L’arsenale segreto di Adolf Hitler, la “Wunderwaffe”, da non confondersi con le Vergeltungswaffen, le armi di rappresaglia, principalmente V1 e V2, non era limitato al programma nucleare, agli U-Boot XXI, al Panzer VIII ed ai Messerschmitt Me 262.
Al suo interno c’erano i mezzi più segreti e rivoluzionari: le VRIL, gli UFO di Hitler.
Nel “New York Times” del 14 dicembre 1944 vennero associati per la prima volta gli UFO alle armate hitleriane. Il quotidiano rivelava che una “nuova arma tedesca” era apparsa sul fronte occidentale. Aviatori alleati avevano incontrato nel cielo tedesco delle sfere argentee.
Il ripetersi di questi episodi portarono i servizi segreti americani a temere seriamente che una razza extraterrestre collaborasse con il Terzo Reich.
Il fisico bulgaro Vladimir Terziski credeva che tale contatto fosse avvenuto realmente e che gli extraterrestri provenissero dal sistema solare di Aldebaran, come affermò in “Nazi UFOs & The Illuminati Conspiracy”.
Un’altra notizia che i nazisti divulgarono era che le Forze del Terzo Reich collaborassero con il Rex Mundi, il Dio e Re di Agarthi, un luogo leggendario e metafisico all’intero della Terra Cava, in lotta con Shambahlah o Shamballah.
“II Re del Mondo è in rapporto con tutti i pensieri di tutti coloro che dirigono il destino dell’umanità. Conosce le loro intenzioni e le loro idee. Se esse piacciono a Dio, il Re del Mondo le favorirà col suo aiuto invisibile; se dispiacciono a Dio, il Re provocherà il loro fallimento. Tale è il potere dato all’Agharti mediante la scienza misteriosa di Om” (Rene Guénon, “Il Re del Mondo”, Adelphi, Milano 1982).
Secondo una antica leggenda tibetana, migliaia di anni fa esisteva nel deserto del Gobi un’altra civiltà. In seguito a un immane cataclisma. il Gobi divenne l’attuale deserto e i sopravvissuti furono costretti a lasciare il sito.
Alcuni si recarono verso la punta Nord dell’Europa (Thule), altri verso si diressero verso il Caucaso. Thor era una delle guide di questa migrazione di uomini superiori, che rappresentavano il flucro della razza fondamentale dell’umanità, il ceppo ariano.
Invece, i maestri dell’alta civiltà, possessori della totale conoscenza, risiedettero in un immenso sistema di caverne sotto la catena dell’Himalaya.
Qui si divisero in due gruppi, uno “la via della mano destra”, il secondo “la via della mano sinistra”. Il primo aveva come centro Agharti, città nascosta del bene, situata in un diverso piano dimensionale rispetto alla Terra e pertanto impossibilitata ad influire materialmente nel mondo. La seconda città era Shambahlah, centro elementale di violenza e potenza, le cui forze spingerebbero l’umanità verso la distruzione (leggasi al riguardo “Hitler e il nazismo magico. Le componenti esoteriche del Reich Millenario” di Giorgio Galli).
Proprio con tali forze, secondo i teosofi alla Terziski e la successiva blibliografia spuria, si sarebbe alleato il Terzo Reich.
Le “Voci di dentro” di Adolf Hitler
Hitler stesso vantava la sua salvezza in trincea nella I guerra mondiale e le decisioni coronate da successo nella sua folle corsa al potere come derivanti dalle “voci di dentro” che lui stesso faceva risalire a “Superiori sconosciuti”.
Queste voci gli ordinarono di abbandonare immediatamente una trincea ove si riparava insieme alla sua compagnia. Non appena si allontanò, cadde una granata che uccise tutti i suoi commilitoni.
