Zichichi, uno dei più autorevoli scienziati mondiali si augura che Greta Thunberg ritorni a scuola a studiare, evitando geremiadi e urla isteriche della serie “mi avete rubato il futuro”.
Lo scienziato risponde, inoltre, agli attacchi rivoltigli dal media mondialista Open, mediocre fin dalla grafica (Voi leggereste un tabloid tutto nero con i caratteri bianchi?):
Quanto alla polemica con Open, il quotidiano online fondato da Enrico Mentana, secondo cui Zichichi non avrebbe competenze sul tema del cambiamento climatico perché è un fisico, sia pure di valore mondiale, e non un meteorologo, lo scienziato ribatte: “È la matematica che garantisce il rigore logico-scientifico quando si descrive un fenomeno. I consiglieri matematici del dottor Mentana dovrebbero far capire al loro direttore che gli studiosi del clima, quando questa disciplina diventerà rigorosamente scientifica, avranno bisogno di una matematica con almeno tre equazioni differenziali non lineari accoppiate”. E “della matematica necessaria per unificare le forze fondamentali Antonino Zichichi è esperto mondiale. Ecco perché Zichichi ha tutti i titoli per intervenire quando la stessa matematica viene usata per descrivere fenomeni quali sono quelli che determinano la climatologia, e fenomeni che fanno parte delle attività scientifiche di frontiera”. (it.finance.yahoo.com)
Segue un video che raggruppa tutta la propaganda pseudoscientifica gretinista:
La Bufala Gretinista serve solo a rilanciare la stagnante economia mondiale. A spese dei contribuenti:
“In un nuovo rapporto, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il Commercio, gli Investimenti e lo Sviluppo (UNCTAD) ha chiesto ai paesi di unire le forze e consentire miliardi di miliardi di investimenti nel settore pubblico per aiutare a riavviare l’economia globale … Ciò che è necessario, ha detto ai giornalisti, è di applicare lo stesso modello ambizioso utilizzato negli Stati Uniti per superare la Grande Depressione negli anni ’30 e applicarla “su scala globale” … Incombente recessione globale … Il rapporto sul commercio e lo sviluppo dell’ammiraglia dell’UNCTAD ha dipinto un quadro desolante delle prospettive economiche globali, avvertendo che il il mondo rischia di precipitare nella recessione l’anno prossimo … Anche ignorando i peggiori rischi al ribasso, il rapporto prevede che la crescita globale scenderà al 2,3 percento quest’anno dal 3,0 percento nel 2018, avvertendo chela recessione globale nel 2020 era ormai “un pericolo chiaro e presente “. (Cory Morningstar)
UN ALTRO VERO SCIENZIATO CONTRO IL FRIDAY FOR FUTURE BERGOGLIANO-SOROSITA
cosa vuol dire l’urgenza del cambiamento climatico? Non sono un negazionista, ma non sono convinto che l’allarme dell’Ipcc (Intergovernmental panel on climate change, ndr) dell’Onu sia fondato su una scienza solida”.
Secondo il climatologo, bisogna fare controlli approfonditi per poter provare la minaccia del riscaldamento globale: “Si deve intervenire su quel che è misurabile, il degrado dell’ambiente planetario. La qualità dell’aria, l’uso del territorio, l’inquinamento dei terreni e dei fiumi, i metalli pesanti negli oceani… Gli accordi internazionali dovrebbero basarsi sulla riduzione degli inquinanti a tutti i livelli. Ho firmato una petizione, è indirizzata al Senato. Chiede di non fare allarmismi che non siano supportati dalla scienza”.
LA VELA DI GRETA SI SCHIANTA CONTRO IL MURO DEL NOBEL
Corifei, cantori e sicofanti del Gretinismo elevano alti lai, in una sorta di gracidio da batracomiomachia, elucubrando sull’«occasione perduta”», il Nobel mancato per la sedicente “attivista del Clima” Greta.
Come se fosse normale che una ragazzina monomaniaca si rifiuti di volare in aereo e attraversi i Continenti soltanto in barche a vela rigorosamente di lusso. E che, per i suoi parossistici attacchi nelle varie COP agli Umani colpevoli di accendersi il riscaldamento d’inverno e di viaggiare in aereo tra continenti (senza aspettare il passaggio da una barca a vela da regata), meritasse il Nobel per la Pace.
Il Comitato Organizzatore, dimostrando razionalità e intelligenza, non l’ha neanche presa in considerazione, se non per qualche secondo, assegnando il premio a un personaggio ben più meritevole, Abiy Ahmed Ali.
Comitato Organizzatore sicuramente più sagace dei sottopancia del Capitalismo Totalitario dei Soroi.