Un altro episodio della I Guerra Mondiale è altrettanto sconcertante: “Il 28 settembre 1918, Hitler capitò sotto il tiro di un soldato britannico, Henry Tandey, che scelse di non sparargli perché si accorse che era ferito. Per ironia della sorte, Tandey divenne il soldato di leva più decorato dell’armata britannica nella prima guerra mondiale, con una Victoria Cross per il coraggio dimostrato nella battaglia di Marcoing, proprio dove avvenne questo incontro. Il fatto è conosciuto perché Hitler in seguito riconobbe Tandey in una foto su un giornale e la conservò. Nel 1937 Hitler chiese ed ottenne una copia di un dipinto di Tandey dal suo reggimento, assieme ad una copia del suo dossier di servizio. Il dipinto fu notato da Neville Chamberlain nell’abitazione di Hitler a Bergof quando vi si recò per la Conferenza di Monaco” (Misticismo Nazista, Wikipedia).
“Sono visitatori provenienti da un altro piano. Il medium ne è posseduto. Liberato da questo demone, egli ripiomba nel mediocre. Così avviene che incontestabilmente alcune forze invadono Hitler, forze quasi infernali, delle quali il corpo chiamato Hitler è soltanto l’involucro provvisorio.”, ciò afferma Hermann Rauschning in “Hitler mi ha detto”, che pur essendo considerato poco credibile da parte della critica storica, è confortato da vari fatti storici e da una considerazione altrettanto vera: in Hitler albergavano forze archetipiche appartenenti a dimensioni diversa dalla nostra, ma erano forze di puro caos, forze di puro male.
Sempre Rauschning afferma che, durante una conversazione, Hitler sproloquiava sul problema della mutazione umana.
Rauschning affermò che la strada era lunga ma percorribile.
Hitler, tremante di eccitazione, lo contraddisse: “Ti sbagli, l’uomo nuovo vive tra di noi già adesso! Egli è qui! Non è abbastanza per te? Ti dirò un segreto: io ho visto l’uomo nuovo. È intrepido e crudele. Io ho paura di lui.”
E’ interessante ciò che scrive Costantino Paglialunga ne “Alla scoperta della Terra Cava” (Macroedizioni): “Altri autori poi sono convinti che Agarthi sia la favolosa Shangri-Là, cercata dall’uomo sin dai tempi più remoti. In questa ricerca emerge poi la presenza di una straordinaria rete di gallerie, necessarie per collegare il mondo di superficie con quello interno e la conoscenza di una forma di energia incredibile, la cosiddetta VRIL , capace di conferire un potere illimitato a chiunque la possegga, della quale diversi uomini hanno cercato di prendere possesso. Il più famoso di loro è Adolf Hitler, il quale nutriva il folle sogno di diventare Re del Mondo“.
Tutto ciò, a posteriori, può apparire inconcepibile, ma mistici e intellettuali convertitisi al Nazismo all’inizio e poi ricredutisi credevano e continuano a credere in ciò.
D’altro canto anche i servizi segreti alleati sembravano prestare credito alla provenienza extraterrestre o esoteriche delle armi segrete di Hitler.
Jan Van Helsing, vero nome Jan Udo Holey, nel suo “Secret Societies and their power in the 20th century” afferma che nel 1936 sarebbe caduto nella Foresta Nera, vicino a Friburgo, un UFO di origine extraterrestre e tramite il reverse engineering del mezzo caduto ed i messaggi delle medium della Vril Gesellschaft, i Tedeschi sarebbero stato in grado di iniziare la progettazione dei nuovi veicoli.
Così riporta van Helsing: “Dietro la “THULE-GESELLSCHAFT”, c’era un altro ordine segreto nel Terzo Reich, la “VRIL-GESELLSCHAT”. Venne utilizzata principalmente per la costruzione di UFOs. Lavoravano per loro, oltre a Viktor Schauberger ed il Dott. W.O. Schumann, anche Schriever, Habermohl, Miethe, Epp e Belluzzo, i cui sviluppi vennero notevolmente accelerati dopo – secondo loro – il ritrovamento di un disco extraterrestre precipitato nel 1936 nella Foresta Nera, anche se gravemente danneggiato. Dopo aver scrupolosamente studiato il funzionamento (del disco) ed unendo i risultati al già enorme corpo delle conoscenze della Vril-Gesellschaft su implosione ed antigravità, hanno cominciato sviluppare i loro propri prototipi”.
Resta, comunque, provata l’esistenza di mezzi rivoluzionari i “Fliegender Scheiben”, i Dischi Volanti nazisti, che, se fossero stati compiutamente realizzati e prodotti nel 1944 avrebbero rovesciato le sorti della II Guerra Mondiale.
Gli Alleati ricevettero, dall’interno dello Stato Maggiore Tedesco, da ufficiali legati ai complottisti che, in varie occasioni dichiarono di aver tentato di uccidere Adolf Hitler e che solo il 20 luglio 1944 provarono realmente a farlo, vari rapporti sulla effettiva pericolosità dei dischi volanti tedeschi, in particolare, dei V-7.
I Fliegender Scheiben
La Jenseitsflugmaschine (JFM- la Macchina Volante Ultra Dimensionale) sarebbe stato un mezzo della società occulta Thule e della Vril-Gesellschaft costruito tramite le informazioni ricevute da due medium (Maria Orsic e Sigrun) appunto dal sistema di Aldebaran nella Costellazione del Toro. Maria Orsic ricevette le informazioni per costruire il mezzo, ma non fu in grado di tradurle. A farlo fu Sigrun, altra medium della Società Vril che tradusse i messaggi scritti in antico sumero. Dal 1922 parti del mezzo vennero costruite in varie parti della Germania ordinate dalla Thule e dalla Vril-Gesellschaft.
Si trattava di una struttura di tre dischi sovrapposti con un’unità cilindrica centrale.
L’unità centrale era un generatore che dava energia ai dischi esterni che ruotando in direzioni opposte producevano campi elettromagnetici di intensità sempre più elevata. L’aumento delle oscillazioni avrebbero portato all’apertura nel continuum spazio temporale di un tunnel, un cancello interdimensionale. Cià avrebbe condotto la macchina fino ad Aldebaran dove avrebbe incontrato la Flotta dell’ Impero Sumero, con gli Ariani Alieni in attesa dell’arrivo dopo aver fornito essi stessi le informazioni per la costruzione della JFM tramite il contatto psichico.
Dopo il contatto, la macchina sarebbe inopinatamente stata smantellata, i pezzi portati a Peenemunde dove sarebbe stata distrutta dai bombardamenti alleati.
Ma il sistema di propulsione a levitazione magnetica avrebbe portato alle produzione delle fantastiche RFZ (RundFlugZeuge), Haunebu e Vril.
La JFM è conosciuta anche come Die Glocke.
Le Haunebu
Il nome, Hauneburg-Geräte, deriva da un sostantivo dell’antico Egitto, Haunebu, risalente alla XIX dinastia. Il significato sarebbe“nȝ ḫȝt.w n pȝ ym“, I popoli del Mare, come riportato nella Stele di Ahmose nel Tempio di Karnak.
Secondo voci mai confermate, le SS E-IV (Entwicklungsstelle 4), le occulte SS del Sole Nero (Schutze Sonne) sotto la guida del Reichsfuhrer SS Hans Kammler, sviluppando i progetti della JFM produssero un motore magnetico che gestiva la gravità come spinta propulsiva.
Nel 1939 venne prodotta la RFZ-5 e le prova vennero effettuate nello stabilimento segreto Vril Arado di Brandeburg.
Per resistere alle incredibili temperature prodotte dalle altissime velocità che tali mezzi permettevano, le SS E-IV fecero sviluppare uno speciale materiale resistente al calore, denominato Victalen.
L’Haunebu III avrebbe avuto un diametro di 70 metri e una velocità di 7.000 Km/h fino ad una possibilità teorica di 40.000 Km/h.
Oltre alle Haunebu, con meccanica analoga, sarebbero state progettate le Vril, con numeri di progetto da 1 ad 11.