IL MINISTERO DELLA VERITÀ (MINIVER) SOROSISTA E LA GUERRA ALLE COSIDDETTE FAKE NEWS
Riporta alla mente il ministero della Verità di George Orwell in 1984, che fra l’altro spacciava fake news a tutto spiano, le più pericolose e imperiture perché consacrate dal timbro dell’ufficialità, dall’ipse dixit dell’autorità. Il ministero aveva sede in una mega-piramide bianca che recava sulla facciata gli slogan “La guerra è pace”, “La libertà è schiavitù” e “L’ignoranza è forza”. E aveva il compito di riscrivere secondo i dettami e la “neolingua” della propaganda governativa tutto ciò che la contraddiceva: romanzi, cronache, statistiche, libri di storia. […]
Se poi la guerra alle fake news fosse retroattiva, non vorremmo essere nei panni di Renzi che, tra un “Enrico stai sereno” e un “Se vince il No lascio la politica”, dovrebbe subire il sequestro della lingua a vita. Infine ci sarebbero le fake news sulle fake news, tipo le balle senza prove sul mandante Putin, per nascondere le vere interferenze straniere nelle elezioni italiane: quelle degli americani e dei governi europei, ma anche della Ue (ultimo esemplare: il commissario Moscovici, lo stesso Nostradamus che nel 2016 vaticinò l’apocalisse “populista” in caso di No al referendum). Ma di questo si occuperà senz’altro la “Task force europea contro le fake news” istituita da Juncker al quarto whisky e composta da 39 “esperti”, fra cui Gianni Riotta. Quindi tranquilli, siamo in buone mani. (Marco Travaglio, Editoriale sul Fatto Quotidiano del 18/01/2018)
Il Pensiero Unico Globalista della Ur-Sinistra Neoliberista, Gretinista e Immigrazionista. Il Muro del Miniver nel XXI secolo. Un Muro da abbattere per tornare alla Democrazia e alla Libertà.
IL MURO DELLE BUFALE DEI GRETINI, DEI GRETINISTI, DEI CLIMALTERANTISTI…
Ridiamo il microfono a Franco Battaglia, a dimostrazione che il metodo scientifico per i gretinisti ha lo stesso valore che ha per i terrapiattisti.
Mi sono convinto che una tra le più fondamentali ragioni che fa del nostro Paese quel che è, è la cronica e diffusa confusione in aritmetica. Esemplifico con tre casi, che potrebbero essere il soggetto di tre cortometraggi di uno di quei film a episodi che, quando con maestria preparato, offre esilaranti quarti d’ora agli spettatori.
Primo cortometraggio, ovvero «La conduttrice televisiva». Nello studio televisivo di Piazza Pulita dibattevo con la conduttrice della seguitissima trasmissione Alle Falde del Kilimangiaro. La signora si lamentava che il pianeta sta soffocando di CO2, perché quella prodotta dall’umanità negli ultimi 150 anni ne ha aumentato la concentrazione atmosferica di 100 ppm (parti per milione). Le feci notare che 100 ppm dello studio televisivo che ci ospitava erano appunto 100 litri, e che 100 litri di CO2 corrispondono a 50 grammi di carbonio, che è quello contenuto in una ordinaria candela. In buona sostanza, cara dottoressa dissi se bruciamo una candela in questo studio, abbiamo introdotto in esso la stessa CO2 che le attività dell’umanità vi hanno introdotto in 150 anni. Oddìo, professore replicò la dottoressa questa complicata matematica mi fa venire il mal di testa; la metta più elementare. Non potevo: era aritmetica da terza elementare, ed in seconda elementare non si sanno ancora calcolare i volumi.
Secondo cortometraggio, ovvero «Il direttore del tiggì». Lo scorso 3 agosto i Tg d’ogni ordine e grado comunicano la seguente allarmante notizia: il giorno prima s’erano sciolti in Groenlandia 11 miliardi di metri cubi di ghiaccio. Ma la superficie della Groenlandia coperta da ghiacci ammonta a 1700 miliardi di metri quadrati, e dividendo volume per superficie di base si scopre che l’allarmante notizia era che quel 2 agosto la superficie di ghiacci della Groenlandia s’era erosa di 6 millimetri. Siccome, poi, i ghiacci in Groenlandia sono profondi in media 2 chilometri, se ne deduce che l’erosione di 6 mm su 2 km non è alla fine una notizia allarmante. Se l’aritmetica da terza elementare sembra essere fuori della portata anche dei direttori dei Tg nazionali, figurarsi elementi di chimica. Che però gli avrebbero fatto concludere che l’allarmante notizia non solo non era allarmante, ma non era neanche una notizia: l’insolazione sulla Groenlandia in un giorno di piena estate è perfettamente compatibile col calore latente di fusione di 11 miliardi di tonnellate di ghiaccio. Insomma, è come se al Tg di mezzogiorno avessero diramato la seguente allarmante notizia: fra meno di 10 ore il Paese piomberà nel buio. (Franco Battaglia, “Dai ghiacci della Groenlandia a Piazza Pulita. L’ignoranza degli ecologisti è matematica”)
IL MURO DELL’IPCC CONTRO LA VERITÀ SUL CLIMA
Sembra che l’unico studio a cui si dedica Greta Thunberg siano i report dell’IPCC, United Nations’ Intergovernmental Panel on Climate Change, formato più da politici che da veri scenziati.