Questa sarebbe la cronologia delle varie versioni costruite di Haunebu e Vril:
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1937 Thule-Vril RFZ-1
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1937 Thule-Vril RFZ-2
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1937 Thule-Vril RFZ-3
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1938 Thule-Vril RFZ-4
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1939 Thule-SS RFZ-5/Haunebu I
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1940 Thule-Vril RFZ-6
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1941 Vril RFZ-7/Vril 1 Jaeger
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1942 Vril-SS Haunebu II
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1942 Vril-SS Vril 3 Falkejaeger
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1942 Vril-SS Vril 4
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1943 Vril-SS Vril 5
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1943 Vril-SS Vril 6
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1944 Vril-SS Haunebu II Do-Stra
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1944 Vril-SS Vril 7 Geist
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1945 Vril-SS Vril 8 Odin
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1945 Vril-SS Vril 9 Abjaeger
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1945 Vril-SS Haunebu III Ostara
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1945 Vril-SS Andromeda-Geräte
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1945 Vril-SS Vril 10
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1945 Vril-SS Vril 11
Di tali mezzi esistono ben poche prove, a parte qualche foto sbiadita, tanto da farli entrare nel novero della mistica nazista.
Tra i pochi frammenti ne venne rinvenuto uno che aveva inciso, in rilievo, una svastica nazista.
Per evitare che i gruppi neonazisti trovassero nuovi motivi di agitazione da tale notizia, la cosa venne tenuta segreta, a parte le voci che, come sempre in questi casi, si diffusero come sterpaglia in fiamme.
Il paragrafo che segue è stato aggiunto successivamente alla stesura di questo articolo, poiché il 23 marzo 2007 il CNES ha parzialmente aperto i propri archivi sugli OVNI (UFO).
Uno dei file riguarda giust’appunto il caso appena descritto, che ora sappiamo essere avvenuto a Royan.
Viene riconosciuto che per cinque anni l’evento è rimasto inspiegato.
L’ipotesi fatta succesivamente, cioè che i contadini avessero rinvenuto un motore a razzo tedesco della II Guerra Mondiale, lì abbandonato, incendiatosi spontaneamente ed in quel preciso momento (dopo vent’anni?), è, a parer nostro, poco credibile.
Due testimoni avrebbero scambiato la cosiddetta accensione spontanea di un vecchio motore abbandonato nel terreno per un oggetto in caduta?
Si legga al riguardo il file del CNES.
Alcuni affermano – senza portare alcuna prova in carico – che in Antartide, nella “Neuschwabenland”, esisterebbe una base segreta nazista da dove partirebbero gli UFO che vengono avvistati in tuttop il mondo. Gli UFO non sarebbero altro che le Vril e le Haunebu ormai pienamente sviluppate.
Con il disegno di utilizzarle per la restaurazione del Terzo Reich.
Ma questa è tutta un’altra storia…
Di altri UFO di Hitler esistono prove più concrete.
Le V-7
Il disco era a decollo verticale, con otto eliche intubate per la sostentazione, due motori a reazione per il movimento e sopra il disco due eliche del tipo usato dagli elicotteri madi lunghezza pari al raggio del disco. Il principio delle eliche intubate era simile a quello dell’aviogetto sperimentale italiano Campini Caproni CC-2, con la differenza che nella V-7 l’aria veniva presa dal basso e spinta verso l’alto.
La V-7 venne provata a Bremerhaven nel 1943. Il prototipo originale era molto più piccolo e si sollevò a dodici metri al secondo, raggiungendo una velocità di quasi 500 Km/h.
Al progetto si aggiunsero Habermohl, Schriever, Miethe e Giuseppe Belluzzo del Politecnico di Milano.
Questi mezzi avrebbero dovuto essere lanciati contro le gigantesche formazioni (di 2000 apparecchi) di bombardieri alleti e caccia che imperversavano in Germania ed esplodere al centro della formazione. Oppure avrebbero dovuto essere utilizzati come bombardieri, inintercettabili a causa dell’enorme velocità.
Esplose in volo ed esito non diverso ebbero le prove successive, con un totale di 18 piloti uccisi.
Tali macchine rimasero nel mito della teconologia nazista, come ora le Haunebu e le Vril, fino al 1950.
Decine di articoli e servizi televisivi nel corso degli anni hanno sollevato le nebbie che avvolgevano il progetto V-7.
Pertanto, se legittimi dubbi possono esistere sullo sviluppo delle Vril. delle Haunebu e della “Macchina dell’Altro Mondo” (JFM), non altrettanto può dirsi del lavoro, ampiamente documentato, di Epp, Habermohl, Schriever, Miethe e Belluzzo. D’altronde, alcuni di questi progettisti collaborarono, alla fine della Guerra, con poca fortuna, con l’uno o l’altro dei blocchi, come dimostrano gli studi effettuati dalle Forze Aeree Americane.
Questa immagine farebbe pensare ad un successo almeno parziale…
Ma la foto sopra è un falso, elaborato dalla foto successiva.
Quindi, si dovrebbe dedurre che le analoghe foto di UFO, apparentemente sviluppati in Russia con l’aiuto di scienziati nazisti cooptati dall’Unione Sovietica, sia, analogamente, frutto di elaborazione di immagini.
Avrocar
Appena 7 anni dopo il primo volo umano compiuto dai Fratelli Wright con il Flyer 1, Henri Marie Coandă, realizzò, utilizzando gli studi di Giovanni Caproni il primo aereo a getto della storia, il Coandă-1910. All’aeroporto di
Tale effetto viene definito effetto Coandă. A suo nome ci sono diversi brevetti internazionali, tra i quali l’U.S. Patents numero 2.052.869, per applicare questa scoperta ad un mezzo aereo dalle caratteristiche del tutto nuove.
Nessuno, nuovamente, manifestò alcun interesse per gli sviluppi anche militari del mezzo, a parte le SS che, non appena occupata Parigi dalle truppe tedesche nel 1940, dove Coandă viveva, prelevarono lo scienziato e lo trassero seco in una località segreta, dove fu obbligato a continuare i suoi studi per la realizzazione di un mezzo aereo di nuova concezione per il Terzo Reich.
Coandă disegnò un disco lenticolare, il Lenticular Flugscheibe, del diametro di 20 metri, mosso da 12 motori a jet Jumo004B.
Tale mezzo non sembra che sia stato effettivamente realizzato poiché i
Il progetto era, però, interessante e, sulla base dell’effetto Coandă venne iniziato, dopo la guerra, un progetto segretissimo: l’ Avro Canada VZ-9-AV Avrocar.
L’Avrocar utilizzava l’effetto Coandă per il decollo e l’atterraggio verticale VTOL. Aveva un forma discoidale, e utilizzava tre turbine jet per la spinta di sollevamento. Malgrado gli sforzi del progettista, John “Jack” Frost, l’Avrocar fu un totale fallimento, subendo dapprima il taglio del governo canadese e successivamente di quello americano, tanto da venire declassificato rispetto all’iniziale top secret.
In precedenza, l’azienda canadese aveva tentato di sviluppare un altro mezzo VTOL, il Progetto Y ed il successivo Progetto Y2 (nome in codice: Silver Bug). Il team era sempre quello di Frost, ma pare che avesse partecipato alle prime fasi dello sviluppo il Dr. Miethe. La ricerca in quegli anni era concentrata su mezzi a decollo corto o verticali perché si riteneva che l’Armata Rossa, nell’ipotizzata invasione d’Europa, avrebbe avuto come obiettivo primario le piste degli aeroporti, rendendo necessario il ricorrere a mezzi che potessero decollare da qualunque luogo.
Il progetto puntava allo sviluppo di un mezzo discoidale, in grado di decollare ed atterrare dalla coda, con una velocità prevista, nel caso del Silver Bug, di 1500 miglia orarie.
Mancò completamente, per le insormontabili difficoltà tecniche, il passaggio dallo stadio progettuale alla produzione dei primi prototipi, a parte la realizzazione di alcuni modelli in scala.
E quindi, anche in questo caso, i fondi vennero tagliati ed il progetto non ebbe (apparentemente) seguito, come capiterà successivamente al progetto Avrocar.