Quello che le presstitutes dei Mainstream Media Mondialisti sottacciono è che esiste un’organizzazione di scienziati che combatte contro la propaganda dell’IPCC, si tratta del Nongovernmental International Panel on Climate Change (NIPCC).
Come possono due team di scienziati giungere a conclusioni così evidentemente contraddittorie su apparentemente ogni punto che conta nel dibattito sul riscaldamento globale? Ci sono molte ragioni per cui gli scienziati non sono d’accordo, l’argomento, tra l’altro, di un libro eccellente un paio di anni fa intitolato Wrong di David H. Freedman. Un grande motivo è che l’IPCC sta producendo ciò che gli accademici chiamano “scienza post-normale” mentre il NIPCC sta producendo “scienza reale” vecchio stile. […]
I rapporti del NIPCC sono stati concepiti e scritti per offrire una via d’uscita da questo enigma. […] I capitoli presentano spesso la ricerca in ordine cronologico, nell’ordine in cui sono stati pubblicati gli studi, in modo che i lettori possano capire come il dibattito è cambiato nel tempo.
Sappiamo che gli autori dei rapporti dell’IPCC hanno conflitti di interesse finanziari, poiché le burocrazie governative che li selezionano e le Nazioni Unite che sovrintendono e modificano i rapporti finali trarranno profitto dall’allarme pubblico sulla possibilità che il riscaldamento globale sia dannoso. Gli autori della serie NIPCC non hanno tali conflitti. […]
Quindi il riscaldamento globale causato dall’uomo è una crisi? Non limitarti a chiedertelo, capiscilo da solo. Leggi uno o alcuni capitoli di uno dei rapporti NIPCC e chiedi se ciò che leggi è logico, fattuale e pertinente al dibattito. Verifica se l’ONU o i suoi numerosi apologeti tengono conto della scienza e delle prove riassunte dal NIPCC, quindi decidi se le sue previsioni su “morte, lesioni e mezzi di sussistenza interrotti” sono scienza o finzione.
Ma i burattinai di Greta Thunberg non demordono: essi hanno un solo scopo fisso in mente, quello di imporre il Green New Deal a livello planetario, per mettere le mani sulla torta da 100 trilioni di dollari!
Ciò che i leccons dei “giornaloni” dissimuleranno sempre è che il Green New Deal porterà a morte miliardi di esseri umani e soprattutto imporrà il Veganesimo a livello globale. Il programma pienamente realizzato prevede anche l’abbattimento di quasi 50 miliardi di capi, tra mucche, pecore, maiali, galline, animali selvatici, e financo gli animali d’affezione. Sì, verranno soppressi anche i nostri cani e i nostri gatti, poiché anch’essi producono CO2.
Un programma clonato dall’Eco-Fascismo dei Monisti come Ernst Haeckel e da folli nazisti come Adolf Hitler, Heinrich Himmler, Alfred Rosenberg e Walther Darré.
Abbattiamo il Muro del Gretinismo, abbattiamo il Muro dei sottopancia quisling radical-chic.
Soprattutto: ABBATTIAMO IL MURO DEL CAPITALISMO TOTALITARIO DEI SOROI, IL FASCISMO DEL XXI SECOLO.
E così il muro di “The Wall” […] diviene il muro della società, […] una muraglia cinese, un muro di Berlino che isola, allontana e reprime la libertà della società, un muro simbolo della dittatura che rende uomini e donne vittime informi della massa, tasselli fagocitati dal sistema. Il film si chiude con l’esplosione del muro e dei bambini, i nuovi mattoncini del domani, che non costruiranno più muri. (Divergenthink)
Come spesso accade, quella di Seyan è una vera lectio magistralis, della quale dovremmo essergli grati. Che tristezza sapere che passerà inosservata ai più!
S.C.
Come spesso accade, quella di Seyan è una vera lectio magistralis, della quale dovremmo essergli grati. Che tristezza sapere che passerà inosservata ai più!
S.C.
La ringrazio per la sua consueta cortesia.