Malgrado gli insuccessi degli anni ’60, il Pentagono sta facendo in questi giorni marcia indietro, tanto da rispolverare dischi volanti ed effetto Coandă. Ha infatti stilato un contratto per realizzare il GFS Project. La sigla sta per Geoff’s Flying Saucer, che in questo filmato vediamo in azione.
Gli Horten Ho 229 (da V1 a V7)
Un altro mezzo, apparentemente più convenzionale, ma ennesima prova della superiorità costruttiva ed ideativa tedesca ed europea rispetto a quella americana è l’Horten Ho 229, conosciuta anche come Gotha Go 229, dal nome del costruttore Gothaer Waggonfabrik.
I Fratelli Horten si interessarono fin dagli anni 30 agli apparecchi del tipo tutt’ala o ala volante. I primi progetti, gli Horten IX V1 e V2 erano alianti, poiché al governo tedesco era inibita, a seguito del Trattato di Versailles, la costruzione di aerei. In questo caso la V sta per Versuch, prototipo.
Come mostra la foto il progetto mostrava aspetti del tutto rivoluzionari per l’epoca.
Il V2 fu il primo prototipo di aereo derivato dall’aliante.
Nel 1943 la Luftwaffe emise una specifica per un cacciabombardiere in grado di trasportare 1000 Kg di bombe con un raggio d’azione di 1000 Km ad una velocità di 1000 Km/h. A quell’epoca era disponibile il motore a reazione Jumo 004B, utilizzato per il Messerschmitt Me 262, che era in grado di fornire tale velocità in cambio però di un elevatissimo consumo di carburante. I fratelli Horten proposero il loro modello HO IX, ma quando venne prodotto l’unico modello Horten 229 V3 (nella foto in basso le ali non sono montate), gli americani avevano occupato la Germania.
Tale modello era in grado. grazie alla forma ed ai materiali costruttivi, di sfuggire ai radar avversari e la somiglianza con lo Stealth non passa inosservata.
Quest’unico esemplare ed i progetti furono consegnati alla Northrop Corporation che tentava disperatamente da anni di costruire un modello del tipo ala volante.
Venne costruito prima il Northrop YB-35 ad elica, con primo volo il 25 giugno 1946. Il 1° ottobre 1948 fece il volo inaugurale il Northrop YB-49 a reazione. Il debito progettuale all’Horten Ho 229 è più che evidente.
Questo modello non ebbe grande fortuna a causa di una presunta cospirazione politica per avvantaggiare i concorrenti, in particolare la Boeing. Qui il resoconto.
Circa quarant’anni dopo, la rivincita per la Northrop con il B-2 Spirit bombardiere multiruolo a tecnologia Stealth.
Conclusioni
Tutto quanto abbiamo finora scritto, le foto mostrate, dimostrano chiaramente che il fenomeno UFO ha ad oggetto mezzi costruiti sulla Terra. Le informazioni per la costruzione possono essere state fornite da entità apparentemente extraterrestri.
Ma, forse, queste entità vivono nella Terra da tempi immemorabili e forse appartengono alla Terra più che la razza umana.
In ogni caso i migliaia di avvistamento UFO hanno a che fare con manufatti umani, costruiti dai Nazisti prima e da altri dopo.
Vedasi al riguardo questa foto di una Haunebu, avvistata negli USA nel 1964.
E queste altre foto:
Ovvio che tutte queste immagini potrebbero essere dei meri falsi.
Per dovere di cronaca aggiungiamo che la prima foto sembra essere stata scattata con fotocamera Polaroid. Pertanto, difficilmente falsificabile.
La seconda immagine è un’evidente manipolazione della prima. La terza sembra essere anch’essa frutto di elaborazione grafica.
Riedizione dell’articolo di Seyan pubblicato sabato 28 febbraio 2009
© 2017, Seyan. All rights reserved.
Solo il titolo è errato Hitler fece di tutto per non finanziare le wonderwaffe e questo era il culmine, comunque la tecnologia ufo che risiedeva principalmente nella fabbrica della skoda fu poi completamente rubata sia dai russi che dagli americani, per cui sono quasi cento anni che produciamo ufo noi umani